Jasminum nudiflorum, comunemente chiamato Gelsomino di San Giuseppe, è un arbusto che trasforma il giardino in un’oasi di vitalità, anche quando il freddo invernale sembra aver spento ogni colore, dato che inizia a fiorire proprio in inverno. Infatti, la sua fioritura, un’esplosione di giallo solare, si manifesta tipicamente da fine gennaio a marzo, regalando un tocco di calore e allegria. Data la sua facilità di coltivazione, è adatta ai meno esperti regalando comunque grandi soddisfazioni. I suoi rami flessibili e arcuati si prestano magnificamente a essere coltivati su supporti, creando cascate di fiori che incantano lo sguardo. Ippolito Pizzetti, nel suo celebre libro “Il Giardino e le Rose”, sottolineava l’importanza di coltivare il gelsomino, un’affermazione che risuona ancora oggi. Del genere Jasminum, Ippolito Pizzetti scriveva: “Chi ha un giardino e non coltiva Jasminum non è meno da compatire di chi ha un giardino e non coltiva Rose“…e le ragioni sono presto dette.

Origine
Le origini del genere Jasminum, sono antichissime. Il più antico apparentemente dovrebbe essere Jasminum officinale dai fiori bianchi e profumatissimi. Verosimilmente è originario della Persia (in Cina pare fosse noto, infatti, come pianta straniera). Pare che fosse conosciuto sin dai tempi dei greci e dei romani ma non si è trovata traccia scritta. Quello che invece risulta certo, è che il suo disegno appare in un codice del 1415, il Liber de simplicibus di Rinio. Nello specifico, invece, Jasminum nudiflorum è un arbusto spontaneo originario della Cina ma fu introdotto in Europa solo nel 1844. Scoperto da Alex von Bunge a Pechino, intorno al 1830, arrivò in Inghilterra tramite il famoso ricercatore di piante, Robert Fortune che lo reperì a Shangai.

Nomenclatura
Il nome arabo di Jasminum era Yzmin o Ysmin che significa fiore bianco perchè, appunto, si riferisce all’officinale. Nel caso di Jasminum nudiflorum, l’epiteto specifico deriva da núdus (nudo) e da flos-floris (fiore) pare sia attribuibile al fatto che fiorisce sui rami nudi o, proprio letteralmente, che è a fiore nudo. In ogni caso, il suo nome più conosciuto è quello popolare: gelsomino di San Giuseppe proprio perchè nei giorni intorno al 19 marzo la sua fioritura è solitamente al suo massimo.

Jasminum nudiflorum: conoscerlo meglio
Appartiene ad un genere che comprende circa 200 specie, benchè solo un quindicina sono quelle realmente coltivate e conosciute. Fa parte della famiglia delle Oleaceae, una famiglia di tutto rispetto in cui rientrano molte piante che profumano intensamente. Questo, però, non è il caso di Jasminum nudiflorum: è bello ma è privo di profumo, purtroppo. I pregi che ha sono invece altri. Fiorisce appunto prestissimo, quando tutto è spento in giardino o in terrazzo, non teme il freddo, non richiede cure particolari. È un arbusto importante: i rami, a maturità, possono arrivare tranquillamente ai tre metri di lunghezza e sono molto morbidi e arcuati. È sarmentoso e caducifolia ma la assenza delle foglie non si fa sentire a lungo perchè fiorisce poco tempo dopo essersi spogliato. Jasminum nudiflorum è un arbusto a foglia caduca, noto per i suoi rami verdi e flessibili che possono raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Jasminum, le diverse specie
Il genere Jasminum comprende circa 200 specie, molte delle quali sono apprezzate per i loro fiori profumati e la loro bellezza. Ecco alcune delle specie più conosciute e coltivate:
- Jasminum officinale (Gelsomino Comune): fiori bianchi profumatissimi, sempreverde, rustico.
- Jasminum polyanthum: fiori rosa in boccio, bianchi aperti, sempreverde, profumato, meno rustico.
- Jasminum beesianum: fiori rosa carminio, a foglia caduca, profumato, moderatamente rustico.
- Jasminum revolutum: fiori gialli, semisempreverde, profumato, moderatamente rustico.
- Jasminum mesnyi: fiori gialli, sempreverde, profumato, non rustico.
- Jasminum grandiflorum: fiori rosa in boccio, bianchi aperti, a foglia caduca, profumatissimo, scarsamente rustico.
- Jasminum sambac (Gelsomino Arabo): fiori bianchi, sempreverde, profumato, non rustico.
- Jasminum azoricus: fiori bianchi, semisempreverde, profumato, non rustico.
- Jasminum humile: fiori gialli, sempreverde o semisempreverde, non sempre profumato, moderatamente rustico.
- Jasminum parkeri: una varietà nana, ideale per vasi e bordure, con fiori gialli e un profumo delicato.

