Kettal riporta in vita la Collezione LODEN. Inizialmente progettata per Gavina nel 1961, Loden è una serie composta da una poltrona e un divano con una struttura in legno laccato, caratterizzata da quattro gambe a sezione cilindrica e una seduta inclinata, anch’essa in legno, con braccioli curvi il cui design ricorda il profilo dei braccioli delle sedie Carimate. La seduta e lo schienale sono rivestiti in tessuto. Dino Gavina, imprenditore bolognese, iniziò a produrre nuovi mobili a metà degli anni 50 collaborando con rinomati designer e rilanciò la produzione di mobili disegnati da Breuer, celebre designer newyorkese, come le sedie Cesca e Wassily. La serie Loden di Vico Magistretti fa parte delle collezioni prodotte da Gavina negli anni 60.

Loden di Vico Magistretti
Loden di Vico Magistretti

Vico Magistretti attraverso gli occhi di altri designer – Mostra al Salone del Mobile, Milano. Ideata e curata da Maddalena Casadei

Affrontare la riedizione di un progetto storico implica sempre una scelta narrativa ben precisa. Nel caso della poltrona Loden di Vico Magistretti, data la scarsa documentazione storica disponibile, si è optato per un approccio più leggero e meno reverenziale nella presentazione del designer stesso. Per Magistretti, i nomi avevano un’importanza fondamentale: erano elementi evocativi pensati per comunicare, per suggestione, le qualità tecniche e sensoriali di un oggetto. Come nel caso della poltrona Fiandra, anche la Loden è direttamente collegata al materiale della sua imbottitura, evocando comfort, calore e resistenza.

Loden di Vico Magistretti
Kettal, Collezione Loden di Vico Magistretti

In Italia, in particolare, il tessuto Loden è diventato, dagli anni Sessanta fino alla fine degli anni Novanta, un capo iconico che simboleggiava un’élite colta, discreta e raffinata. Lo stesso Magistretti indossava sempre un cappotto Loden durante l’inverno e ne possedeva diversi in vari colori.
Partendo da questa idea, abbiamo invitato alcune figure del design contemporaneo che hanno conosciuto Magistretti a condividere aneddoti su Vico e il suo inseparabile Loden. Queste storie, ciascuna a modo suo, aggiungono piccoli ma significativi dettagli al racconto più ampio che circonda Magistretti.
I testi sono accompagnati da una serie di fotografie di Piotr Niepsuj, fotografo noto per il suo sguardo spontaneo, diretto e talvolta irriverente, creando così una narrazione visiva che collega la memoria alla modernità.

Loden di Vico Magistretti
Loden di Vico Magistretti

Italo Lupi

«Il suo insegnamento al Royal College of Art gli regalò lunghi e felici soggiorni a Londra. E proprio a Londra, Marialuisa ed io avemmo l’occasione di condividere con Vico alcune domeniche inglesi molto tranquille, specialmente nel Green dei Kew Gardens, un luogo bellissimo e sereno dove potevamo ammirare la scena elegante dei giocatori di cricket in bianco, sempre presenti. Lì, Vico si univa a noi nella nebbia, avvolto nel suo cappotto Loden, come “richiedeva” l’ordine degli architetti milanesi. Ma sopra il Loden, amava indossare uno scialle triangolare in lana colorata lavorato all’uncinetto, sulle spalle: tutto molto british (…).»

Poltrona Loden
Poltrona Loden

Jasper Morrison:

«Vico veniva spesso al Royal College of Art per dare consigli agli studenti del Dipartimento di Design del Mobile. Era troppo elegante per indossare il suo Loden in studio (lo ricordo con una giacca in tweed e una cravatta foulard), ma forse lo teneva appeso in ufficio, oppure non lo aveva ancora scoperto. La volta successiva lo vidi sulle scale di un aereo; indossava il suo Loden al sole invernale e, riconoscendomi, mi salutò con calore e mi chiese se non pensassi anche io che avessimo il lavoro più bello del mondo. Gli risposi di sì, anche se in quel momento non lo stavo vivendo al meglio. Ma sentire quelle parole da un maestro settantenne cambiò tutto per me: dopotutto, se lui lo apprezzava ancora alla sua età, forse ero io a sbagliare qualcosa.»

Dettaglio
Dettaglio del bracciolo della poltrona Loden

Susanna Magistretti

«Vico era il milanese più inglese di Milano. Amava andare a Savile Row a farsi confezionare abiti su misura. Non sempre, perché era vanitoso sì, ma non tanto quanto si dice. Comprava pipe da Dunhill e, in fondo, tutti gli stereotipi dello Swinging London degli anni Sessanta erano un po’ suoi. L’unica trasgressione alla ‘inglesitudine’ di Magistretti era il Loden, il classico cappotto di tanti milanesi oltre che di Vico.»

Poltrona Loden di Vico Magistretti
Poltrona Loden di Vico Magistretti

Santi Caleca

«Devo aver conosciuto Vico sempre in primavera o in estate, perché non ricordo il suo Loden. Tuttavia, un giorno ero a casa sua e mi colpì molto il suo letto: aveva dei libri sotto le gambe. Pensai, che soluzione curiosa per un designer.»

Loden
Kettal, poltrona Loden di Vico Magistretti

Kettal