Ilaria Pietromarchi Tosato nel salotto sui vigneti
“La passione per l’agricoltura ce l’ho da sempre”, racconta la viticoltrice Ilaria Pietromarchi Tosato. “L’unica cosa che m’interessava disegnare da bambina era la fattoria con gli animali e il mio desiderio infantile più grande era avere un allevamento di maiali tutto mio!”. Maiali esclusi, Ilaria ha fatto diventare sogno realtà quindici anni fa quando, assieme al marito Massimo Tosato, ha acquistato un pezzo di terra tra le colline di Capalbio sul quale ha creato Villa Pinciana, un’azienda vinicola molto stimata, un piccolo gioiello dedicato all’agricoltura di eccellenza.
“Quando vedemmo questo appezzamento, rimanemmo incantati dalla vista e dalla naturalezza intoccata del luogo”, racconta. “Era campagna pura, tutta da inventare”.
Forse per questo la stanza della sua casa che più la rappresenta, dice Ilaria, è il salotto al piano terra che, attraverso due immense vetrate cielo-terra, si apre sui vigneti. “La vigna, con i suoi filari regolari, rispecchia il mio amore per l’ordine”. I Tosato, che quando non sono a Capalbio vivono a Londra assieme ai figli, hanno riempito questa stanza di opere di arte contemporanea: una testa in papier maché di Luigi Ontani, una scultura in terracotta di Benedetto Pietromarchi, fratello della padrona di casa, una tela di Richard Long. Ma ciò che rende questa stanza unica è il coloratissimo murale dell’artista inglese David Tremlett. “Venne qui qualche anno fa per prendere ispirazione dal paesaggio di Capalbio e il risultato è quest’opera straordinaria, una vera e propria esplosione di creatività”. Quindici anni – e molto lavoro – dopo aver posato la prima pietra, Villa Pinciana vanta oggi, oltre alla casa principale e a quella per gli ospiti, anche una modernissima cantina. Il giardino, disegnato dalla paesaggista Giuppi Pietromarchi, madre di Ilaria, è circondato da quindici ettari di oliveto e nove di vigna. “Le prime bottiglie del nostro vino, il Tilaria, sono state prodotte nel 2006”, spiega Ilaria che si occupa quasi a tempo pieno dell’azienda. Da allora al Tilaria, un blend classico di San Giovese e Cabernet Sauvignon, si sono aggiunti il Terraria, un altro rosso, e il delizioso bianco Airal, anagramma del nome della padrona di casa. Quest’estate, e per tutto il mese di settembre, Villa Pinciana parteciperà al progetto voluto da Maria Concetta Monaci dell’Associazione Culturale Il Frantoio e intitolato ‘Le Strade dell’Arte’.
Si tratta di un percorso dedicato alla scoperta delle migliori realtà vinicole del territorio capalbiese attraverso installazioni artistiche nelle cantine, che per l’occasione saranno aperte al pubblico per le visite fino alla fine di settembre.
Per informazioni: villapinciana.com e frantoiocapalbio.com