Kirakirà: il mondo pop di Murakami Takashi
Si è aperta il 25 gennaio la mostra Kirakirà: lo scintillante mondo di Murakami Takashi alla Galleria Cavour di Bologna. L’artista è famoso per le sue opere in bilico tra il nihonga (pittura tradizionale) e il mondo otaku (subcultura giapponese), con cui vengono chiamati i “nerd” giapponesi, dediti a manga, anime e travestimenti cosplay
La mostra, a cura di Alessia Marchi, è organizzata da Contemporary Concept ed è promossa da CLIC – Circoli Liberali Italiani Cultura e terminerà il 25 febbraio.
La collaborazione con Luis Vuitton
Pochi giorni ancora, dunque, per osservare ben quaranta opere pop del Sol Levante: nella boutique Luis Vuitton è infatti esposta una selezione di pezzi originali provenienti dalla Collezione del Patrimonio della Maison creati nel 2003, anno in cui l’artista nipponico realizzò i cartoni animati Superflat Monogram e Superflat First Love.
La collaborazione tra Murakami e Louis Vuitton è una delle più durature tra la Maison e un artista: è durata infatti dal 2003 al 2009, e ha dato vita a collezioni come il Monogram Multicolor (2003), Monogram Cherry Blossom (2003), Monogram Cerises (2005), Monogram Hands (2007), Monogramouflage (2008) e Cosmic Blossom (2009).
La mostra si inserisce nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia e celebra l’artista Murakami Takashi, creatore attraverso la Hiropon Factory, oggi KaiKai Kiki Co., di uno straordinario mondo a cavallo tra la tradizione giapponese e la cultura pop. Nelle sue opere sublima le paure più importanti della società nipponica, come la bomba atomica e lo tsunami: proprio quest’ultimo è stato raccontato nel ciclo di Arhat, presentato nel 2014 a Milano.
La riflessione della Marchi
La Marchi d’altronde afferma nel testo critico:
“Le minacce passate e presenti in cui Murakami è immerso costituiscono, nell’immaginario popolare della società giapponese a tutti i livelli, elementi fondamentali per comprendere lo sviluppo della subcultura otaku; con questo termine viene chiamato chi si dedica appassionatamente e quasi esclusivamente ai manga (fumetti) agli anime (cartoni animati) e ai videogiochi. […] Le sue radici culturali, la formazione, l’educazione ricevuta, tutto questo confluisce nel personalissimo modo di rappresentare il suo universo pieno di riferimenti alti e neopop, elementi tradizionali e psichedelici, un mirabolante mondo animato da creature fantastiche”.