Lycoris radiata è una geofita bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Questa affascinante pianta è apprezzata per la sua bellezza e per la sua capacità di fiorire in modo spettacolare durante l’autunno, regalando un’esplosione di colori quando il giardino entra in riposo. È una pianta che ha una storia e un passato alquanto particolari, molto ben descritti in questo articolo di Floriana Bulbose di Christian Shejbal che vale la pena scoprire.
Origine e nomenclatura
Lycoris radiata è originaria dell’Estremo Oriente (Cina centro-settentrionale, Cina centro-meridionale, Cina sud-orientale, Giappone, Corea, Nepal) dove è stata coltivata e apprezzata per secoli. L’epiteto generico Lycoris le fu attribuito da un botanico che pare si sia rifatto al nome di una nota attrice romana dell’epoca augustea. Si dice che la donna fosse oggetto del desiderio di Marco Antonio e Gaius Cornelius Gallus e che quest’ultimo le avesse dedicato una raccolta di poesie chiamata proprio Lycoris. Forse l’avvenenza e la seduttività del fiore hanno ispirato l’accostamento alla sensualità dell’attrice. L’epiteto specifico radiata, invece, è da attribuirsi alla forma della sua infiorescenza disposta a raggiera.
Lycoris radiata, conoscerla meglio
È un’erbacea perenne ma, come già detto, è una geofita bulbosa. Non è rustica, quindi per coltivarla nelle regioni più fredde, occorre porre i suoi bulbi in vaso, così da poterli riparare al caldo in inverno. Diversamente si può tentare di tenerla in piena terra ma non è un’operazione semplice. Soprattutto non è possibile garantire che avvenga con successo. Infatti, bisogna provvedere a pacciamare molto bene l’area dove la si coltiva e a proteggere la parte aerea col tessuto non tessuto e porre molta attenzione anche allo sviluppo e all’appassimento delle foglie. Ha anche determinate esigenze in termini di irrigazione e soprattutto non ama gli spostamenti. In pratica è la bulbosa ideale per i giardini del sud Italia.
Raggiunge un’altezza di circa 40-50 centimetri. Una particolarità è quella che emette i fiori molto prima delle foglie che appaiono solo a fioritura avvenuta. La fioritura è purtroppo poco duratura ma vale la pena coltivarla perchè è davvero scenograficamente spettacolare.
Fiori
Come affermato poc’anzi, i fiori di Lycoris radiata compaiono dalla nuda terra senza la presenza delle foglie. Sono estremamente appariscenti, non si può non notarli e non restare affascinati dalla loro struttura, dal colore rosso vermiglio acceso oltre al fatto che nascono senza foglie. I fiori formano infiorescenze in cui i tepali sono ondulati, di forma allungata. Sono disposti a raggiera sullo stelo e da cui si irradiano stami e pistilli estremamente lunghi e finemente arcuati. Ogni infiorescenza raggiunge un diametro di circa 10 centimetri. Quando iniziano a sfiorire, il colore vira verso un rosa piuttosto intenso, mantenendo valore ornamentale all’insieme.
La fioritura di Lycoris radiata avviene durante i mesi autunnali, generalmente quando, a fine agosto-inizi settembre, i temporali interrompono la canicola estiva. Prosegue per tutto ottobre-novembre, in base alle condizioni climatiche del luogo in cui vegeta.
Foglie
Le foglie di Lycoris radiata sono sottili, lineari, allungate e arcuate, di colore tra il verde medio e il verde scuro. Dopo la fioritura persistono per diverso tempo, iniziano infatti a ingiallire coi primi caldi. Una volta sparite, il bulbo entra in dormienza e solitamente avviene nei mesi caldi.
Tecniche colturali di Lycoris radiata
Il bulbo di Lycoris radiata è molto somigliante, nella forma, a quello dei narcisi. A differenza di questi, però, il bulbo di Lycoris radiata va interrato a una profondità di due volte la sua altezza, anziché una sola volta l’altezza. Anche in tal senso, ci sono differenze di indicazioni colturali. In Oriente, infatti, per la messa a dimora non è questo che viene suggerito. Si dà come parametro quello di piantare più superficialmente. Le notizie che riguardano maggiormente i climi italiani, invece, per una fioritura certa, indicano quelle appena espresse: profondità di due volte la loro altezza. Come anticipato, non è esattamente semplice coltivarla e per questa ragione si consiglia di leggere con molta attenzione sia l’articolo di Christian Shejbal, perchè molto specialistico e dettagliato, proposto all’inizio di questo testo, sia questo linkato qui che parla delle tecniche colturali delle bulbose in generale, per avere così un’informazione completa.
Caratteristiche riassuntive di Lycoris radiata
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- Tipo di pianta: erbacea perenne, geofita bulbosa
- Famiglia: Amaryllidaceae
- Origine: Estremo Oriente
- Dimensioni: h. 30-40 cm.
- Colore e forma dei fiori: infiorescenze in cui i tepali sono ondulati, di forma allungata. Disposti a raggiera sullo stelo e da cui si irradiano stami e pistilli estremamente lunghi e finemente arcuati. Ogni infiorescenza raggiunge un diametro di circa 10 centimetri
- Foglie: sottili, allungate, nastriformi e di color verde medio/verde scuro
- Periodo di fioritura: fine agosto-inizio settembre fino a novembre
- Resistenza al gelo: nessuna
- Difficoltà di coltivazione: medio-alta
- Esposizione: soprattutto sole/mezz’ombra
- Potature: nessuna
- Concimazioni: 2-3 volte l’anno
- Malattie: niente di particolare o che possa minare la sopravvivenza della pianta
- Utilizzo ideale: bordure, nelle fioriere; perfetta in contrasto con piante a foglia grigio-argento e con le Graminaceae ornamentali
- Portamento: cespitoso e arcuato
- Tossicità: alta
- Interessante per api, farfalle e impollinatori: sì
Ivana Fabris
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