Agosto prepara a Merano l’autunno più mite delle Alpi. Alla Madonna di agosto (15 agosto) si rinfresca il bosco detto popolare italiano

Mattinieri, in nome del benessere

Nei quattro sabati di agosto gli ospiti più mattinieri di Merano potranno partecipare gratuitamente a Early Bird, passeggiata di scoperta della città nel momento in cui si risveglia e il suo verde appare rinfrancato dal fresco notturno. Calzare scarpe comode e portare una bottiglietta d’acqua: non serve altro. Basta raggiungere entro le ore 7,30 il luogo d’incontro sotto la statua di Sissi al Parco Elisabetta. Ognuno con il proprio vissuto, un’ora e mezza di ricerca del benessere e della consapevolezza di sé, del proprio corpo in movimento, degli altri, della natura. Appuntamento il 5, 12, 19, 26 agosto senza bisogno di prenotazione. Per altre informazioni ci si può rivolgere all’Azienda di Soggiorno di Merano, che promuove il programma “Muoviti a Merano” partendo dal presupposto che, attraverso il movimento, si mette in moto il benessere psicofisico e a giovarsene non è solo l’individuo, ma tutta la collettività.

Appuntamento green per bambini Se si è in vacanza a Merano con i bambini, da non perdere l’appuntamento “Il verde nascosto nella città dei giardini”. Armati di lente di ingrandimento, sabato 12 agosto dalle ore 9,45 alle 11,45 una passeggiata di due ore ricca di scoperte e rivelazioni tra giganti naturali, creature quasi invisibili eppure sotto gli occhi di chi sa vedere, storie di piante che hanno fatto lunghi viaggi per arrivare sino a noi… Ritrovo alle 9,35 davanti all’ufficio informazioni dell’Azienda di Soggiorno di Merano, prenotazione obbligatoria al n. 0473 272000, gratuito per bambini e ragazzi sotto i 12 anni.

Merano
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Museo del turismo per turisti d’agosto

Se si è turisti a Merano in agosto è d’obbligo visitare il Touriseum, museo provinciale del turismo allestito nei locali del castello di Trauttmansdorff, luogo in cui soggiornava Sissi, l’imperatrice d’Austria quando raggiungeva Merano per curare anima e corpo. Nelle sale si scopriranno mode e modi di viaggiare sulle Alpi negli ultimi due secoli e mezzo. Da non perdere, a fine percorso, la sala con il “flipper turistico” più grande del mondo, realizzato da un abile maestro scultore del legno della Val Gardena. Adulti e bambini possono azionare delle leve per far muovere nella direzione voluta una biglia lungo un percorso di 72 metri, che rappresenta i diversi paesaggi dell’Alto Adige. A chi ama il legno farà piacere sapere che l’opera è realizzata intagliando oltre 9 metri cubi di legno di cirmolo locale, con inserti mobili in legno di acero e di faggio.

Per ragazzi avventurosi

 I bambini di città possono trovare nel nostro contesto più occasioni di avventura. Un modo per invitarli a mettersi alla prova come sfida (in sicurezza) e come gioco è sollecitarli a praticare l’arrampicata, una disciplina sportiva che richiede buona fisicità, concentrazione, capacità di scelta, nervi saldi. A Merano tutti i giovedì e venerdì di agosto la palestra di arrampicata Rockarena offre, al chiuso e all’aperto, la possibilità per i ragazzi da 6 a 14 anni di avviarsi a questo sport che è anche vicinanza con la montagna e i suoi segreti. Insieme alla lezione, in ogni caso, sono previsti giochi e avventure curati da istruttori specializzati.

MERANO GREEN IN CORSO

Paesaggi di montagna

L’aria frizzantina e la veduta delle montagne a 360 gradi e sotto, da abbracciare in un colpo d’occhio mozzafiato, la città di Merano: il Picco Ivigna, dal Gruppo di Tessa all’Ortles, dalla conca valliva di Merano sino alle Dolomiti e alle Alpi Sarentine. L’offerta delle montagne meranesi non è solo sport, escursioni, vie ferrate, bagni nell’acqua fredda ma vivificante di un lago, pranzi tipici altoatesini nei rifugi, ma anche contemplazione, immersione nell’infinito che fa dimenticare tutto e riempie di gioia. La nuova cabinovia Naifjoch, partendo nei pressi della stazione a monte Piffing/Pivigna della funivia di Merano 2000 porta in 6 minuti sino al Giogo di Nova con cabine da 10 posti, prive di barriere architettoniche. E sul tetto della stazione intermedia, raggiungibile con una breve scalinata o una rampa, si apre un ampio belvedere ben integrato nel contesto naturale (a vincere il concorso della progettazione lo studio di architettura viennese ARTEC) con una vista eccezionale. Il design, la cura dei dettagli, i colori coordinati con quelli dei monti, le sedute che paiono pietre, fanno di questa terrazza panoramica una meta di relax e buoni pensieri anche per chi non ha abilità e allenamento per affrontare la montagna. Inaugurata nel dicembre dello scorso anno, la cabinovia Naifjoch è considerata il fiore all’occhiello delle funivie del comprensorio sciistico di Merano 2000 ed è attiva tutto l’anno, ma d’estate, quando è previsto minore afflusso che nella stagione dello sci, funziona con sole 8 cabine in modalità va e vieni per ridurre il consumo di energia. È il primo esempio di questo tipo in Italia.

