Lobelia cardinalis è un’erbacea perenne la cui fioritura che inizia già a luglio e si conclude nella seconda metà dell’estate. Colpisce per i bei fiori rossi che creano macchie di intenso colore. Predilige la coltivazione ai margini e sulla riva di piccoli o grandi specchi d’acqua. Se usata en masse, inoltre, l’effetto si moltiplica esponenzialmente.

Un'infiorescenza di L. cardinalis a inizio fioritura
Un’infiorescenza di L. cardinalis a inizio fioritura: si nota bene la forma tubulare dei fiori bilabiati – Foto [Camille Lamoureux]/stock.adobe.com

Origine e nomenclatura

Lobelia cardinalis origina nel nord America. L’epiteto generico fu coniato da Linneo. Lo scelse come tributo a Matthias de Lobel, botanico fiammingo, vissuto fra il 500 e il 600 alla corte di Re Giacomo I d’Inghilterra. L’epiteto specifico, invece, si deve al colore dei fiori, rosso cardinale, per l’appunto.

L'uso en masse crea isole di colore: in questa foto la cultivar a foglia rossa
L’uso en masse crea isole di colore: in questa foto la cultivar a foglia rossa – Foto [Debu55y]/stock.adobe.com

Lobelia cardinalis, conoscerla meglio

Appartiene alla famiglia delle Campanulaceae. Il genere Lobelia è diffuso in un ampio areale a clima tendenzialmente temperato, quindi fatte salve le zone più fredde dell’Europa e dell’Asia. Anche in Italia fino a qualche anno fa non era semplice coltivarlo come perenne. Anche L. cardinalis, perciò, oggi ha assunto carattere più rustico (salvo che nelle fasce dell’arco alpino e appenninico). Resiste infatti a temperature di cinque-sei gradi sotto lo zero. Sviluppa un cespo di foglie basali che arriva a un’altezza di circa quaranta centimetri da cui nascono lunghi steli, alti fino a un metro circa. Su questi si aprono numerosi fiori rosso cremisi. Lobelia cardinalis annovera al suo interno almeno una decina di varietà. Negli ultimi anni sono state ibridate interessanti cultivar.

Close-up di foglie e fiori di Lobelia cardinalis
Close-up di foglie e fiori di Lobelia cardinalis – Foto [nickkurzenko]/stock.adobe.com

L. cardinalis una perenne relativamente acquatica

Come anticipato, vive bene nei luoghi umidi, prediligendo la mezz’ombra ed è spesso annoverata fra le piante acquatiche. In realtà la sede colturale di elezione, è la piena terra, a condizione che il substrato resti ben umido e drenato. Richiede, cioè, le stesse caratteristiche pedologiche delle calle. È noto quanto queste amino avere l’acqua nei pressi, nonché possano starvi quasi a contatto, ma è altrettanto noto che il rizoma non debba esservi completamente immerso.

Dettaglio di un fiore di Lobelia cardinalis
Dettaglio di un fiore di Lobelia cardinalis – Foto [RukiMedia]/stock.adobe.com

Foglie e fiori

Le foglie di Lobelia cardinalis sono semplici, lanceolate, finemente seghettate, di color verde medio/scuro e sono lunghe una decina di centimetri. Le foglie basali sono disposte a rossetta che tende a svilupparsi in modo più piatto e allargato. I fiori, tubulari e bilabiati, formano un racemo e si dispongono su steli florali eretti e abbastanza robusti, di color rosso cremisi o rosso scarlatto.

Il cespo basale da cui originano i lunghi steli di Lobelia cardinalis
Il cespo basale da cui originano i lunghi steli di Lobelia cardinalis – Foto [foxartwork]/stock.adobe.com

Necessità colturali di Lobelia Cardinalis

Facile da coltivare, non richiede cure particolari, salvo un’esposizione a mezz’ombra, si adatta a qualunque substrato purché sempre umido, concimazione un paio di volte l’anno a fine febbraio e fine fioritura (se tenuta in piena terra, mentre in vaso ogni dieci-quindici giorni) e, a parte la siccità che potrebbe minarne la sopravvivenza, non è soggetta a fitopatologie o parassiti. Si moltiplica per divisione del rizoma. È consigliabile rimuovere gli steli che portano infiorescenze sfiorite per stimolare nuove fioriture.

Caratteristiche di Lobelia cardinalis

  • Tipo di pianta: caducifolia, rizomatosa, erbacea perenne, geofita
  • FamigliaCampanulaceae
  • Origine: America del nord
  • Dimensioni: altezza delle foglie circa 40 cm; altezza degli steli dei fiori 80-90 cm; larghezza circa 50-60 cm
  • Coltivazione in vaso: sì, a condizione di coltivarla in un vaso capiente e terriccio da tenere sempre ben umido ma drenato
  • Colore dei fiori: rosso cremisi
  • Foglie: semplici, lanceolate, finemente seghettate, di color verde medio-scuro e lunghe una decina di centimetri. Le foglie basali sono disposte a rossetta che tende a svilupparsi in modo più piatto e allargato
  • Periodo di fioritura: luglio-fine settembre
  • Esposizione: sole del mattino-mezz’ombra
  • Resistenza al freddo: scompare la parte aerea ma resiste a circa -5/-6° massimo
  • Tossicità per animali e bambini: leggermente tossiche, specie se ingerite in grandi quantità
  • Interessante per api, impollinatori, farfalle: sì, molto visitata da farfalle e colibrì

 

Ivana Fabris
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