Con l’abbassarsi delle temperature e il progredire della stagione, quando il foliage autunnale sembra essere già un ricordo lontano, è comune, per molti, archiviare l’interesse del giardino fino al ritorno della primavera.
Da progettista, invece, mi piace studiare ogni piccolo dettaglio e riscoprire tutte le sfumature che troppo spesso passano inosservate nell’apparente riposo dell’inverno, quando la natura si avvolge in un manto di quiete. Nei miei giardini non mancano mai piante il cui interesse non si ferma alle fioriture e al fogliame ma si prolunga grazie alle cortecce che con le loro diverse tonalità e texture rivelano un nuovo splendore e regalano un fascino unico.  Molti alberi, a ben guardare, si prestano a questo scopo.

Gli alberi che decorano il giardino in inverno

Nei miei progetti amo usare i platani, Pseudocydonia sinensis, Stewartia pseudocamellia, Parrotia persica così attraenti con le loro cortecce mimetiche, pur con le dovute differenze, Acer griseum che sembra sfaldarsi in sottili fogli di carta, e poi Eucalyptus, Metasequoia glyptostroboides, pini e querce. Amo anche particolarmente Betula utilis var. jacquemontii e Betula albosinensis. Una combinazione molto interessante è quella tra più Betula utilis raggruppate e una base di ellebori o Deschampsia cespitosa. Tra gli arbusti mi piace ricordare Cornus sanguinea ‘Midwinter Fire’, C. sericea ‘Flaviramea’ e C. alba ‘Kesselringii’, quest’ultimo dai rami nero violaceo molto particolari, Rubus thibetanus e R. cockburnianus dai rami, invece, candidi.

Immancabili sono tutte le Lagerstroemia e Rhus typhina; se vi piacciono i corbezzoli, invece, provate a piantare Arbutus menziesii. Interessanti anche tutti i Salix alba subsp. vitellina con rami di diverse sfumature che vanno dal giallo al rosso aranciato. Ogni corteccia è un’esperienza dal punto di vista tattile e visivo: lisce come la seta o ruvide e rugose, dal bianco al grigio scuro, passando attraverso le infinite sfumature di gialli, ocra, marroni e rossi.

Quando le cortecce mutano di colore e tessitura

Un momento affascinante è quello della muta della corteccia di alcune specie, quando il fusto si squama e si intravede quella nuova, spesso sottilmente vellutata.
L’ultima raccomandazione, la stessa che faccio ai miei clienti quando consegno un progetto, è: vivete il giardino anche in inverno, attraversatelo nelle albe più fredde per scoprire la bellezza della galaverna sui fiori secchi o l’incanto della luce che si riflette morbida sulle cortecce. E non dimenticate di toccarle; la percezione tattile nella fase di riposo vegetativo saprà regalarvi emozioni nuove e ancora inesplorate. E ricordate: è solo nella nudità dell’inverno che è possibile cogliere la vera anima di un giardino.

 


Kristian Buziol

Kristian Buziol è un garden designer con una grande passione per la natura che va oltre gli aspetti strettamente professionali. È diventata, dopo gli studi di agraria, una dedizione totale che lo ha spinto a viaggiare in tutto il mondo per studiare e conoscere da vicino i giardini più belli e a continuare ad aggiornarsi, approfondendo i vari aspetti legati alla sua professione e alle piante, soprattutto agli alberi, che studia da anni. Nel corso della sua carriera ha realizzato oltre 500 progetti nei quali la scelta delle piante è sempre frutto di una prospettiva consapevole per integrarsi perfettamente al contesto.

kristianbuziol.it

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