Geranium vs Pelargonium. La confusione fra questi due generi sta tutta nella difficoltà di utilizzare i loro nomi in modo appropriato. L’errore in cui si inciampa frequentemente è quello di citare colorate fioriere di Pelargoni definendoli “gerani edera” o “gerani zonali”. D’altronde perché dovremmo chiamarli di punto in bianco diversamente? Perché anche se Pelargonium e Geranium appartengono alla stessa famiglia delle Geraniaceae, hanno caratteristiche diverse a partire dalla rusticità.
In maniera pratica e non scientifica, identificherei questi tre gruppi di Geraniaceae: Geranium da giardino, Pelargonium da balcone e Pelargonium odorosi. Quest’ultimi hanno profumi che vanno dallo speziato all’agrumato, ottimi alleati in giardino contro le zanzare. Ne ho piantati vicino alla veranda lungo uno stretto passaggio: quando i miei amici a quattro zampe ci si strofinano, i Pelargonium assolvono a tal scopo esprimendosi al meglio. Curiosa l’etimologia del nome Geranium: deriva dal greco Geranus, gru, poiché la forma del loro frutto ricorda il becco di una gru.
Il genere, diffuso allo stato spontaneo nelle zone temperate di molti paesi, conta più di 400 specie. Alcune prediligono zone umide tipo sottobosco (G. pratense) altri zone aride (G. macrorrhizum), alcuni stanno bene in pieno sole (G. sanguineum) altri a mezz’ombra (G. cantabrigiense). Le foglie, spesso profumate, sono differenti a seconda dellaspecie per forma e colorazione, in alcuni casi interessante anche nell’autunno. E così pure i fiori, piatti e striati da venature di vari colori, spaziano dal bianco al rosa, al porpora, al viola.
La loro presenza sulle piante va dalla primavera fino all’autunno, soprattutto se si asportano i fiori appassiti e se avremo l’accortezza di eseguire un taglio severo tra giugno e luglio. Sopportano egregiamente le basse temperature e il loro impiego è davvero a largo spettro in giardino (bordure, aiuole, coprisuolo, fioriere, ricadenti da un muro) per il differente portamento delle singole varietà. Essenziale quindi conoscere le caratteristiche di ciascuna per collocarli nella posizione ottimale: saranno sempre di sicuro effetto. Spesso ricordo una telefonata di parecchi anni fa, foriera di cattivi presagi… Mi si invitava a recarmi al più presto presso un giardino dove avevo operato degli interventi pochi mesi prima. Vi avevo piantato, a tappezzare un’ampia aiuola di sole rose bianche (seppi in seguito che il giardino si ispirava a un total white garden…), una cinquantina di Geranium ‘Rozanne’. I tempi erano quelli in cui i Geranium non godevano ancora di sufficiente diffusione in Italia.
Dopo aver visto il risultato in alcuni giardini all’estero, iniziai a impiegarli incontrando però qualche titubanza fra i committenti. Logico quindi che mi aspettassi una reazione conseguente allo scetticismo iniziale da parte del cliente. Al mio arrivo mi salutò frettolosamente e mi condusse sul “luogo del reato”. Io rimasi letteralmente senza fiato ed incontrai il suo sguardo intento a fissarmi compiaciuto attendendo il mio previdente stupore. Neppure la fervida lungimiranza del sottoscritto aveva sperato in un risultato così elegante e allo stesso tempo talmente eclatante. I due colori, il bianco delle rose e blu/lilla dei Geranium si esaltavano e amplificavano vicendevolmente creando armonia e naturalezza. Ecco come una pianta umile come il Geranium, se ben contestualizzata, può non temere, ma anzi godere dell’accostamento con piante ben più blasonate.
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