Un raffinato mix di design contemporaneo e atmosfere mediterranee conferisce un fascino unico a Villa Positano, una dimora da sogno affacciata sulla baia di Biscayne.
Un nome, seducente e iconico, quello di Villa Positano, che catapulta l’immaginario in uno dei golfi più straordinari che ci siano, sulla costiera, quella da favola, conosciuta come amalfitana. E invece, è un abbaglio: permane l’incanto, permane il nome ma il nostro orizzonte muta, dirottato a Occidente, e il mare si fa Oceano, Atlantico, e la vista spazia sulle acque della baia di Biscayne a Miami. Villa Positano accoglie, grata a una cultura che miscela con garbo la solidità dell’architettura al respiro dei vuoti che si esprimono nelle terrazze e nelle verande, diaframma ideale per sostare e godere del panorama.
Mette in dialogo il candore delle pareti con il ventaglio dei verdi delle piante che sono complemento cromatico, ma pure formale, alla perfezione delle superfici. Si coglie il felice connubio del fascino esercitato dalla citazione della classicità con l’azzardo della contemporaneità espressa nel progetto di interior design firmato Hernán Arriaga, progettista noto a livello internazionale, autore di importanti realizzazioni negli Stati Uniti, in Medio Oriente e in Europa.
I proprietari non hanno solamente commissionato una dimora, in un’area esclusiva e silenziosa, ma hanno voluto intrecciare in essa la cultura europea, in special modo italiana, all’arte americana, punteggiando le stanze con opere di Lautaro Cataldo, tesaurizzando le atmosfere mediterranee in un contesto atlantico, conciliando l’alto design all’artigianato di pregio e all’antiquariato, con le sculture acquistate da Gabriel del Campo.
“La richiesta dei proprietari”, spiega Arriaga, “era quella di una dimora che non fosse solo gradevole dal punto di vista estetico, ma raccontasse una storia di eleganza, gusto, sapienza e sostanza”. Il risultato del progetto è un capolavoro di lifestyle. “Oltre a seguire con molto rispetto i caratteri originali dell’architettura, ho voluto che il progetto rappresentasse il nome della villa attraverso un tocco di eleganza mediterranea. La preziosa presenza del design italiano è riuscita a far collimare in maniera molto precisa questa idea con la mia ispirazione, che attinge ai linguaggi della contemporaneità”. Dal punto di vista del layout, la simmetria dei vani si articola da un atrio che distribuisce al piano principale le diverse stanze della casa: al centro vi sono il soggiorno e la sala da pranzo nella terrazza esterna, a sinistra la biblioteca e a destra la cucina e una camera per gli ospiti.
Al secondo piano si trovano la sala TV e poi altre quattro camere da letto inclusa la master suite. Al piano inferiore si trovano la palestra e altre due camere per gli ospiti rese piacevolissime dai giochi d’acqua delle fontane e dalla frescura del giardino. La tavolozza cromatica che pennella le superfici e gli arredi trae ispirazione dal paesaggio circostante combinando il bianco candido della luce, in una varietà che va dal bianco antico al bianco navajo, all’azzurro del mare e del cielo, spaziando dall’oltremare al blu fiordaliso, al beige e al color sabbia dalla costa. Che nella casa si manifesta anche nel digradare dei toni dalla terra di Siena a quella bruciata, passando attraverso una gamma di materiali diversi, dall’ottone al marmo, al legno, al vetro, alla ceramica e all’acciaio per continuare nella molteplicità dei tessuti, dal lino, al cotone, alla seta per arrivare ai velluti e alle ciniglie che conferiscono un tocco di glamour alla sobrietà dei volumi. Tutti gli arredi sono Meridiani e i tappeti di Kaymanta, collocati in maniera armonica e dialogante.
E l’armonia sussiste anche nella reciprocità che è stata creata tra l’edilizia e il parco, che si incontrano e interagiscono nella bougainvillea che ricama l’ingresso intrecciandosi con eleganza nel reticolato metallico ad arco, che incornicia con grazia la porta.
Le siepi di tasso disegnano geometrie a movimentare l’area del giardino, ombreggiato da slanciate palme, nella chioma spettinate dal vento che spira dall’oceano. Dinnanzi al pergolato ligneo fa capolino una vigorosa plumeria che riempie visivamente pur nella leggerezza del fraseggio dei suoi rami.
Villa Positano cita nel nome uno dei luoghi più affascinanti del mondo, e nel farlo prepara ad un’aspettativa che non viene delusa, anzi rinvigorita dal ghiotto mélange di citazioni e intuizioni originali, che fanno di questa dimora un’esperienza unica.
Testo di Leda Fantini, foto di Paul Stoppi.
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