L’architetto deve conoscere l’astronomia se vuole costruire i tetti”. Lo ha detto Vitruvio. Michele De Lucchi e AMDL Circle ne hanno fatto una filosofia, ragionando sui volumi degli edifici che progettano tanto quanto sui comportamenti di chi li vivrà. La ricerca è partita nel 2018 con il nome di Earth Stations, una serie di “architetture attive costruite in luoghi che formano o rigenerano nodi urbani e infrastrutturali”, spiegava De Lucchi nel 2018.
Ora, alla 17° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia è possibile immergersi in una nuova tappa della ricerca visitando le “Education Stations” al Padiglione Venezia. L’allestimento vede al centro cinque edifici pienamente votati alla formazione e al legame fra apprendimento e benessere, grazie a spazi studiati per accogliere la maturazione di competenze formali e capacità relazionali lungo le varie fasi della vita. “Saper progettare” non è abbastanza, sembra dirci De Lucchi. Il potere trasformativo dell’architettura è visionario quanto responsabile. Occorre immaginare ambienti che generino comportamenti positivi, producano armonia grazie alle opportunità tecnologiche e ai materiali più avanzati a disposizione, abilitando soluzioni funzionali e sostenibili per le persone e per il pianeta. Fino al 21 novembre 2021