Parte oggi, presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna l’esposizione estrapolata dalla collezione di grafica europea del Novecento di Luciana Tabarroni (1923 – 1991). All’interno della collezione sono conservate 900 stampe di autori di diverse nazioni europee degli anni ’60/’70. La mostra prevede, invece, l’esposizione di centotrentacinque opere, selezionate in modo da ripercorrere i temi salienti del design grafico; tutti gli stili, le correnti, le proposte, le innovazioni degli artisti che utilizzarono questo mezzo espressivo per le proprie sperimentazioni espressive, anche se non necessariamente come loro mezzo esclusivo.
La mostra, a cura di Silvia Grandi ed Elena Rossoni, nasce dalla convinzione che anche la grafica d’autore ha contribuito a definire la storia dell’arte europea, soprattutto a partire dalla fine degli anni Cinquanta, con lo stile Informale, passando per le Neoavanguardie, fino ad arrivare al citazionismo ed al postmoderno degli anni Ottanta.
La scansione stilistica è quella fatta propria anche dal percorso espositivo, articolato in quattro macro-categorie: Organicismo e gestualità, che raccoglie le opere che vanno dall’Informale materico (A. Burri, J. Dubuffet) agli esiti più figurativi (K. Appel, F. Bacon, H. Hartung, M. Tobey); Geometrismo e movimento, con opere Neoconcrete, Cinetiche e Optical, fino al versante più analitico (G. Alviani, M. Bill, F. Morellet, V. Vasarely); Immaginari Pop, che presenta una revisione delle ricerche legate alla comunicazione di massa (D. Hockney, R. Kitaj, C. Pozzati, J. Tilson); Ripetizioni differenti, un omaggio al recente passato artistico (P. Blake, L. Freud, A. Irvin, G. Schödl, E. Tadini).
L’esposizione è stata promossa dal Polo Museale Emilia Romagna – Pinacoteca Nazionale di Bologna, in collaborazione con la Società di Santa Cecilia e resterà aperta per tre mesi esatti, andandosi ad inserire appieno nelle iniziative legate ad ART CITY Bologna.
Piero Di Cuollo