Il parco di Villa Carlotta è un vero e proprio un campionario dello sviluppo dell’arte dei giardini. Dalle impostazioni scenografiche e prospettiche del giardino all’italiana, passando per l’emozione di una natura pittoresca, aspra e selvaggia dell’epoca romantica, per arrivare alla libertà compositiva del paesaggismo contemporaneo. Senza dimenticare il piacere per l’esotico, il mediterraneo e il giardino orientale. Un’esperienza di godimento della bellezza della natura, enfatizzata dallo splendido contesto che circonda i giardini. Affacciata sulle rive del Lago di Como, a Tremezzina, la dimora venne edificata alla fine del 600. L’attuale impianto del parco, che si estende su circa otto ettari, è il risultato di successive modifiche, ampliamenti e stratificazioni. Il giardino all’italiana, con alte siepi di bosso tenite in forma, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua venne realizzato tra la fine del 600 e l’inizio del 700. Le cinque terrazze di ispirazione rinascimentale ospitano aiuole geometriche, piccole peschiere, nicchie e fontane. Basta percorrere la scalinata a tenaglia, per incontrare molte sorprese botaniche: alte siepi di camelie, piante di papiro, tunnel di agrumi e rose che decorano le pareti.
Del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione. Progettato per stupire ed emozionare il visitatore, si estende su una superficie più ampia rispetto al giardino all’italiana, e lo circonda. Sul lato occidentale, il Giardino Vecchio, con alcuni platani monumentali, conferisce un gusto squisitamente romantico all’ingresso di questa parte del parco. Sul lato orientale, una serie di scenografie messe in atto grazie all’uso sapiente di portamenti, tessiture, volumi delle piante conferisce un aspetto quasi teatrale ai vari ambienti. Il bosco di rododendri arborei, gli imponenti cuscini di azalee e altre specie rare, fanno del parco di Villa Carlotta un prezioso giardino botanico, realizzato da Giorgio II e arricchito di collezioni nel corso dell’800. Tra queste, quella di rododendri è una delle più importanti del giardino. Le piante che oggi possiamo ammirare sono infatti state presumibilmente messe a dimora dai giardinieri del duca Giorgio di Sassonia-Meiningen, prima del 1914.
Un ambiente naturale suggestivo, caratterizzato dall’alternanza di stili e tipologie paesaggistiche. Questa varietà, che fa del giardino della villa un luogo pieno di fascino e sorprese, è il risultato di una continua evoluzione dal 600 a oggi.
Villa Carlotta, la storia
Un’esperienza di godimento della bellezza della natura, enfatizzata dallo splendido contesto che circonda i giardini. Affacciata sulle rive del Lago di Como, a Tremezzina, la dimora venne edificata alla fine del 600 dai marchesi Clerici di Milano.
Nel 1801 la proprietà passò a Giovanni Battista Sommariva, che acquistò una serie di capolavori dei maggiori artisti della sua epoca, trai quali Antonio Canova, Berthel Thorvaldsen e Francesco Hayez. (qui).
Nel 1843, la villa venne acquistata dalla principessa Marianna di Prussia che la donò alla figlia Carlotta, in occasione delle sue nozze nel 1850 con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen. Nonostante la precoce scomparsa della principessa Carlotta nel 1855, Giorgio II continuò a frequentare la dimora, arricchendo il parco di numerose essenze botaniche rare che si possono ammirare ancora oggi. Oggi la Villa è di proprietà dello Stato Italiano che ne ha affidato la gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito nel 1927.
Il Giardino all’italiana
L’attuale impianto del giardino, che si estende su circa otto ettari, è il risultato di successive modifiche, ampliamenti e stratificazioni. Il giardino all’italiana, con alte siepi di bosso a taglio geometrico, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua venne realizzato tra la fine del 600 e l’inizio del 700.
