Durante la Design Weekend di Courmayeur, l’architetto Giuseppe Tortato e Carolina Candelo si sono conosciuti. È stato un vero colpo di fulmine professionale, che ha dato vita a una sfida tanto audace quanto affascinante: trasformare un oggetto semplice e familiare in un’icona luminosa di design. Carolina, insieme alla sorella Isabella, è la mente creativa di Dixpari, brand che trasforma gli scarti dell’azienda di famiglia – la SPA di Rossiglione, specializzata nello stampaggio di materiali termoplastici – in opere luminose uniche. E proprio dalla loro filosofia di upcycling è nato LUCI·FERO, il ghiacciolo luminoso: un oggetto di design che gioca con la trasparenza, il colore e la luce per regalare un’esperienza visiva inaspettata.
Un’icona pop reinventata
LUCI·FERO è molto più di un semplice punto luce da tavolo. È un’installazione luminosa che rievoca l’infanzia con un’estetica etica, raffinata e contemporanea. La sua forma, ispirata al ghiacciolo, prende vita grazie alla magia della plastica riciclata, la cui texture irregolare e le combinazioni di colore sempre diverse rendono ogni pezzo unico. Quando la luce lo attraversa, LUCI·FERO si accende di sfumature e riflessi imprevedibili, trasformandosi in un vero e proprio catalizzatore di energia e curiosità.
Un rituale di luce
Non solo così come l’oggetto, anche il suo packaging è pensato per sorprendere: come un autentico ghiacciolo, LUCI·FERO è avvolto in una confezione da scartare, un piccolo rito che anticipa la meraviglia della sua accensione. Per illuminarsi, infatti, deve essere inserito nella sua base, evocando il gesto istintivo, un’interazione giocosa che trasforma l’atto di accendere una lampada in un’esperienza rituale, che porta luce, da qui il suo nome. La sfida è stata vinta: LUCI·FERO è pronto a brillare al Salone del Mobile 2025. Un oggetto che fonde arte, design e sostenibilità in un connubio inedito, portando un tocco di ironia e poesia nel mondo dell’illuminazione. Sarà amore a prima luce. dixpari.com