Fa strano come una spruzzata di neve che dovrebbe coprire e rendere tutto uniforme ed incolore possa talvolta esaltare forme e contrasti, rivelando scoperte che risvegliano nuovi entusiasmi per piante che altrimenti passerebbero inosservate. È la sensazione che ho avuto passando accanto a una Mahonia japonica (che ora è diventata una Berberis) ricoperta da un sottile strato di neve fresca. Che meraviglia! Una scultura che lasciava spazio all’immaginazione intravedendo sotto quella coltre bianca le foglie scolpite ad agrifoglio di un verde lucido intenso che risaltava e splendeva del luccichio della neve. I fiori gialli lievemente profumati sarebbero comparsi da lì a breve…
Piante e fiori invernali hanno il privilegio di godere della poca concorrenza, ma di controparte il prezzo che devono pagare è maggiore. Il gelo spesso li mette a dura prova nel momento in cui si devono esprimere al meglio e le estati torride le sopportano con minore adattabilità. Sono ripagati però dall’ammirazione di chi sa che il giardino non muore mai e qualcosa di fiorito si trova sempre. Esistono infatti anche le generose Edgeworthia che sui nudi rami si ricoprono di piccoli fiori profumati. Fra tutte scelgo la chrysantha.
Una pianta che va valorizzata come elemento singolo per esaltarne l’architettura. Collocata in pieno sole e riparata potrà meglio sopportare le rigide temperature invernali ed iniziare a fiorire già a gennaio. Annaffiamola con parsimonia d’inverno e in abbondanza d’estate mantenendo sempre un ottimo drenaggio. Assicuriamole un buon terreno permeabile ed umifero. Poche semplici accortezze per vederla fiorire puntuale ogni anno.
Altro appuntamento imperdibile l’ho fissato con una splendida Daphne odora ‘Aureomarginata‘. Amo tutto di questa pianta: il portamento globoso, le foglie dai margini dorati, i fiori bianchi cerosi che sfumano in rosa carico nella parte inferiore ed il profumo delicato e persistente. Ben sopporta temperature al di sotto dello zero, ma teme terribilmente l’umidità stagnante. È favorita da posizioni di semi ombra e riparate dai venti e ama terriccio neutro.
Rimanda a giardini dei secoli scorsi la Lonicera fragrantissima, un aggettivo superlativo che già la dice lunga sulla sua apprezzabile peculiarità. Il profumo ricorda un misto di miele e gelsomino, emanato dai fiori bianco crema che compaiono sui nudi e fitti rami a fine inverno. Una Caprifoliacea longeva che predilige posizioni riparate in pieno sole o mezzombra.
Altre scelte profumate sono i tanto presenti e rustici calicanti (Chimonanthus praecox) la cui fragranza è assolutamente unica e riconoscibile.
Come poi non nominare le Hamamelis che con gran coraggio sfidano il gelo fiorendo in pieno inverno regalando fiori tanto coreografici da sembrare finti e profumi intensi e persistenti? Soffrono i terreni calcarei e necessitano quindi di terreni tendenzialmente acidi, soffici e ben drenati con posizioni che garantiscano molta luce per stimolare la fioritura.
Rispetto ad amamelidi e calicanti, Mahonia, Edgeworthia e Daphne sono arbusti dalla crescita più contenuta e senza difficoltà trovano posto in giardino, piantiamoli dunque vicino a casa dove d’inverno è più facile godere della loro presenza, gioia per occhi ed olfatto.
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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