Il progetto di riqualificazione dell’illuminazione del centro storico di Bologna, realizzato dallo studio I-DEA Luce Architettura di Imola, è stato inserito nell’ADI Design Index 2024. Questo elenco, stilato ogni anno dall’Osservatorio permanente del design, rappresenta il miglior design italiano e funge da pre-selezione per il premio Compasso d’Oro. Il progetto bolognese è l’unico esempio di lighting design applicato alla città presente nella categoria Design per l’illuminazione.
Inaugurata ieri la mostra all’ADI Design Museum di Milano
Il mondo del design accende i riflettori su Bologna. Lo studio I-DEA Luce Architettura di Imola ha inserito il progetto di riqualificazione dell’illuminazione urbana e monumentale del centro storico di Bologna nell’ADI Design Index 2024. Questa selezione comprende i migliori progetti di design, con 219 candidati quest’anno, in vista del Compasso d’Oro 2026. Quello bolognese è l’unico progetto metropolitano presente nella categoria Design per l’illuminazione. Dal 30 ottobre, è in mostra insieme a tutti gli altri selezionati all’ADI Design Museum di Milano e, dal 25 novembre 2024, sarà allo Spazio WeGil di Roma.
Quaranta siti monumentali
Con oltre 3.500 corpi illuminanti sostituiti, 680 nuovi punti luce installati. Il progetto ha coinvolto 40 siti monumentali, tra cui la cattedrale metropolitana di San Pietro, due delle principali piazze cittadine. Santo Stefano e San Domenico, 16 km di portici, patrimonio dell’Umanità UNESCO, le 10 porte dell’antica cinta muraria e alcune zone verdi.
Obiettivo: efficientare funzionalmente, energeticamente ed esteticamente il centro storico di Bologna, con un risparmio raggiunto del 77% di energia, pari a 387 tonnellate di CO2 l’anno.
Voluta dal comune di Bologna, la riqualificazione è stata sviluppata in accordo con la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio e finanziata grazie al Programma operativo nazionale “Città Metropolitane 2014-2020”.
Il LUCI Cities & Lighting Awards 2024
A settembre, il progetto aveva già conquistato il terzo premio al LUCI Cities & Lighting Awards 2024 promosso da LUCI, l’associazione che riunisce le autorità locali di tutto il mondo impegnate a utilizzare la luce in modo sostenibile come strumento di sviluppo sociale, culturale ed economico.
Ha dichiarano l’architetta Lorenza Golinelli e l’ingegnere Alberto Ricci Petitoni, alla guida dello studio I-DEA Luce Architettura
«Siamo onorati di questo riconoscimento . Il progetto di Bologna è stato particolarmente sfidante nella sua complessità e siamo orgogliosi di essere riusciti a riqualificare con la luce architetture e spazi pubblici. Valorizzandoli, restituendoli alla fruizione quotidiana della città e garantendo un sostanziale risparmio energetico. Questa selezione testimonia l’attenzione crescente verso l’illuminazione urbana e architetturale come mezzo essenziale per raggiungere qualità, benessere e sostenibilità nelle nostre città».
IDEA – Luce Architettura e lo IALD
Lo studio IDEA – Luce Architettura è da oltre 17 anni specializzato in lighting design per città, luoghi d’arte, monumenti e spazi pubblici, ha lavorato in 300 comuni italiani, efficientandone oltre 20 solo nel 2023 e, nello stesso anno, ha conquistato lo IALD International Lighting Design Awards per l’illuminazione interna del Mausoleo di Teodorico di Ravenna.
La nuova luce di Bologna: i dettagli del progetto
La riqualificazione dell’illuminazione del centro storico di Bologna è stata progettata da I-DEA attraverso un’analisi approfondita dei vari contesti architettonici, della loro ubicazione, uso, storia e manutenzione. Dopo un attento censimento di tutti i corpi illuminanti e degli impianti elettrici esistenti. La progettazione della nuova illuminazione ha valorizzato lo spirito di ciascun luogo, interpretando l’essenza della luce in modo duplice: sia tecnico che emozionale. I-DEA ha adottato ovunque sorgenti luminose semplici e minimali, ad alta efficienza energetica e a tecnologia Led. Ha mantenuto il più possibile strutture o impianti esistenti e ha sottoposto a restauro punti luce di particolare valore storico-artistico, come quelli che sfilano sotto gli archi del Portico del Pavaglione sul fianco di Piazza Maggiore.