Foglie
Molto belle anche le piccole foglie, quando appaiono. Sono opposte, pennate e divise ciascuna in tre foglioline oblunghe che misurano dal centimetro e mezzo ai tre, di lunghezza, e larghe circa la metà, appuntite e di colore verde scuro. Sono sorrette da fusti sottili e lianosi, di forma quadrangolare, ma altrettanto resistenti.

Fiori di Jasminum nudiflorum
i fiori di Jasminum nudiflorum sono esteticamente il suo lato forte. Un vero punto focale in qualunque giardino, sia che lo si coltivi a spalliera, contro un muro o adagiato a ricoprire una siepe magari un po’ monotona. Sono fiori semplici, solitari, la corolla ha forma piatta e sono tubolari alla base, con 5 o 6 petali al massimo. Misurano ciascuno, circa da 1,5-2,5 centimetri e, a differenza di molti altri gelsomini, non profumano. Il loro colore è giallo sole e sono disposti su tutta la lunghezza dei rami in prossimità dell’ascella foliare che in quella fase è solitamente solo abbozzata.
Come utilizzare Jasminum nudiflorum
Jasminum nudiflorum è una pianta versatile che si presta a diversi utilizzi in giardino:
- Su una spalliera: è ideale per essere coltivato su muri e recinzioni, creando un effetto scenografico con le sue cascate di fiori gialli.
- Ad arbusto ricadente: grazie ai suoi lunghi rami arcuati, può essere anche coltivato come arbusto, meglio ancora se a ridosso di una recinzione dalla quale i suoi rami possono ricadere. In fioritura è un formidabile punto focale in giardino o in un grande terrazzo.
- A copertura del terreno: può essere utilizzato per coprire pendii e aree del giardino.
- In vaso: è perfetto per essere coltivato in grandi vasi e fioriere, per decorare balconi e terrazzi.
- Come siepe: può essere utilizzato per creare siepi informali, in combinazione con altre piante, tenendo presente che pur creando una ricca trama di rami fitti, perde le foglie, quindi va accostato a sempreverdi che mitigano l’effetto dei tantissimi rami nudi.
Guida alla coltivazione di Jasminum nudiflorum
Non ha particolari esigenze e per la sua cura e la sua coltivazione, richiede il rispetto di ben pochi bisogni. È una pianta fra quelle che chiedono davvero poco e danno tantissimo.
Terreno
Necessita di un substrato ricco di materia organica, abbastanza soffice, ricco di humus e drenante. Al momento della messa a dimora serve lavorare bene e in profondità il terreno per circa 40-50 centimetri poichè Jasminum nudiflorum ha uno sviluppo importante ed è preferibile che, nei primi anni, trovi terreno poco compattato. Una buona scelta è quella di miscelare al substrato del proprio giardino, anche terriccio di foglie e stallatico pellettato nella solita quantità: due quarti di terra da giardino, un terzo di terriccio di foglie e un terzo scarso di stallatico. Si mescola bene e, dopo aver posizionato J. nudiflorum, si procede al riempimento.

Esposizione e temperatura di Jasminum nudiflorum
Ama il sole ma esservi esposto troppe ore se l’irraggiamento è molto forte nelle ore più calde, non è il top. Per questo si adatta bene alla mezz’ombra. Fra tutto il genere Jasminum è una delle specie che sopporta molto tranquillamente il freddo.

