Louise Blanchard Bethune (1856-1913) è una figura di spicco nella storia dell’architettura americana, in particolare per essere stata la prima donna a esercitare l’architettura professionalmente e a essere ammessa all’American Institute of Architects (AIA). Il suo contributo al campo dell’architettura, sebbene spesso sottovalutato, è di fondamentale importanza per la sua rottura degli stereotipi di genere e per la qualità del suo lavoro, caratterizzato da un approccio pragmatico e funzionale che anticipava le tendenze dell’architettura moderna.

Primi anni e formazione

Nata a Waterloo, New York, Louise Blanchard mostrò un precoce interesse per l’arte e l’architettura. In un’epoca in cui l’architettura era considerata un campo prettamente maschile, la sua determinazione nel perseguire questa carriera fu straordinaria. Frequentò il Buffalo Female Academy, un’istituzione che offriva un’educazione accademica rigorosa, e successivamente studiò al Buffalo Seminary, dove ricevette un’istruzione avanzata.

Nonostante l’assenza di scuole di architettura specificamente aperte alle donne, Louise riuscì a ottenere un’istruzione pratica lavorando come apprendista presso lo studio di architettura di Richard A. Waite a Buffalo. Questa esperienza fu cruciale per la sua formazione, permettendole di acquisire le competenze tecniche necessarie per il disegno, la progettazione e la gestione dei cantieri.

Carriera e progetti

Dopo un periodo di apprendistato, Louise Blanchard Bethune aprì il suo studio di architettura a Buffalo nel 1881, diventando così la prima donna a farlo negli Stati Uniti. Inizialmente, lavorò in collaborazione con il marito, Robert A. Bethune, anch’egli architetto, ma ben presto si affermò come professionista indipendente, assumendo la responsabilità principale di molti progetti.

Il suo lavoro spaziava tra diversi tipi di edifici, tra cui:

  • Edifici pubblici: Bethune progettò numerosi edifici pubblici, tra cui scuole, ospedali, prigioni e biblioteche. La sua attenzione per la funzionalità, la sicurezza e il benessere degli utenti si rifletteva nel design di questi edifici.
  • Edifici commerciali: Contribuì alla progettazione di edifici commerciali, tra cui uffici, negozi e hotel. Sviluppò soluzioni innovative per l’ottimizzazione degli spazi e l’integrazione di nuove tecnologie.
  • Residenze private: Sebbene meno numerosi rispetto ad altri tipi di progetti, Bethune progettò anche residenze private, dimostrando la sua versatilità e la capacità di adattarsi alle esigenze dei clienti.
La Spencer Kellogg House a Buffalo, di proprietà di un industriale, progettata da Louise Blanchard Bethune. Nello stile Neoromantico, molto di moda all’epoca, nel 1979 è stata trasformata in appartamenti e lo è ancora oggi [Andre Fiore di Carota, CC BY-SA 4.0, Wikimedia Commons]

I progetti più significativi di Louise Blanchard Bethune

Hotel Lafayette (Buffalo, New York): il lavoro più importante

Questo hotel, completato nel 1904, è considerato il capolavoro di Louise Blanchard Bethune. È un esempio notevole di architettura Beaux-Arts, con una facciata elaborata e interni lussuosi. L’hotel Lafayette è stato inserito nel National Register of Historic Places ed è un importante punto di riferimento storico.

Hotel Lafayette [Doug Kerr from Upstate New York – 061409 606, CC BY-SA 2.0, Wikimedia Commons]

Buffalo State Hospital (Buffalo, New York)

Bethune progettò diversi edifici all’interno del Buffalo State Hospital, dimostrando la sua competenza nella progettazione di strutture sanitarie.

Denton, Cottier&Daniels Building (Buffalo, New York)

Questo edificio commerciale testimonia la sua capacità di creare spazi funzionali ed esteticamente gradevoli per il commercio.

Louise Blanchard Bethune: innovazione e contributo all’architettura

Louise Blanchard Bethune non si limitò a seguire le tendenze architettoniche del suo tempo, ma contribuì attivamente all’innovazione nel campo. Fu una sostenitrice dell’utilizzo di materiali moderni, come l’acciaio e il vetro, e si interessò all’applicazione di nuove tecnologie, come l’illuminazione elettrica e i sistemi di riscaldamento.

Il suo approccio alla progettazione era pragmatico e funzionale, con una forte attenzione alle esigenze degli utenti e alla creazione di spazi confortevoli e sicuri. Questo approccio anticipava le tendenze dell’architettura moderna, che avrebbe enfatizzato la funzionalità e la razionalità.

La lotta per il riconoscimento

Nonostante il suo talento e i suoi successi, Louise Blanchard Bethune dovette affrontare numerosi ostacoli a causa del suo genere. Fu spesso sottovalutata e discriminata dai suoi colleghi maschi. Tuttavia, non si arrese e continuò a lottare per il riconoscimento del suo lavoro.

Nel 1888, fu ammessa all’American Institute of Architects (AIA), diventando la prima donna a ricevere questo onore. Questo fu un momento storico, che aprì la strada ad altre donne nel campo dell’architettura.

Hotel Lafayette, Buffalo [Reading Tom from Reading, UK, CC BY 2.0, Wikimedia Commons]

Eredità e importanza di Louise Blanchard Bethune

Louise Blanchard Bethune morì nel 1913, ma la sua eredità continua a vivere. È ricordata come una pioniera che ha aperto la strada alle donne nell’architettura e come una professionista di talento che ha lasciato un’impronta significativa nel panorama architettonico americano.

Il suo lavoro è un esempio di come la determinazione, il talento e la passione possano superare le barriere di genere e contribuire al progresso della società. La sua storia è un’ispirazione per le future generazioni di architetti, in particolare per le donne che aspirano a fare carriera in questo campo.

Oggi, il suo lavoro è oggetto di studi e ricerche, e i suoi edifici sono riconosciuti come importanti esempi di architettura storica. La sua figura è stata riscoperta e valorizzata, e il suo contributo all’architettura americana è finalmente riconosciuto come fondamentale. Louise Blanchard Bethune rimane un simbolo di coraggio, innovazione e perseveranza, un esempio di come l’architettura possa essere plasmata dalla passione e dalla determinazione di una donna.

 

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