Su un’isola nel Mar dei Coralli, al largo della costa settentrionale australiana, splende una villa audace, dove l’abitare contemporaneo si fonde con la natura selvaggia. Con le sue acque cristalline e le spiagge di sabbia bianca, fine come il talco, Lizard Island è un’arcadia tropicale affacciata sulla barriera corallina. Questo luogo conserva, miracolosamente intatto, il suo spirito selvaggio, anche grazie allo status di Parco Naturale conferitogli nel 1939.
Nel 1975 l’imprenditore australiano John Wilson costruì qui il primo resort, poco più di un semplice rifugio per pescatori. Poi, su un promontorio a picco sul mare, ebbe l’idea di una casa speciale. Il progetto originale fu affidato all’architetto Robert Riddell. Ma ci sono voluti oltre 25 anni, e un passaggio generazionale, per tradurre l’idea in realtà. Solo nel 2022, infatti, su incarico dei discendenti Steve and Jane Wilson, l’architetto James Davidson – fondatore dello Studio di architettura JDA Co – ha chiuso i lavori realizzando la villa, nota come The House.
Dato che le edificazioni sull’isola sono rarissime, per lo più laboratori e stazioni di ricerca marina, questa architettura è considerata una delle case con maggior privacy al mondo. L’anima del progetto sta nel rapporto tra edificio e suolo, che si dispiega nell’organizzazione dello spazio, nella selezione dei materiali e nella fusione con il paesaggio circostante. La villa è suddivisa in due livelli. L’interior designer Sophie Hart ne ha curato gli arredi, selezionando “elementi in grado di conferire allo spazio effetti morbidi, di creare un’atmosfera rilassante, in sintonia con la natura, ma al tempo stesso super lussuosi”.
Una scelta modellata sui desideri della committenza che cercava una dimora chic, ma allo stesso tempo capace di incarnare lo spirito libero e anticonformista degli australiani. Il piano inferiore infatti è pensato come la zona dove prolungare il relax di giornate trascorse a fare sport sulla spiaggia o a esplorare le paludi di mangrovie e i boschetti di eucalipto e acacia dell’isola.
Un patio esterno in pietra chiara, che rimanda allo stile coloniale del Queensland, prosegue naturalmente nel living della casa, mantenendo la medesima pavimentazione. Una grande scala a elica conduce al piano superiore. Da qui si accede a un grande e luminoso open space, dallo stile più formale. Un lungo bancone in quarzite, che ricorda una conchiglia, delimita l’area della cucina.
Anche per questo spazio la designer ha preso spunto dalla natura circostante, scegliendo colori terrosi che dialogano alla perfezione con le finiture in legno di palissandro e i pavimenti in cemento brunito e lucidato. In questo modo, chiarisce Sophie Hart, “la vista dell’oceano” con i suoi blu profondi, resta “incorniciata come un’opera d’arte”. l pezzi forti del soggiorno sono i due divani frontali di Edra disegnati da Francesco Binfaré: il Grande Soffice, che nel rivestimento dei cuscini riprende il colore della quarzite, e On The Rocks, che, con le sue forme arrotondante e fluide, è un omaggio alle architetture della villa, ispirata alla morfologia del terreno roccioso sul quale è edificata.
Le tre grandi camere da letto, ciascuna con bagno privato e vasca all’aperto, sono arredate con materiali e tessuti chiari che evocano un’atmosfera essenziale ed eterea. La posizione rialzata della casa, è stata sfruttata al meglio, con un’ulteriore lounge sul tetto. Tra candidi divani trovano spazio una area SPA, la piscina e una zona dedicata allo yoga. È l’angolo di pace definitivo della villa, dove godere di una vista a 360 gradi su quest’oasi di bellezza e vivere l’esperienza di un’immersione totale nella natura.
La spettacolare vista dell’Oceano, coi suoi blu profondi, e del paesaggio incontaminato circostante sono incorniciate dalle ampie aperture della villa. Le tre grandi camere da letto con bagno privato e vasca all’aperto sono arredate con materiali e tessuti chiari che evocano un’atmosfera essenziale ed eterea.
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