Pompeii Commitment. Materie archeologiche – il primo programma d’arte contemporanea a lungo termine istituito dal Parco Archeologico di Pompei – ha lanciato una serie di Digital Fellowship annuali per promuovere la ricerca artistica e curatoriale all’interno del contesto unico, stratificato, trans-temporale e multi-specie di Pompei. Una serie di dipinti digitali di nuova produzione, dal titolo Inventory of Magic Mining NO. 1-5, dà avvio alla Digital Fellowship di Miao Ying. Generate con un motore per videogiochi, queste opere mostrano un panorama di dati informatici e di data mining in cui la magia della tecnologia è presentata nelle sue manifestazioni storiche: dal primo fuoco generato dall’uomo, ai tunnel da viaggio nel tempo situati tra miniere di carbone e centri di data farming. Tali lavori alludono a un misticismo tecnologico appartenente a narrazioni più-che-umane, e sono un indizio importante per orientarsi nella lettura della graphic novel che verrà svelata gradualmente su pompeiicommitment.org, con la pubblicazione di un nuovo capitolo ogni due settimane. In assenza di tale indizio, sarebbe difficile accorgersi che Tempus Fugit: Pompeii’s Paradox and Fading Empires sia stato scritto per Pompeii Commitment.
Materie archeologiche da un’Intelligenza Artificiale – Machine Learning Text Generation Neural Networks e Generative Pre-trained Transformer 3, meglio nota come GPT-3 – sulla base delle indicazioni dell’artista. Miao Ying ha infatti istruito l’IA a studiare e assorbire diversi stili di scrittura e ha poi generato un assistente non umano attraverso un chatbot. Alimentando ChatGPT con libri antichi ed enciclopedie dedicate agli usi e costumi nel mondo romano, con romanzi ottocenteschi e manuali di restauro, così come con libri contemporanei e storici su Pompei, nonché opere letterarie cinesi ed europee sui viaggi nel tempo, Miao Ying ha dato vita a un meta-archivio da cui sono state generate le avventure di un personaggio di nome Jack: un turista americano contemporaneo incantato dalla propria prima visita a Pompei e tentato dal facile accesso alla moltitudine di frammenti e manufatti archeologici, ignaro della maledizione e della capacità di viaggiare nel tempo che essi nascondono al proprio interno. Man mano che la trama procede, l’incontro con un gladiatore romano si trasforma in uno scambio socio-culturale che va dall’antica Roma all’America contemporanea, sino a toccare addirittura una Pompei medievale.
Il lavoro sviluppato da Miao Ying per la Digital Fellowship fa emergere la proposta di un approccio collaborativo, sia con ciò che è più-che-umano sia con gli esperti che hanno contribuito a selezionare il materiale sorgente che è stato fornito all’IA, un ethos che risuona fortemente con il più ampio programma di ricerca di Pompeii Commitment. Materie archeologiche. Il primo capitolo di Tempus Fugit: Pompeii’s Paradox and Fading Empires è online a partire dal 12 aprile, non perdete i capitoli seguenti. miaoyingstudio.com