Le cinque terrazze di ispirazione rinascimentaleospitano aiuole geometriche, piccole peschiere, nicchie e fontane. Basta percorrere la scalinata a tenaglia, per incontrare molte sorprese botaniche: alte siepi di camelie, piante di papiro, tunnel di agrumi e numerose varietà di rose che decorano le pareti.
Il Giardino all’inglese
Del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione.
Progettato per stupire ed emozionare il visitatore, si estende su una superficie più ampia rispetto al giardino all’italiana, e lo circonda. Sul lato occidentale, il “giardino vecchio”, con alcuni platani monumentali conferisce un gusto squisitamente romantico all’ingresso di questa parte del parco.
Sul lato orientale, una serie di “scenografie”messe
in atto grazie all’uso sapiente di portamenti, tessiture, volumi delle piante conferisce un aspetto quasi teatrale ai vari ambienti.
Un prezioso giardino botanico
Il bosco di rododendri arborei, gli imponenti cuscini di azalee e altre specie rare, fanno del parco di Villa Carlotta un prezioso giardino botanico, realizzato da Giorgio II e arricchito in seguito nel corso del XIX secolo.
Tra queste, i rododendri costituiscono una delle collezioni più importanti del giardino. Le piante che oggi possiamo ammirare sono infatti state presumibilmente messe a dimora dai giardinieri del duca Giorgio di Sassonia-Meiningen, prima del 1914.
Le fioriture primaverili di Villa Carlotta
Con l’arrivo della Primavera, iniziano le spettacolari fioriture nei giardini di Villa Carlotta, sul Lago di Como.
Le fioriture di Villa Carlotta: rododendri
Il parco di Villa Carlotta conserva, come un catalogo vivente, molti esemplari di rododendri di età anche ragguardevole. Sono presenti piante dalle caratteristiche molto diverse.
Alcune sono specie botaniche che è possibile trovare anche in natura, originarie della catena montuosa dell’Himalaya, altre invece sono ibridi. Tra le molte varietà presenti nel parco, il Rhododendron ‘Sir Robert Peel’, il Rhododendron‘Garibaldi’ e il Rhododendron ‘Vesuvium’.
Le fioriture di Villa Carlotta: azalee
In aprile e maggio a Villa Carlotta fioriscono le azalee, disposte in alti cuscini arrotondati lungo diversi sentieri. Un bell’esempio di arte topiaria, ideato dai paesaggisti della famiglia Sassonia-Meiningen e mantenuto, in tutto il suo splendore, dai giardinieri che lavorano a Villa Carlotta.
Per osservare ancora meglio lo spettacolo della fioritura, un corto sentiero lungo le azalee conduce a un gazebo di sapore romantico: da questo luogo si può ammirare un tripudio di azalee, con pareti di rododendri arborei che ne accompagnano la fioritura.
L’effetto è veramente suggestivo, sia per la varietà cromatica, sia per le dimensioni raggiunte dagli arbusti. Un percorso fiorito di grande fascino che in Italia ha pochi eguali.
Le fioriture di Villa Carlotta: camelie
Passeggiando tra i giardini di Villa Carlotta si possono ammirare diverse varietà di camelie, alcune assai rare, di tanti colori. Il nucleo più imponente è quello che decora la parte a monte verso il ninfeo della villa, attorno alla grande nicchia a rocailleche un tempo ospitava la statua di Ercole e l’Idra e oggi è rigogliosamente coperta dal capelvenere.
Molti esemplari presenti nel parco sono cultivar che gli ibridatori hanno dedicato a importanti personaggi del Risorgimento: ‘Conte di Cavour’, ‘Garibaldi’, ‘Giuseppe Mazzini’ e ‘Vittorio Emanuele II’ (qui a sinistra).
Le fioriture di Villa Carlotta: il Glicine secolare
Tra le molte piante di grande valore naturalistico, il giardino ospita anche un maestoso glicine secolare (Wisteria sinensis), che si arrampica su un esemplare ultracentenario di pino nero (Pinus nigra “Austriaca).