Irrigazione
Durante il primo anno dalla messa a dimora, è importante irrigare Jasminum nudiflorum regolarmente, soprattutto in periodi siccitosi. Una volta ben radicato, la pianta diventa più resistente alla siccità e necessita di irrigazioni meno frequenti. È fondamentale evitare i ristagni idrici, che possono causare marciumi radicali. Se coltivato in vaso, l’irrigazione deve essere più frequente, controllando l’umidità del terriccio.

Propagazione di Jasminum nudiflorum
Jasminum nudiflorum si moltiplica facilmente per talea semilegnosa in estate o per propaggine in autunno. Per la talea, si prelevano porzioni di rami sani, si rimuovono le foglie inferiori e si piantano in un terriccio leggero e ben drenato. Per la propaggine, si piegano i rami verso il terreno, interrandoli parzialmente e attendendo che emettano radici.

Concimazione
Durante la stagione vegetativa (cioè fino all’autunno), è consigliabile concimare Jasminum nudiflorum ogni mese con un fertilizzante a basso contenuto di azoto, per non forzare la pianta. Dopo la fioritura le concimazioni vanno sospese. Si possono utilizzare concimi granulari ma se si sceglie quelli a lenta cessione, allora sarà sufficiente una concimazione semestrale con un concime a lenta cessione o stallatico pellettato.

Potature
Jasminum nudiflorum necessita di potature ogni anno, dopo la fioritura. Si interviene accorciando i rami che hanno fiorito appena sopra alla prima gemma vigorosa che si osserva sul ramo, quindi senza eccedere. Si procede allo stesso modo anche sui rami più bassi che non hanno fiorito. Su piante adulte, che hanno cioè almeno quattro i cinque anni, si accorciano di un quarto o un quinto, i rami vecchi per stimolare la pianta a emettere nuova vegetazione.

Avversità
Jasminum nudiflorum non soffre di particolari fitopatologie. Può essere attaccato da cocciniglia e afidi. Questi ultimi con l’arrivo del caldo spariscono e durante l’infestazione J. nudiflorum solitamente riesce a contrastarne l’attacco. Per quanto riguarda la cocciniglia, è consigliabile controllare periodicamente i rami e, in caso di presenza del parassita. Si può fare manualmente, se non fossero molte, oppure passando un panno intriso di alcol nelle ore serali. In caso di attacco massivo, farsi consigliare in un garden o un consorzio agrario quale sia il prodotto più efficace.

Una pianta generosa
Jasminum nudiflorum è una pianta straordinaria che offre una fioritura spettacolare durante i mesi invernali. Con le giuste cure e attenzioni, si può godere della sua bellezza e del suo fascino in giardino o in terrazzo, portando un tocco di calore e allegria anche durante la stagione più fredda.
Caratteristiche di Jasminum nudiflorum
- Tipo di pianta: arbusto scandente, deciduo, dai rami arcuati
- Famiglia: Oleaceae
- Origine: Cina
- Dimensioni: lunghezza dei rami 3-4 metri; larghezza circa 2,5-3 metri
- Colore dei fiori: giallo sole
- Foglie: opposte, pennate e divise ciascuna in tre foglioline oblunghe, appuntite e di colore verde scuro
- Periodo di fioritura: fra dicembre e marzo, talvolta primi di aprile
- Valore ornamentale: fiori e portamento
- Esposizione: sole purchè non nelle ore centrali della giornata in estate o mezz’ombra
- Resistenza al freddo: ottima
- Tossicità per animali e bambini: nessuna ma è consigliabile evitare che ne ingeriscano delle parti
- Interesse per api e impollinatori: sì, appena le temperature salgono sopra ai 13°
- Utilizzo: arbusto unico, lasciato crescere liberamente oppure appoggiato su muri e siepi; in vaso in un terrazzo piuttosto grande e in un contenitore adeguato in base alla crescita ma considerando via via che il suo sviluppo è importante e richiede sufficiente terra

Ivana Fabris
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