Avere un cane significa accogliere un compagno di vita, non semplicemente un animale da lasciare all’esterno della casa. Purtroppo, ancora oggi molte persone credono che sia sufficiente uno spazio all’aperto per garantire il benessere del proprio cane.

Tenere un cane costantemente all’esterno, relegato in giardino con poca o nessuna interazione sociale e senza accesso alla vita familiare, rappresenta una pratica sempre più avversata dagli esperti di benessere animale.

Sebbene possa sembrare una soluzione pratica per chi dispone di poco tempo o spazio in casa, questa scelta ignora profondamente le esigenze fisiche e psicologiche di questi animali sociali e intelligenti. Le conseguenze, troppo spesso sottovalutate, possono risultare devastanti per il benessere del cane con ripercussioni che ricadono sui proprietari stessi.

Un Golden retriever che controlla il perimetro del suo territorio: il giardino Foto [Diane]/stock.adobe.com

L’isolamento sociale: un danno tanto invisibile quanto profondo

I cani sono animali sociali per natura. Sono stati selezionati per millenni per collaborare con l’uomo, perciò la loro vita è strettamente legata alla relazione con i membri della famiglia. Un cane lasciato costantemente in giardino o in un cortile, senza interazioni adeguate, rischia di sviluppare noia, frustrazione e problemi comportamentali come iperattività, abbaio eccessivo o, al contrario, apatia e, infine, depressione.

I cani possano la loro giornata a controllare il territorio e guardando chi passa Foto [Hermann]/stock.adobe.com

I comportamenti che segnalano il disagio emotivo

  • Ansia e depressione: il cane può diventare apatico, perdere interesse nel gioco e nel cibo, manifestando segni di una vera e propria depressione clinica.
  • Comportamenti distruttivi: la noia e la frustrazione possono portare a comportamenti distruttivi, come scavare buche, abbaiare in modo ripetitivo, distruggere oggetti o masticarli.
  • Aggressività: l‘isolamento può innescare reazioni aggressive, sia verso altri cani che verso gli umani. Un cane spaventato e frustrato potrebbe mordere per difendersi o per esprimere la sua sofferenza.
  • Problemi di salute: lo stress cronico associato all’isolamento può indebolire il sistema immunitario, rendendo il cane più vulnerabile alle malattie.

Le necessità fisiche trascurate

Oltre agli aspetti psicologici, tenere un cane solo in giardino o in un cortile trascura anche le sue esigenze fisiche.

  • Mancanza di esercizio: molti ritengono che avere un giardino sia sufficiente per permettere al cane di sfogare le proprie energie. Tuttavia, le passeggiate con il proprio cane non sono solo un esercizio fisico, ma anche un’attività mentale e sensoriale fondamentale. Gli odori, gli incontri con altri cani, le persone e le esperienze che un’uscita offre, non possono essere rimpiazzati da un’area chiusa, per quanto ampia.
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  • Problemi comportamentali: un cane che vive isolato in giardino può sviluppare problemi comportamentali dovuti alla solitudine e alla mancanza di stimoli. Può diventare aggressivo, pauroso o insicuro, specialmente se non è abituato a interagire con il mondo esterno. La mancanza di educazione e socializzazione può rendere difficile la gestione dell’animale nelle rare occasioni in cui viene portato fuori dal contesto domestico.
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  • Esposizione agli elementi: lasciare un cane all’esterno lo espone a diversi rischi per la salute. Il freddo invernale, il caldo estivo, l’umidità e le intemperie possono influire negativamente sul suo benessere, specialmente se privo di un riparo adeguato. Inoltre, un cane lasciato in giardino è più vulnerabile a parassiti, malattie trasmesse da altri animali e incidenti. Un cane lasciato solo in cortile, soffrirà maggiormente in estate e in inverno, non avendo riparo e solo una pavimentazione che catturerà il freddo e il caldo.
Un pastore tedesco si ripara dal calore del sole, sotto l’ombra della macchina Foto [butus]/stock.adobe.com

Benefici del sentirsi in famiglia

Un cane che vive solo all’esterno non potrà mai sviluppare un legame profondo con la sua famiglia umana. Gli animali hanno bisogno di affetto, attenzioni e interazione costanti. Permettere al cane di vivere in casa, condividere momenti quotidiani e dedicargli tempo di qualità, rafforza legame e rapporto e migliora il suo equilibrio psicologico.

