In un piccolo borgo fuori dal tempo, sulle sponde alte del Lago di Como, a25architetti – Francesco e Paolo Manzoni- ha ristrutturato una casa di famiglia destinata alla villeggiatura, un luogo dove rallentare e dove ritrovarsi al di fuori della routine quotidiana. Qui il tempo sembra essersi fermato, la gente si conosce e tutto è molto più lento; un paesino che conserva ancora molti aspetti originari e tipologici dell’architettura storica, un luogo a misura d’uomo.
L’abitazione si trova al piano terra di un edificio anni ’50, utilizzato inizialmente nel primo dopoguerra come locanda trattoria e poi convertito in abitazione negli anni seguenti. L’erede decide di dare nuova vita all’abitazione come casa vacanza ma soprattutto come casa di famiglia in cui soggiornare nei mesi estivi e nelle occasioni speciali, dove ogni familiare possa avere la propria stanza da abitare. Vecchi e nuovi ricordi si troveranno a convivere.
L’abitazione si presentava inizialmente suddivisa in maniera rigida e nascondeva la natura storica dell’edificio, oggi il progetto sfrutta le grandi stanze esistenti – tipiche degli edifici anni ’50 – e ne unisce due per dare origine ad un nuovo e ampio ambiente che diventa spazio aperto per accogliere l’intera famiglia nei momenti di ritrovo. Come nelle case di un tempo ogni stanza affaccia sulla grande stanza, non esiste un filtro, una separazione.
Due ambienti si relazionano con essa attraverso le due porte storiche, qui verranno accolti parenti e amici, la stanza padronale è invece identificata con una nuova porta e anch’essa affaccia direttamente sulla stanza giorno. Da qui si accede a un piccolo giardino con due vecchie betulle che donano ombra allo spazio esterno.
Pochi e mirati interventi caratterizzano la ristrutturazione: la pavimentazione in resina color arenaria, un intonaco grezzo per le murature fa da sfondo al nuovo impianto in rame a vista, opportunamente disegnato su misura, e infine un elemento fisso in muratura al centro della grande stanza, la cucina.
Ogni stanza è dotata di un bagno privato ed è quindi pensata con una propria autonomia, i bagni sono trattati con lo stesso materiale dei pavimenti che sale anche sulle pareti, definendo così una nuova identità rispetto alle altre stanze della casa. La cucina è realizzata in cemento e legno massello lavorato, che definisce i decori sulle ante, e in tinta anilina verde per richiamare il paesaggio boschivo che circonda il borgo e che fa da fondale alle cortine edilizie del Lago di Como.
La casa accoglie gran parte dell’arredo storico, alcuni dei più importanti ricordi di famiglia – una vecchia madia, un tavolo da sarto, una radio antica – convivono e dialogano con il nuovo progetto. Pochi precisi elementi costruiscono lo spazio. L’unico elemento nuovo e di arredo fisso è la cucina, realizzata in cemento, un pezzo unico, un oggetto architettonico che misura lo spazio. L’arredo al suo intorno, di Fioroni, può invece cambiare, adattarsi in base alle esigenze e agli usi che la casa avrà nel periodo in cui verrà abitata.
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