Paesaggi di alta montagna

Dopo la metà di agosto l’aria si rinfresca e in montagna si fa particolarmente tersa, consentendo agli escursionisti una esperienza in più: la massima visibilità sul paesaggio circostante. Sicché questo è il periodo per gli alpinisti ben allenati, di scoprire l’Alta Via di Merano che attraversa il Parco Naturale del Gruppo di Tessa con un percorso di quasi 100 chilometri, di rifugio in rifugio, per quattro o sei giorni, a seconda di come si vogliono affrontare le tappe. Le montagne che da Nord preservano Merano dalle inclemenze climatiche e consentono la vita di vegetazione spontanea mediterranea, offrono una vista spettacolare su tutte le Dolomiti, il massiccio dell’Ortles, la Val Venosta. Poi, quando si scende a valle, ci accolgono le Terme di Merano per completare una settimana di emozioni.

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MERANO HA DEI NUMERI

Consigli di salute

Città di cura di nome e di fatto, Merano dà consigli ai propri cittadini e ai visitatori, persino su internet, suggerendo come adottare stili di vita salutari… Sicché, invitando a passeggiare, dice che è diverso da camminare tout court. “Per passeggiare si intende muoversi a piedi a una velocità costante di circa 4 km orari, corrispondenti a poco più di 5.000 passi di una falcata media di 70-75 cm” mentre camminare “significa procedere a piedi ad un’andatura calcolata intorno ai 6 km orari, corrispondenti dunque a un numero di passi compreso tra i 7.500 e gli 8.000 con una falcata media di 70-75 cm”. Facendo sapere in modo scientifico perché passeggiare fa meglio di camminare a chi vuole dimagrire: “ Aiuta a ridurre in maniera sensibile la quantità di grasso nel nostro corpo. Da uno studio condotto dalla clinica pediatrica dell’Università di Verona e pubblicato sul Journal of Clinical Endochrinology and Metabolism, risulta infatti che l’andatura ideale per sciogliere il grasso superfluo è proprio quella della passeggiata. Passeggiando la quantità di grassi bruciati risulta il doppio di quella bruciata camminando per lo stesso arco di tempo”. E allora: “Per mantenere il peso ideale è necessario passeggiare almeno mezz’ora al giorno e comunque evitare di rimanere fermi troppo a lungo, in quanto gli enzimi che aiutano a bruciare i grassi si disattivano dopo tre ore di immobilità”. Dimostrando una partecipazione convinta a quel che afferma da un secolo e mezzo, Merano offre molti luoghi dove passeggiare, anche all’interno della città, dalla Kurpromenade, la Passeggiata Lungo Passirio, alla Tappeiner che sovrasta l’abitato, alla passeggiata che, facendo tappa nei luoghi dell’imperatrice Sissi, giunge sino ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. Quasi in ogni caso le passeggiate di Merano sono adatte anche a persone diversamente abili, anziani e mamme con passeggino. Alto Adige per tutti

DICONO DI MERANO

Elisabetta Sgarbi

In un’intervista rilasciata in occasione della presentazione della “tappa” a Merano della XXIV rassegna “La Milanesiana” il luglio scorso, la sua ideatrice e direttrice Elisabetta Sgarbi ha rilasciato questa dichiarazione: “Merano è una città di grande tradizione culturale, luogo della musica e della letteratura, incrocio di culture. Una piccola Europa, non come è, ma come l’Europa dovrebbe essere.”

Animatrice culturale, editrice, regista, discografica, la sorella di Vittorio Sgarbi ha riconosciuto a Merano il ruolo di apripista per un’Europa evoluta che sia incontro di culture e, aggiungiamo noi, avanguardia di un approccio green che tutti, in questo Vecchio Continente di mezzo miliardo di persone, dovranno avere: il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione delle piante come indispensabili componenti del tessuto urbano e della vita in città.

L’ANGOLO DELLE SIGNORE

La minestra di frittata

Arriva inaspettato qualcuno a casa, lo si invita a cena e non c’è un primo da cucinare velocemente. A Merano vi possono suggerire la frittatensuppe, una deliziosa minestra di tradizione germanica con striscioline sottili di frittata in brodo. Per 4-5 persone mescolare 140 g di farina bianca con 200 ml di latte, quando sono ben amalgamati aggiungere 2 uova intere, un piccolo pugno di prezzemolo tritato (o un misto di aromatiche a piacere) e un pizzico generoso di sale. Lasciar riposare qualche minuto e intanto far scaldare il brodo (anche vegetale). Cuocere un mestolino di pastella alla volta in una pentola piatta da crepes unta di burro sino a esaurimento degli ingredienti. Avvolgere ogni frittatina su sé stessa e, come se fosse un salame, affettarla spessa mezzo centimetro all’incirca. Si otterranno “tagliatelle” di frittata da distribuire nei piatti, aggiungendovi sopra un mestolo di brodo che, in questa stagione, può essere anche tiepido. Se disponete di erba cipollina, con le forbici tagliatene un pizzico in ogni piatto.

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BOTANICI A MERANO

La quercia mediterranea….in trasferta alpina!

Non è necessario andare al mare in Sardegna per vedere querce da sughero! Nel patrimonio arboreo di Merano c’è anche lei, la sughera. L’esemplare è censito nel catasto comunale degli alberi monumentali al n. M45 e si trova nel Parco Maia. Ha il tronco di 76 cm di diametro e la chioma di 8 metri. La sughera, Quercus suber, è una quercia sempreverde che frequenta il bacino mediterraneo occidentale e non disdegna i giardini, pubblici o privati che siano, dove la temperatura invernale scenda sotto zero solo sporadicamente, il terreno sia a pH acido e ben drenato. La sua spessa corteccia fornisce il sughero per turaccioli e pannelli isolanti; una volta staccata, rivela il legno sottostante di un intenso rosso scuro.

Una Quercus suber. Foto [MarinoDenisenko]/stock.adobe.com