Nato nel 1945 a Fumel, Lot-et-Garonne (Francia) Jean Nouvell, è uno tra gli architetti contemporanei più innovativi nel panorama internazionale. Per i suoi progetti audaci e sperimentali, che sfidano il conformismo di stili e mode è stato premiato con il Pritzker Architecture Prize 2008 e si è guadagnato un posto nel ristretto novero delle grandi archistar dell’architettura. 

Jean Nouvell, la formazione giovanile

Jean Nouvell ha espresso fin da bambino un particolare estro creativo e il desiderio di diventare artista. I suoi genitori, entrambi insegnanti, lo indirizzarono verso l’architettura che sembrava il giusto compromesso tra le ambizioni del figlio e la possibilità di guadagnarsi da vivere.NEl 1964 si iscrisse alla École des Beaux-Arts di Bordeaux in architettura ma, l’anno successivo si trasferì alla l’École des Beaux-Arts di Parigi, dopo aver vinto il primo premio a un concorso internazionale nazionale di selezione degli allievi. Completò il suo percorso di studi nel 1972, quando conseguì la laurea in architettura. Nel frattempo, aveva già iniziato a lavorare anche per lo studio di architettura formato dall’architetto modernista Claude Parent, padre della “funzione obliqua” e dall'”urbanista” e filosofoaul Virilio e dal 1970 nel suo studio in società con François Seigneur. Già in questo periodo iniziale Jean Nouvel ha sha iniziato a elaborare posizioni teoriche polemiche e di militanza, relative soprattutto ai temi dell’architettura e della visione della città.

Nel 1976 è tra i fondatori del movimento Marzo 1976, assieme ad altri architetti francesi d’avanguardia. L’anno successivo è tra i promotori del Sindicato dell’Architettura e uno tra i più attivi organizzatori della consultazione internazionale per riqualificare il quartiere  Halles di Parigi. Nel 1980 fu uno degli artefici della Biennale d’architettura nel contesto della Biennale di Parigi e venne premiato con la medaglia d’argento della Académie d’Architecture. Nel 1983 l’Università di Buenos Aires gli conferì il titolo di dottore honoris causa. 

Il progetto l’Istituto del Mondo Arabo 

Jean Nouvell

Dopo questo periodo di grande attivismo e produzione di idee intellettualmente vivaci, Jean Nouvell ha guadagnato per la prima volta una grande notorietà internazionale nel 1987 con il progetto l’Istituto del Mondo Arabo di Parigi (Institut du Monde Arabe [IMA]). Di particolare rilievo la facciata principale a sud di quell’edificio, con i suoi pannelli hi-tech simili ad aperture. Una soluzione che è riuscita a coniugare un  pensiero d’avanguardia nella sua risposta originale all’interazione con i mutevoli livelli di illuminazione con il richiamo e la citazione delle tradizionali griglie a graticcio arabe, i moucharaby. Il progetto è valso a Jean Nouvell il premio Aga Khan 1989 per l’eccellenza architettonica. Negli anni successivi conseguì innumerevoli riconoscimenti internazionali nel settore dell’architettura, tra i quali il Leone d’Oro dalla Biennale di Venezia (2000), la Medaglia d’Oro Reale dal Royal Institute of British Architects (2001), e il Praemium Imperiale (2001), presentato dalla Japan Art Association agli “artisti che hanno contribuito significativamente allo sviluppo delle arti e della cultura internazionale”. 

Il Kilometro Rosso di Brembo 

Kilometro Rosso Brembo

Una vivace linea rossa, lunga un chilometro e parallela all’autostrada Milano-Venezia, che conferisce a un insediamento commerciale e industriale una forte identità. Il lungo muro rosso, oltre a riflettere l’immagine industriale di Brembo Corporation, produttore italiano di freni per auto e moto di lusso e da competizione,  con la sua superficie scintillante di alluminio scanalato e laccato funge da barriera acustica, permettendo dietro di esso lo sviluppo di una tipologia di edifici tipo parco con spazi verdi piantati e ampie vedute sul paesaggio. Lo schermo rosso lungo un chilometro è costruito sopra un podio di parcheggio lungo un chilometro sempre rosso.

Jean Nouvel, opere nel mondo

La sua nutrita attività progettuale degli anni successivi lo porta a firmare uno dei tre edifici che costituiscono il Leeum Museum di Seul (2004), la torre Agbar di Barcellona dalla iconica forma di proiettile (2005), il Guthrie Theater (2006) a Minneapolis, l’eccentrico Quai Branly Museum a Parigi  (2006), con giardino a cura di Gilles Clément e la Concert Hall di Copenhagen (2009), con il suo esterno blu brillante che di notte funziona come uno schermo video. Nel 2007 ha vinto l’incarico di progettare una torre di 75 piani ad uso misto (poi conosciuta come 53 West 53, o 53W53) accanto al Museo d’Arte Moderna di New York City (la costruzione è iniziata nel 2014) e un museo per il distretto culturale di Abu Dhabi, situato appena al largo.

Quai Branly Museum, dettaglio della facciata e del giardino progettato da Gilles Clément
Foto By Jean-Pierre Dalbéra from Paris, France – Le musée du quai Branly, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=24668230

Dopo anni di ritardi, il Louvre Abu Dhabi di Nouvel ha aperto nel 2017, con una caratteristica cupola a traliccio che filtrava la luce brillante del deserto. Jean Nouvell ha inoltre progettato il nuovo Museo Nazionale del Qatar (2019) a Doha, caratterizzato da una serie di dischi ad incastro. L’edificio è stato costruito intorno al restaurato Old Amiri Palace, il sito del precedente museo nazionale del Qatar. La sua opera di architettura e design  é conservata in diversi musei nel mondo, tra i quali il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Museo di Arte Moderna Exposeum e al Centre Pompidou di Parigi. 

Marco Miglio