Dal 18 al 23 aprile, la porcellana artigianale di Lladró diventa un’esperienza multisensoriale che esprime la diversità e l’unicità del marchio attraverso collaborazioni inedite che confermano il talento, l’audacia e la meticolosità nella ricerca dell’eccellenza.
La porcellana artigianale contemporanea di Lladró sorprende ancora una volta il pubblico della Milano Design Week con la sua creatività. Dal 18 al 23 aprile a EUROLUCE 2023, la manifestazione internazionale di riferimento del mondo della luce, il marchio prosegue la celebrazione dei suoi primi settant’anni che hanno rivoluzionato il mondo della porcellana.
Al Padiglione 9, stand 211, il brand svelerà le nuove collezioni della linea illuminazione: chandelier e lampade da tavolo racconteranno la relazione fra luce e materia, omaggiando la bellezza e le incredibili potenzialità espressive della porcellana.
Due le grandi novità di questo salone che raccontano la capacità di Lladró di continuare a innovare, tenendo salde le proprie radici.
Soft Blown by Nichetto Studio
Anteprima mondiale per Soft Blow, il progetto di illuminazione firmato da Nichetto Studio, per Lladró. Il team creativo, fondato da Luca Nichetto, con sede a Stoccolma, ha voluto evocare lo stupore e la magia che dagli artisti di strada sanno creare: pochi gesti, semplici e sicuri e da un palloncino prendono vita incredibili sculture. La collezione, disponibile in diverse combinazioni di colore, è composta da due pezzi: lo chandelier Afloat e la lampada da tavolo Airblom.
Mokuren di Naoto Fukasawa per Lladrò
Anteprima italiana per il lampadario Mokuren, risultato della prima collaborazione tra Lladró e il designer giapponese Naoto Fukasawa, noto per la sua capacità di fondere artigianalità e design. Il nuovo chandelier è la perfetta sintesi di questa attitudine. La purezza delle linee metalliche si fonde con la delicatezza dei fiori in porcellana lavorati a mano in un magico equilibrio fra tradizione e innovazione; Per questo particolare progetto, Fukasawa si è ispirato alla straordinaria bellezza dei fiori della magnolia bianca, uno degli alberi più amati in Giappone, simbolo di legami eterni. “Quando ho visto il fiore, ho immediatamente pensato alla porcellana bianca, alla sua matericità e qualità”, afferma Fukasawa. Ed è così che è nato Mokuren, un lampadario che unisce elementi distintivi del lavoro dell’artista giapponese e di Lladró: natura, artigianato e design.
Ai fiori della magnolia vengono attribuiti valori come la nobiltà, mentre le loro esili forme esotiche sono ritenute tra le più belle in natura. Tutti i fiori del lampadario Mokuren sono realizzati a mano dagli esperti artigiani di Lladró nei laboratori a Valencia. Il caldo bagliore della luce LED, filtrata attraverso la porcellana traslucida dei petali, crea una luce avvolgente e regolabile in intensità. Al contempo, la struttura in alluminio laccato nero, complessa e poetica, rappresenta i rami della magnolia, una delle piante da fiore più antiche della Terra, che esiste da oltre cento milioni di anni. “Guardando un albero di magnolia in fiore, si ha l’impressione che qualcosa di potente sia improvvisamente avvenuto in natura”, spiega il designer. Fukasawa, avvertendo una naturale connessione fra la purezza della porcellana Lladró e il colore del fiore, ha cercato di catturare e fermare in Mokuren il fenomeno effimero e sorprendente della fioritura dell’albero. “La luce di Mokuren quando è accesa, accentua la sua essenza serena. È una sorpresa piacevole rilassante.
“Sento di voler rimanere sul lato kogei (artigianato) delle cose, ma l’illuminazione, va interpretata da un punto di vista progettuale. Mokuren è la sintesi di entrambi. Il mix perfetto”. Naoto Fukasawa
Allo stand 211 del Padiglione 9, saranno in programma due momenti per poter intervistare i designer e l’azienda: il 18 aprile dalle 13.30 alle 15.30: Naoto Fukasawa e il 19 aprile dalle 10.00 alle 13.00: Luca Nichetto. Lo stesso giorno, dalle 14.00, l’azienda celebrerà con i presenti l’anniversario dei 70 anni di Lladró, il marchio che ha rotto gli schemi e rivoluzionato il mondo della porcellana.