Intrigo italiano – il ritorno del commissario De Luca

Lo scorso 17 gennaio – edito da Einaudi, nella collana Stile Libero – è giunto in libreria Intrigo italiano“, di Carlo Lucarelli e, in parallelo, è ricomparso un personaggio letterario assai intrigante: il commissario De Luca.

Considerato il “miglior poliziotto d’Italia” sotto il fascismo, De Luca si limita ad autodefinirsi (citiamo lui e – per suo tramite, Lucarelli): “… un cane bastardo. Sono un cane da caccia. Sono un poliziotto …“.

Queste poche parole sono permeate dal mood esistenziale del personaggio, tutt’altro che politicizzato e semplicemente incarnato in un uomo, nato, per caso, in un’epoca difficile.

In tutti i precedenti romanzi, il commissario ha percorso i suoi sentieri di caccia utilizzando una sola bussola: il suo personalissimo senso della giustizia, mixato al dono d’avvertire l’ambiguità dell’animo umano – un mix esplosivo nella letteratura gialla.

Il romanzo

Il tempo è passato anche per De Luca e, in piena Guerra Fredda, con un’Italia in equilibrio tra il boom economico e la ricerca di una nuova dimensione del vivere, il focus temporale punta sul periodo di Natale, a cavallo tra il ’53 e il ’54.

Ci troviamo a Bologna, il capoluogo emiliano di cui Lucarelli ha sempre narrato le mutazioni, spalmandole lungo un fil rouge di umanità, ritmi quotidiani e storia antica shakerata col nuovo, sullo sfondo, affascinante, delle 2 Torri.

De Luca è tornato in servizio da poco e percorre un città ricoperta dalla neve, che cerca convivialità e sapori nella coreografia delle festività e nei piatti della tradizione.

Qualcuno ha annegato la moglie di un docente universitario in una vasca da bagno e non nella casa coniugale, ma nell’ex appartamento da scapolo del marito. Nel crescendo narrativo, si scopre che … anche l’insegnante è morto, poche settimane prima, in un incidente d’auto – un inquietante mélange di elementi che risveglia il cane da caccia in De Luca.

Non parlerò oltre della trama, perché ogni singola sfumatura va gustata con il libro in mano, come merita l’autore, uno scrittore raffinato, quasi magnetico, capace di emozionarci con la tensione della psiche che si fa azione, mentre racconta l’Italia del Costume sovrapposta a quella della Storia

… la colonna sonora, intanto, si colora di jazz.

L’autore

Carlo Lucarelli è nato a Parma nel 1960 e, dopo un percorso – quasi una passione, da cronista di nera, ha esordito con “Carta Bianca“, per Sellerio.

Da allora ad oggi ha pubblicato un gran numero di romanzi, per lo più editi da Einaudi.

Ha creato personaggi originali e complessi: l’ispettrice Grazia Negro, l’ispettore Coliandro e, appunto, il commissario De Luca.

È stato autore e conduttore televisivo, iniziando, in RAI, con il programma “Mistero in Blu“, seguito da altri suoi format legati al crime o ai misteri irrisolti.

Qualche suo lavoro è diventato un film o una fiction di successo e proprio a Coliandro e a De Luca sono state dedicate serie televisive in più stagioni.

Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono tratte dal sito internet di Carlo Lucarelli. Vi consigliamo di visitarlo, per altre suggestioni.