Spiegano l’architetto Lorenza Golinelli e l’ingegnere Alberto Ricci Petitoni di I-DEA
«Ci siamo approcciati all’illuminazione di Bologna creando una regia della luce basata sulla conoscenza approfondita delle caratteristiche urbanistiche, morfologiche e storiche di ciascun contesto. Come “operatori culturali”, abbiamo ordinato la visione notturna del centro perseguendo una continuità visiva all’interno del perimetro dell’intervento. Utilizzando la luce come risorsa che permette di raccontare l’architettura di notte in modo diverso, sempre considerando indissolubile il rapporto tra monumenti e contesto».
Bird
Per rispondere alle particolari esigenze luminose dei portici – originale spazio pubblico e privato, cardine dell’identità urbana bolognese – è stato appositamente progettato un nuovo corpo illuminante: Bird. Traducendo l’ispirazione naturale degli uccelli che si posano sui fili della luce, è nata una soluzione che sfrutta i cavi esistenti e risponde alla doppia esigenza di fare luce al portico e alla strada.
Il telaio è dotato alle estremità di due fonti Led: una, rivolta verso l’alto e riflessa dal soffitto, è destinata a illuminare il portico con una luce bianca calda di 2700 K, a sottolineare la dimensione “domestica” dello spazio; l’altra, rivolta verso il basso, illumina direttamente la strada con una tonalità, meno calda, di 3000 K. Bird è stato sviluppato in collaborazione con iGuzzini, che ha fornito la sua tecnologia anche all’illuminazione di altri siti e di tutte le 10 porte d’ingresso al centro storico.
Le sette chiese di Santo Stefano
Thorn Lighting (gruppo Zumtobel) ha progettato la scenografia luminosa che illumina le facciate del complesso delle sette chiese di Santo Stefano, contribuendo anche in altre location del progetto. Lumascape ha curato le soluzioni adottate in Piazza San Domenico, mentre Neri si è occupata del restauro dei corpi storici e artistici e del relamping di quelli in stile. Le imprese esecutrici Radar, Consorzio Innova, Omnia Impianti e Sgargi hanno realizzato l’implementazione del progetto.
I-DEA Luce Architettura
Fondato a Imola nel 2007 e guidato dall’architetta Lorenza Golinelli e dall’ingegnere Alberto Ricci Petitoni, I-DEA Luce Architettura è uno studio di progettazione specializzato in architectural, urban, art, heritage, sport e indoor lighting. Con un team di venti architetti e ingegneri, si occupa di architettura e lighting design, ma anche di direzione lavori, design di corpi illuminanti, consulenza in materia di risparmio energetico, redazione di collaudi e pianificazione della luce. I-DEA ha lavorato per 300 comuni in tutta Italia, efficientandone 20 solo nel 2023. Nello stesso anno, ha conquistato lo IALD International Lighting Design Awards per l’illuminazione interna del Mausoleo di Teodorico di Ravenna.
Tra i lavori più recenti
L’illuminazione del centro storico di Bologna, progetto inserito nell’ADI Design Index 2024 e candidato al Compasso d’Oro 2026. Quella di Piazza Duomo e delle sculture del V Festival dei Due Mondi del 1962 a Spoleto. Selezionato nel 2023 tra i 10 vincitori del Premio Regula – 100 Progetti italiani. Sono alla base del metodo I-DEA: l’approfondita analisi del contesto, lo studio e l’elaborazione di ogni dettaglio. Dal piano artistico all’elaborazione di ambiente urbano, dalla scelta e ideazione dei corpi illuminanti alla verifica e design degli impianti e delle reti – e la ricerca dell’equilibrio perfetto tra tecnologia e emozionalità in ogni progetto luminoso.
Ufficio stampa I-DEA Luce Architettura
Lucia Portesi: press@luciaportesi.it | M. + 39 349 369 2989 | www.luciaportesi.it
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