É arrivato l’inverno e per i più, il lavoro del Giardiniere sembra essere indirizzato verso un momento di calma, di riposo, un po’ come lo è per la Terra.
Il freddo, le giornate più corte, il rallentare delle funzioni biologiche, il riposo vegetativo, l’andata in letargo dei piccoli ospiti del Giardino…tutto sembra far pensare a questo, a questa sorta di pausa, di forzato riposo.
L’inverno e gli strumenti di un Giardiniere
Invece l’inverno è una stagione cruciale per il Giardiniere e anche molto importante. É in questa stagione che si preparano le basi per il nuovo anno. Si sistemano le attrezzature per far sì che siano pronte e performanti per le nuove stagioni. Si affilano lame, coltelli e forbici. Ma soprattutto sarebbe opportuno affinare le proprie conoscenze per utilizzare opportunamente quelle forbici a cui stiamo dedicando tempo, rendendole uno strumento di lavoro efficace e direi poco invasivo ma capace di gestire e governare con sapienza le nostre piante e il nostro Giardino.
Si cominciano le potature di quelle piante a cui necessita una rimonda del secco, una potatura di “produzione “ per stimolare nuovi rami fioriferi o produttivi, sto pensando alle viti sui pergolati, ai glicini, alle eleganti Hydrangea ‘Annabelle’ una delle poche ortensie che può essere potata corta essendo in grado di fiorire sul ramo dell’anno, ai frutti dell’orto ecc. Senza dimenticarci di osservare e valutare l’andamento climatico e meteorologico.
Le possibili potature e i trucchi per avere un giardino florido a primavera
L’inverno è una stagione da calendario esattamente lunga come le altre ma variabile con i suoi capricci, soprattutto legato alle temperature e alle sue oscillazioni, per cui sicuramente una stagione favorevole per certe potature, in quanto con il freddo sono poche le patologie fungine che potrebbero penetrare a seguito dell’apertura di tagli da potatura, cosa invece molto probabile in autunno e primavera quando la virulenza dei funghi è maggiore per le condizioni meteoclimatiche più favorevoli al loro sviluppo e diffusione. Però occorre ricordare di non potare con temperature sotto lo zero in quanto il danno ai tessuti vegetali sarebbe maggiore e quindi controproducente.
Occorre anche ricordare che non è “che perché è tutto inverno”, qualsiasi mese vada bene per potare tutto ciò che deve essere potato, perché ci sono alcune piante che preferiscono i mesi più prossimi alla primavera e altre invece no.
Sarebbe anche opportuno evitare di calpestare i nostri prati se il terreno è fortemente ghiacciato, al fine di non danneggiare il prato stesso.
É il tempo di controllare che tutte le piante, che ne avessero necessità, siano state protette e riparate, di controllare le talee autunnali così come è il tempo di effettuare qualche trapianto, soprattutto di alberi in zolla e di arbusti, premettendo sempre di valutare le condizioni del terreno.
É tempo di monitorare e ricaricare le eventuali mangiatoie per gli uccelli, introdotte in Giardino per aiutare le fauna selvatica. Ma detto tutto ciò è il tempo di fare dei bilanci e non intendo solo quelli economici. È il tempo per guardarsi indietro per pianificare il futuro.
Fermarsi e pensare è la miglior strategia
É la stagione in cui fermarsi un attimo a riflettere e osservare le scelte fatte nelle stagioni trascorse e valutarne i cambiamenti, le reazioni, i successi e gli insuccessi e infine cominciare a “sognare” e programmare i lavori per il nuovo anno.
Guardare i cambiamenti che in pochi mesi sono avvenuti nel Giardino, capirne i motivi e i meccanismi, capire cosa non ha funzionato e soprattutto i perché.
Perché l’osservazione passata su ciò che è successo in Giardino, sulle evoluzioni di crescita, i ritmi, i problemi insorti, le delusioni e le gioie vissute regalateci, sono il più importante insegnamento che un Giardiniere può ricevere dal Giardino.
Soprattutto se è un Giardino che ha pensato e costruito egli stesso, perché il Giardiniere con l’umiltà che gli è d’obbligo, sa che il Giardino ha le sue regole e il più delle volte le proprie aspettative non combaciano con ciò che poi realmente il Giardino fa.
Andrea Iperico
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