Il grande glicine viene costantemente sottoposto ad attente cure poiché la sua crescita molto vigorosa potrebbe “soffocare” il pino che lo sorregge.
Le due piante sono le maggiori attrazioni del “teatro di verzura”, un tracciato erboso con azalee, rododendri, palme, che sale lungo i fianchi della montagna, delimitato ai lati da quinte di arbusti, verso un punto di fuga costituito da un fondale di alte conifere.
Le affascinanti scenografie naturali
di Villa Carlotta, Lago di Como
Oltre allo spettacolo stagionale delle fioriture, il giardino offre molte sorprendenti scenografie naturali. Colpiscono in particolare per la loro originalità il giardino dei bambù, la valle delle felci e il giardino roccioso, con una bella collezione di piante succulente.
Il Giardino dei bambù
L’area, che copre 3000 metri quadri, è ispirata ai principi e alle tecniche dell’arte dei giardini giapponesi. Qui sono ospitate 25 specie di bambù, alcune molto rare, in un contesto di grande armonia tra cascatelle, ruscelli e strutture in pietra. La scalinata segna l’ingresso alla parte del giardino più tipicamente orientale, una zona strutturata a stanza su due differenti livelli.
La Valle delle Felci
La valle delle felci è uno scorcio paesaggistico di grande impatto, creato a partire da una forra naturale alla quale sono stati aggiunti platani e tigli. Ma soprattutto piante esotiche come le grandi felci arborescenti e palmiformi originarie dell’Australia che vengono ricoverate durante i mesi invernali nelle serre e riposizionate su piccoli podi, nascosti tra la lussureggiante vegetazione.
Il Giardino Roccioso, Villa Carlotta, Lago di Como
Il giardino roccioso è costituito da una corona superiore di arbusti di ottimo impianto ornamentale, sovrastanti un mosaico di erbacee a fioritura primaverile ed estiva, alternate a varietà di palme dalle più diverse provenienze. Nella zona più ad est, tra ampie nicchie scavate nel terreno scosceso e separate fra loro mediante rocce e sassi, è ospitato un considerevole gruppo di piante grasse, con specie provenienti da una quindicina di generi diversi, che vengono qui sistemate nella buona stagione e ritirate poi in serra con i primi freddi.
Le fioriture di Villa Carlotta: visite virtuali
Ogni anno, con l’arrivo della primavera, Villa Carlotta sul Lago di Como riapre al pubblico. In questo periodo di chiusura forzata, a causa delle misure di contenimento del contagio da Covid 19, è stato messo a punto un ampio programma di visite virtuali al parco botanico.
Questo progetto consentirà di ammirare le immagini delle fioriture e le opere d’arte presenti nelle sale museali.
Si tratterà di “una finestra aperta a disposizione del pubblico” spiega Maria Angela Previtera, Direttice, “per dare vita e voce alle collezioni, alle opere pregiate e a quelle più nascoste, alle fioriture più spettacolari e agli esemplari meno conosciuti. Un’iniziativa per scoprire, attraverso una doppia corsia, le opere d’arte del museo e quelle del parco, dove la bellezza delle fioriture che colorano i viali e le radure aspettano di mostrarsi ai visitatori”.
Per scoprire e seguire il programma on-line di Villa Carlotta, Lago di Como è sufficiente collegarsi al sito (qui) oppure alle pagine Facebook (qui) e Instagram (qui).
Il parco di Villa Carlotta fa parte del network Grandi Giardini Italiani.
© Archivio Fotografico Villa Carlotta – Courtesy GRANDI GIARDINI ITALIANI
©Villegiardini. Riproduzione riservata
Potrebbero interessare anche:
- I Giardini Pontifici di Castel Gandolfo
- Giardini La Mortella a Ischia
- Villa Brandolini d’Adda
- Il Castello di Miradolo
- Villa Imperiale di Pesaro
- Villa Reale di Marlia: il gioiello della Lucchesia
- Arte topiaria, significato e storia