Il cane sta insieme al suo padrone in giardino, rilassandosi Foto [Joe]/stock.adobe.com

Rischi di sicurezza

Un cane lasciato in giardino o in cortile può essere esposto a numerosi pericoli:

  • Rischio di fuga: un cancello lasciato aperto o una recinzione inadeguata possono permettergli di scappare, esponendolo a incidenti stradali o al rischio di smarrimento.
  • Tentativi di furto e avvelenamento: un cane lasciato incustodito potrebbe essere rubato o avvelenato da malintenzionati.
  • Aggressioni da altri animali: il rischio di attacchi da parte di animali selvatici o randagi è una minaccia concreta.
  • Condizioni climatiche avverse: temporali o grandinate possono spaventare il cane e indurlo a comportamenti pericolosi per la propria incolumità.

 

Un legame negato

Tenere un cane solo all’esterno, come già anticipato, impedisce lo sviluppo di un forte legame. Il cane non impara a fidarsi e a interagire positivamente con gli umani, perdendo l’opportunità di godere della compagnia e dell’affetto che gli sono dovuti.

Il cane in giardino
Foto [andrew]/stock.adobe.com

Cosa fare invece

Avere un cane implica una responsabilità significativa, quindi per garantire il suo benessere, sono fondamentali alcune accortezze.

  • Fornire interazione sociale: Dedicare tempo quotidiano al cane, giocando con lui, spazzolandolo e interagendo in modo positivo aiuta a creare un rapporto di fiducia reciproca e un senso di appartenenza indispensabile per il cane.
  • Assicurare passeggiate regolari: Le passeggiate sono essenziali per la sua salute fisica e mentale, lo aiutano a sfogarsi e a migliorare il suo atteggiamento verso terzi.
  • Offrire un ambiente sicuro e confortevole: Un cane dovrebbe avere accesso a un riparo adeguato, protetto dagli elementi e da potenziali pericoli. Anche se può avere un suo spazio all’aperto, è consigliato garantirgli un ambiente dedicato in casa, con una cuccia a disposizione per i momenti di solitudine.
  • Fare scelte consapevoli: Adottare un cane solo se si è pronti a offrire amore, impegno e cure costanti è fondamentale per evitare che conduca una vita di solitudine, stress e tristezza.

Avere un cane comporta responsabilità, anche giuridiche

Oggi i cani sono considerati membri della famiglia e sono tutelati per legge esattamente come le persone. Se si ha un cane e non lo si tiene in modo appropriato, si rischia di incorrere in considerevoli sanzioni pecuniarie o addirittura il sequestro dell’animale. Se non si ha la possibilità di portare il proprio cane a spasso, ci sono comunque anche altre soluzioni. Ad esempio quella di rivolgersi a figure competenti oppure a famigliari, amici o vicini di casa capaci e con la disponibilità di tempo e non solo, di portare a passeggiare il proprio animale. Diversamente, condannare alla solitudine e all’infelicità un cane tenendolo in giardino, non è un’opzione.

Giocare e passare del tempo col proprio cane, anche con l’aiuto di un professionista, renderà il cane sereno e più equilibrato Foto [Photoboyko]/stock.adobe.com
Tenere un cane in giardino da solo o chiuderlo in un cortile senza offrirgli la possibilità di uscire regolarmente e senza permettergli di vivere a stretto contatto con la famiglia, quindi, non è solo ingiusto, ma anche dannoso per il suo benessere.

Un cane è un membro della famiglia e come tale deve essere trattato: con amore, rispetto e la giusta attenzione ai suoi bisogni fisici ed emotivi. Adottare e/o comprare un cane significa prendersene cura a 360 gradi, garantendogli una vita ricca di stimoli e momenti di condivisione. Garantendogli affetto.

 

Margherita Scalvini

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