Muschi e licheni, spesso confusi ad un primo sguardo per la loro somiglianza, sono in realtà organismi molto diversi, con caratteristiche distintive, habitat specifici e ruoli ecologici unici. Sebbene entrambi contribuiscano alla bellezza e alla biodiversità dei nostri paesaggi, la loro struttura, il loro ciclo vitale e le loro esigenze ambientali li differenziano in modo significativo.

Differenze fondamentali tra muschi e licheni

La differenza più sostanziale tra muschi e licheni risiede nella loro natura biologica. I muschi sono piante non vascolari, appartenenti alla divisione Bryophyta, caratterizzate da tessuti semplici e assenza di vere radici, fusto e foglie. Assorbono acqua e nutrienti direttamente dall’ambiente circostante tramite la superficie. Dal punto di vista morfologico, i muschi mostrano una struttura più complessa, con strutture simili a radici (rizoidi), fusti (caulidi) e foglie (filloidi), seppur semplificate.

Il muschio su un tronco Foto © Margherita Scalvini

I licheni, invece, sono organismi composti, sono una simbiosi tra un fungo (micobionte) e un’alga o un cianobatterio (fotobionte). Il fungo fornisce struttura e protezione, mentre l’alga o il cianobatterio, tramite la fotosintesi producono il nutrimento per entrambi. Questo rapporto simbiotico è così stretto che i licheni vengono considerati un’entità biologica a sé stante, con caratteristiche uniche.  I licheni, presentano una grande varietà di forme: possono apparire crostosi quando aderiscono strettamente al substrato, oppure fogliosi quando hanno struttura lamellare o fruticosi se hanno aspetto cespuglioso e ramificato. La loro colorazione è altrettanto varia, dal verde al grigio, al giallo, al marrone, a seconda della specie e delle condizioni ambientali.

Lichene su un tronco Foto © Margherita Scalvini

Come nascono muschi e licheni

Muschi e licheni sono entrambi organismi pionieri, capaci di colonizzare ambienti difficili e inospitali. Infatti, in natura sono proprio questi organismi a creare le condizioni per la nascita di un bosco o di una foresta. Tramite un’azione erosiva e chimica, i licheni, contribuiscono alla disgregazione delle rocce su cui nascono. Questo processo è l’inizio dell’apporto di elementi che migliorano la qualità del suolo.

Quando licheni e muschi muoiono e si decompongono, contribuiscono ulteriormente alla formazione di humus, rendendo ulteriormente fertile il suolo. Si creano così le condizioni perchè piante erbacee pioniere attecchiscano. Le erbacee a loro volta, seguono lo stesso processo dando il loro contributo alla fertilità di un substrato. A seguire, lo stesso meccanismo coinvolge gli arbusti: trovano le condizioni per colonizzare e vegetare, muoiono, si decompongono e fertilizzano preparando ancora di più il terreno perchè attecchiscano forme vegetali più complesse come gli alberi. Naturalmente l’insediamento delle piante fa sì che si creino le condizioni per la presenza di forme animali, da quelle piccolissime a quelle più evolute. A loro volta, anch’esse partecipano a rendere fertile il suolo con lo stesso meccanismo. La sinergia che si genera, partendo da forme biologiche apparentemente insignificanti come muschi e licheni, crea il bosco e dal bosco le foreste.

Le necessità vegetative di muschi e licheni

Le preferenze per muschi e licheni di substrato differiscono. I muschi preferiscono ambienti umidi e ombreggiati, crescendo su rocce, tronchi d’albero, terreno umido, muri, e persino su altri muschi. Necessitano di un’umidità costante per la sopravvivenza, mentre temperature estreme e periodi prolungati di siccità possono causarne la disidratazione e la morte.

I licheni, invece, presentano una maggiore tolleranza alle condizioni ambientali avverse. Possono crescere su una vasta gamma di substrati, inclusi rocce, corteccia d’albero, suolo, cemento, metallo e persino tessuti. La loro capacità di sopravvivere in ambienti aridi e in condizioni di elevata esposizione solare è notevole, grazie alla protezione offerta dal fungo.

Le piante possono essere il luogo ideale per questi organismi

La scelta della pianta ospite è determinata dalle esigenze specifiche di ciascun organismo. I muschi crescono preferibilmente su alberi con corteccia umida e ombreggiata, spesso su specie longeve che offrono un ambiente stabile e protetto. Alberi come querce, faggi, abeti e conifere ospitano numerose specie di muschi. La loro presenza su un albero non indica una malattia, ma piuttosto un ambiente favorevole alla loro crescita.

Muschio e alberi Foto © Margherita Scalvini

I licheni possono colonizzare una più vasta gamma di piante. La loro presenza su un albero può essere un indicatore della qualità dell’aria: alcune specie sono molto sensibili all’inquinamento atmosferico, in particolare l’anidride solforosa, che può danneggiare il fotobionte e compromettere la sopravvivenza del lichene. La corteccia ruvida e ricca di fessure offre un substrato ideale per la crescita dei licheni, ma anche altre superfici degli alberi, come i rami, possono ospitarli. I licheni, grazie alla loro simbiosi, sono più resistenti alle condizioni avverse: possono sopportare ampie escursioni termiche, periodi di siccità e persino elevati livelli di radiazione solare.

Lichene su di un ramo Foto © Margherita Scalvini

I benefici che muschi e licheni apportano

Muschi e licheni svolgono ruoli ecologici cruciali e fondamentali, quindi benefici. I muschi contribuiscono alla conservazione dell’umidità del suolo, riducendo l’erosione e fornendo un habitat per piccoli invertebrati. Contribuiscono anche alla formazione del suolo, facilitando la colonizzazione di altre piante.

licheni, grazie alla loro capacità di colonizzare substrati rocciosi, contribuiscono alla formazione del suolo, preparando il terreno per la crescita di altre piante. Inoltre, sono una fonte di cibo per alcuni animali e fungono da habitat per piccoli invertebrati. Alcuni licheni sono utilizzati nella produzione di coloranti naturali e in medicina tradizionale. La loro sensibilità all’inquinamento atmosferico li rende importanti bioindicatori della qualità dell’aria.

Quindi pur presentando somiglianze superficiali, muschi e licheni sono organismi distinti, con caratteristiche biologiche, esigenze ambientali e ruoli ecologici differenti. La loro presenza arricchisce la biodiversità dei nostri ecosistemi, contribuendo alla stabilità e alla resilienza degli ambienti naturali. La comprensione delle loro peculiarità è fondamentale per apprezzare, conservare e proteggere la ricchezza e la complessità del mondo vegetale.

Muschi e lichene coabitano spesso nelle stesse zone Foto © Margherita Scalvini

Margherita Scalvini

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