Cromorama, l’incredibile viaggio nel mondo dei colori
Ci sono libri che appena editi devi fare subito tuoi, come Cromorama, l’ultima fatica per Einaudi di Riccardo Falcinelli, uno dei più importanti visual designer italiani.
Noto soprattutto per il suo lavoro in campo editoriale, nel corso della sua attività pare che abbia composto ben cinquemila copertine di libri per le più importanti case editrici italiane. Nel suo ultimo libro ricostruisce la complessità del pensiero coloristico che ha guidato le sue scelte professionali e non solo: adiuvato da 400 illustrazioni, il designer racconta la storia del colore nella società.
Un’immersione nelle sfumature della Storia
Attraversando campi del sapere diversi, dalla letteratura al cinema, elabora una personale teoria dei colori come simbolo sociale.
Ed è in grado, ad esempio, di raccontare il comunismo attraverso il rosso. Oppure la religione tramite il celeste del manto della Madonna, l’elaborazione del lutto con il nero.
La Storia, poi, è stata in grado di porre una distanza quasi abissale nel modo di percepire il colore. Se prima esso era legato alla materia (il blu proveniva dal lapislazzulo, il rosso dal corallo), adesso non è più così. Separato dalla sua entità iniziale e servito all’uomo contemporaneo sotto forma di pastelli o di filtri sul web, il colore adesso è assorbito epistemologicamente in maniera diversa.
La sua riflessione non dimentica, dunque, nemmeno l’evoluzione tecnologica e l’avvento del digitale, che stanno naturalmente alla base delle nuove percezioni visive. E svela che oggi il colore è il filtro attraverso cui interpretiamo la realtà.