Quando in una bella giornata di sole non ancora primaverile come quella di questi ultimi giorni, mi imbatto nel primo Macroglossum stellatarum (Sfinge colibrì) o nel volo di un Sirfide o di un’Ape alla ricerca dei primi fiori o nelle prime esplorazioni di una Coccinella in cerca di cibo, penso sempre a quanta bellezza ci sia all’interno dei Giardini e a quanto troppo spesso ci dimentichiamo quando andiamo a comprare o parliamo di prodotti per il Giardino, soprattutto in tema di insetticidi per piante.
Una lezione sbagliata
Molto spesso mi capita di imbattermi negli armadietti in cui vengono tenuti ii fitofarmaci che secondo chi vende e chi compra, dovrebbero tenere in salute il Giardino e devo dire che il più delle volte inorridisco dalla quantità di bottigliette, polveri e misurini che vi trovo dentro.
Ma siamo sicuri che sia effettivamente questa la strada per tenere in salute il nostro Giardino?
L’agricoltura ci ha insegnato il trattamento del sintomo e non la ricerca della causa che vi sta dietro, così come lo è stato e per molti versi lo è ancora, per la medicina moderna occidentale.
Sicuramente l’introduzione del PAN (il Piano di Azione Nazionale in tema di fitofarmaci) ha ridotto e limitato la potenzialità di acquisto ed utilizzo di molti dei principi attivi una volta utilizzati, spingendo il mercato sempre più verso la ricerca e la commercializzazione di prodotti alternativi a quelli di sintesi, che chiameremo “naturali”.
Quanto c’è di naturale fra gli insetticidi per piante in commercio?
Ma sono veramente “naturali” questi insetticidi per piante? Inoltre, con questa definizione ci sentiamo davvero la coscienza più leggera pensando di avere un approccio più salutare e rispettoso nel nostro Giardino?
In realtà non è proprio così in quanto un insetticida naturale è pur sempre un insetticida e utilizzato male fa gli stessi danni di uno di sintesi anche se, come nel caso del Piretro “naturale”, i periodi di carenza sono bassi (circa 3 giorni) rispetto a quelli di un piretroide di sintesi (ca 10-15 gg a seconda delle temperature ambientali).
La sua non selettività è capace di eliminare qualsiasi forma di vita invertebrata dal vostro Giardino, rendendolo un luogo malsano in quanto è la mancanza di biodiversità (nel suolo, nell’acqua, nel Giardino) che aumenta le patologie in Giardino.
La logica e la comunicazione che sta dietro agli insetticidi naturali sono esattamente quelli che ci sono stati inculcati dall’agricoltura convenzionale, non è cambiato molto.
Come avere giardini più sani e più naturali
Eppure l’orientamento è quello che sta spingendo verso Giardini più sani, più “naturali”, più sostenibili.
Se vogliamo veramente fare questo cambio di passo dobbiamo prendere coscienza prima di tutto, che in Giardino non possiamo avere dei pregiudizi tra buoni e cattivi.
Se vogliamo avere le Coccinelle o vivere la gioia degli impollinatori come Api e Farfalle, dobbiamo prendere atto che dobbiamo avere anche gli Afidi e i bruchi.
Già, avete letto bene! Anche gli Afidi che sono il pasto preferito dalle Coccinelle (dei Sirfidi e di molti altri insetti) e i Bruchi che non sono altro che delle Farfalle allo stadio larvale. Eppure abbiamo una vasta scelta di prodotti “naturali” che alla fine ci aiutano a eliminare sia uno che l’altro. Prossimamente cercherò di spiegare anche quali sono davvero naturali.
Il miglior risultato possibile passa dalla conoscenza
Il miglior modo per migliorare la salute e la qualità del nostro Giardino non è investire in insetticidi ma investire in conoscenza, quella conoscenza che ti racconta quali sono i ruoli ecologici degli attori che ogni giorno mettono in scena uno spettacolo chiamato Giardini e Natura.
Un grande equilibrio fra prede e predatori: questa è la Natura
Ci sono ruoli di preda e predatore (Afidi e Coccinelle e tanti altri), giochi e astuzie amorose tra fiori e impollinatori, meglio di un qualsiasi romanzo Harmony. Ci sono ruoli che parlano di trasformazioni alla stregua del dottor Jekyll e Mr. Hyde (bruchi divoratori e bellissime farfalle) e il tutto avviene in maniera del tutto naturale e sinergica. È come un gigantesco gioco di ruolo che rende il nostro Giardino una ricerca continua di equilibrio verso la salute e che non dovrebbe essere interrotta o influenzata dall’intervento dell’uomo o del Giardiniere.
La conseguenza degli interventi umani, è uno spettacolo mal riuscito che il più delle volte ci fa assistere, più che a una trama passionale e romantica, a un piccolo spettacolo horror in cui prevalgono solo quei ruoli che, presi da soli, senza una controparte positiva, trasmettono solo negatività.
Regola numero uno: imparare a osservare, prima di usare insetticidi per piante
Dobbiamo imparare ad essere più spettatori e osservatori discreti e consapevoli più che essere spettatori presuntuosi con la pretesa di essere meglio di attori e regista. Un po’ come succede al bar dello Sport, dove tutti siamo capaci di criticare e ci riteniamo meglio dell’allenatore, dimenticando che in Giardino il miglior Giardiniere è sempre la Natura.
Invece di trattare i vostri Giardini con insetticidi per piante, trattatelo con rispetto e gentilezza e godetevi lo spettacolo che vi offre, apprezzate tutti gli attori dello spettacolo, sia quelli che vi piacciono che quelli che vi sembrano brutti, sporchi e cattivi e vedrete che loro vi regaleranno un palcoscenico unico e soprattutto uno spettacolo sano.
Andrea Iperico
©Villegiardini. Riproduzione riservata
Articoli correlati
