In Cile, affacciato sull’Oceano Pacifico, il giardino della residenza estiva di Juan Grimm, paesaggista, è un’ode all’infinita bellezza del paesaggio costiero in una fusione di natura, design e conservazione dell’ambiente. Nel contesto della natura vasta e variegata del Cile, le coste frastagliate e le scogliere imponenti sottoposte all’influenza implacabile dell’Oceano Pacifico sono l’emblema di un’armonia fragile e transitoria, testimoni silenziose di un incontro millenario tra la finitezza umana e l’infinità del mare.
Bahía Azul, a Los Vilos, Regione di Coquimbo
È in questo scenario, nella costa nord del Cile centrale, che Juan Grimm, uno dei maestri contemporanei dell’architettura del paesaggio, ha deciso di esprimere la sua visione che fonde natura, design e conservazione dell’ambiente in un connubio di colori, forme ed emozioni, dando vita alla sua residenza per l’estate e rifugio per i fine settimana, circondata da 4.000 metri quadrati di giardino: Bahía Azul, a Los Vilos, Regione di Coquimbo.
Finestre sul paesaggio che diventano quadri
Il sito è incastonato tra le maestose Ande sullo sfondo e l’impetuoso oceano che cambia colore sotto le diverse sfumature del cielo, con le onde che si frangono contro scogliere colorate di nuance che vanno dall’ocra al verde muschio al marrone rossiccio e dove la brezza marina profuma l’aria. Grimm ha concepito il suo giardino per abbracciare questo paesaggio e integrarsi con esso. Anche la casa, sulla cima di uno sperone roccioso, è stata progettata da Grimm con un’estetica essenziale per lo stesso motivo, con semplici volumi neri e mura rivestite di pietra locale. Le sue finestre si affacciano sull’oceano e sulle colline a nord, creando ‘quadri’ che catturano la bellezza naturale dei panorami mozzafiato e del giardino.
I materiali
La selezione dei materiali per gli esterni e i percorsi è stata guidata da un’attenta considerazione per l’armonia: le pietre utilizzate si mimetizzano con i toni delle rocce, mentre il legno è impiegato con maestria ed eleganza nella terrazza e nel pergolato che abbraccia la piscina di forma circolare, posta a una quota inferiore e in posizione panoramica.
Ecologia e sostenibilità in giardino
Negli anni successivi alla costruzione della villa e una volta completati le scale e i sentieri che dall’accesso alla proprietà conducono alla casa, si insinuano tra le rocce e conducono in ogni luogo del giardino fino al mare, Grimm ha iniziato a mettere a dimora le piante, prevalentemente autoctone, seguendo il suo approccio di sostenibilità e di ecologia responsabile teso a preservare gli ambienti naturali. Ogni scelta è stata accuratamente ponderata per garantire una perfetta integrazione con l’ambiente, nascondendo le vedute indesiderate e offrendo continuità, anche visiva, alla vegetazione dall’architettura al paesaggio circostante.
Il pensiero alla base della scelta delle piante
“Nel decidere le specie da utilizzare”, racconta il paesaggista, “ho immaginato come avrebbero ricoperto in futuro i pendii brulli e rocciosi del sito, come si sarebbero associate alla scarsa vegetazione esistente e come si sarebbero integrate con la vista del meraviglioso paesaggio costiero e della casa”, anche valutando il clima del luogo, la cui esposizione al sole e venti salini umidi rappresenta una sfida per la vegetazione. In questa zona di transizione tra le aree desertiche settentrionali del Cile e quelle temperate della regione centrale, inoltre, le piogge invernali sono scarse e sporadiche.
La divisione degli spazi del giardino
Da tutte queste considerazioni è scaturita anche la divisione del giardino in sezioni distinte, ognuna con la sua identità, che fluiscono l’una dentro l’altra, offrendo esperienze diverse, alcune di puro piacere per ammirare la bellezza del paesaggio o del giardino stesso. Lungo il sentiero che dolcemente conduce all’abitazione, che appare solo dopo una curva, sono distribuite le specie arbustive, protette dal vento salmastro, in grandi masse che si alternano e ripetono in diversa scala e in un gioco di colori e texture, in una perfetta orchestrazione di modelli, ritmi, ordini e composizioni; ai confini perimetrali della proprietà Grimm ha piantato cipressi di Monterey (Hesperocyparis macrocarpa noto anche come Cupressus macrocarpa) e Myoporum laetum (tra le poche eccezione alla flora autoctona), formando un fitto cordone per ottenere privacy.
La collina a ovest
Le rocce della collina a ovest, di fronte al mare, sono state rivestite con succulente, tra cui Nolana divaricata, N. paradoxa, Cistanthe grandiflora, varie Calandrinia e Alstroemeria pelegrina. Alcune Bromeliaceae, in particolare Puya venusta e P. chilensis, integrando la vegetazione esistente, anzi, rafforzandola, consentendole di svilupparsi gradualmente con le stesse specie e creando scenari in perenne divenire, colorati di delicate sfumature di bianco, giallo e tonalità di rosa, accenti blu viola su uno sfondo verde glauco, con le Cactaceae più imponenti che si ergono come sculture.
La gradinata verso la piscina
La gradinata che, facendosi strada tra le rocce, conduce alla piscina è circondata da arbusti, succulente, Bromeliaceae e cactus, a riprendere le fila dell’intero giardino, che diventa parte del paesaggio naturale. Le succulente poi si avvicinano alla costa, nutrendosi dell’umidità salina dell’oceano, diminuendo via via di dimensione e quasi aggrappandosi alle rocce alle quali poi lasciano spazio. Il giardino scivola lentamente verso il mare, parte integrante del progetto, in una perfetta fusione di nuovo e preesistente.
Bahía Azul, un laboratorio naturale
Bahía Azul è anche un esperimento in corso, una sorta di laboratorio naturale in continua evoluzione dove sperimentare nuove specie, studiarne l’adattamento alle condizioni climatiche e il comportamento, così da conoscerne ogni singola sfumatura. Uno dei tratti distintivi di Bahía Azul è il suo senso di infinità: da qualsiasi punto lo si osservi non ci sono né inizio né fine, né barriere visive che interrompano la continuità con il paesaggio naturale. Ciò che lo rende davvero speciale è la sua capacità di evolversi e mutare con il passare delle stagioni e delle condizioni: il giardino prende forma per gradi. Grimm non ha cercato di dominare la natura ma piuttosto di celebrarla, conversando con lei per evidenziare la bellezza intrinseca del paesaggio costiero e integrandola con maestria in un giardino che ne preserva l’essenza.
Progetto di Juan Grimm
Elisabetta Pozzetti
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