Lo scrittore turco Pamuk ispira una mostra a Milano

È arrivata nella capitale meneghina la mostra Amore, musei, ispirazione: Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk. La sede è ospitata nella splendida cornice del Museo Bagatti Valsecchi.

A cura di Lucia Pini e Laura Lombardi, la mostra internazionale sarà visitabile fino al 24 Giugno. Nata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, la retrospettiva è stata costruita insieme alla Innocence Foundation e al celebre scrittore turco.

Istanbul, ma belle

Impossibile non subire il fascino orientale di questa mostra, che mette in scena la suggestiva atmosfera di Istanbul a cavallo tra gli Anni Settanta e gli Anni Ottanta. Ventinove vetrine, infatti, ospitano immagini e oggetti chiamati ad evocare sentimenti e suggestioni dell’epoca. Perché, come sottolinea lo scrittore:

«Chiunque, fin da piccolo, stabilisce relazioni sentimentali con vari oggetti: il collezionista sa dare una logica a questo amore».

E non solo: durante il percorso espositivo sono inserite delle installazioni video. A parlare è lo stesso Pamuk, Premio Nobel per la letteratura nel 2006, che da anni lega la sua voce alle sorti della Turchia.

Un’ispirazione dichiaratamente letteraria

Il museo dell’innocenza è infatti l’omonimo romanzo (2008; in Italia grazie ai tipi di Einaudi) che racconta un’infelice storia d’amore tra un giovane ricco, Kemal, e la lontana cugina Fusun. Sullo sfondo della narrazione c’è la città del cuore, nella mostra rievocata con esatta precisione.

È a questo libro che la mostra milanese si ispira: una narrazione nella narrazione che rapirà il cuore di chi vorrà farsi sedurre dal fascino di Istanbul. E poi, una volta tornato a casa, sarà pronto ad acquistare un biglietto areo. Ne siamo certi.