Dal MoMA nel 1962 all’ADI nel 2024. In Memoriam to Adriano Olivetti ha 62 anni ma porta tutti i segni della contemporaneità. Genuina analogica multimedialità, dal guizzo puro delle performance pionieristiche degli anni ‘60 e un sapore industrial ancora fortemente in voga. Dopo dodici anni dall’ultima esecuzione, tenutasi a Roma All’auditorium di Santa Cecilia, la performance del fondatore del movimento artistico Fluxus George Maciunas arriva all’ADI di Milano. A eseguirla è lo stesso ensemble, ricostruito “eccezionalmente” per offrire un’anteprima delle performance alla città di Milano.
Negli anni ’60 la calcolatrice Olivetti accese una forte curiosità a Maciunas
La piccola scatola produceva un calcolo immediato, emettendo un suono che era sempre diverso sulla base dei numeri e della lunghezza delle operazioni. E, ovviamente, lunghe strisce di carta, che crescevano con l’aumentare dei calcoli. Pura meraviglia. Era il nuovo mondo tecnologico e curioso, fatto di poche e semplici cose, che disegnavano le prime multimedialità. Così Maciunas attorno a quest’oggetto, e in memoria del suo creatore, costruì una delle prime e più consacrate performance del famoso movimento. La messa a punto dell’opera avvenne nel 1961, durante il primo concerto Fluxus a Wiesbaden. Il brano musicale con la sua strana partitura fondava un nuovo concetto di arte situato tra il teatro, la musica e la vita quotidiana.
Una dose di casualità era insita nelle partiture stesse così pensate, che erano solitamente brevi nella forma, ma fluide nella durata
“Il tempo imprevedibile della vita entrava a gamba tesa nella performance di Maciunas In memoriam to Adriano Olivetti, disse Sara Finarelli; ogni performer sceglie un numero da un rotolo usato di carta da calcolatrice. Il performer si esibisce ogni volta che il numero compare in una riga. Ogni riga indica un battito di metronomo”.
Un ritmo omaggio a Olivetti
L’omaggio del “ritmico meccanico” a Olivetti, con serissimi complici che leggono i numeri dai nastri dell’omonima calcolatrice mentre uno sollevava una bombetta, un altro si sedeva o si alzava, un altro indicava il pubblico, un altro spernacchiava con le mani, un altro respirava asmaticamente.
Consacrazione nel 1962 al MoMA
La performance ha la sua consacrazione al MoMA di New York nel 1962. All’occasione Maciunam completa il documento-manuale d’istruzione su come realizzare la performance e le sue diverse
variazioni. Il documento è entrato a far parte dell’archivio del MoMA. La performance “In Memoriam to Adriano Olivetti” nelle sue diverse variazioni, proprio come prevedeva lo spirito Fluxus, è stata proposta nelle diverse versioni decine di volte fino ai giorni nostri.
La performance – che mette assieme danza, musica, azione performativa e ovviamente attività di comunicazione a sostegno con quell’impianto grafico distintivo della comunicazione Fluxus – aveva come spirito quello di essere riproposta sempre in modo diverso. Olivetti aveva colpito l’immaginario di un movimento destinato a segnare una pagina radicale dell’arte mondiale.
Diverse variazioni negli anni
Il 24/11/2012 al Conservatorio di Santa Cecilia, nell’abito del Festival di Nuova Consonanza, viene eseguita una variazione dell’opera di George Maciunas In Memoriam To Adriano Olivetti
(1962) per 7 macchine Olivetti e insegna illuminata. Esecutori: Pasquale Citera, Massimo Massimi, Andrea Salvi, Federico Scalas, Giuseppe Silvi, Stefano Varano, Leonardo Zaccone. Direttore:
Andrea Ceraso.
Il 23/11/2024 all’ADI Design Museum di Milano, nell’ambito della presentazione del libro di Gianfranco Valleriani, Impresa ad arte, Un racconto professionale, e un dialogo su “arte e impresa” con Andrea Cancellato, Alberto Fiz e Marilena Pirrelli, verrà eseguita una variazione dell’opera di George Maciunas In Memoriam To Adriano Olivetti (1962) per 7 macchine Olivetti e insegna illuminata. Esecutori: Alessandro Ciccarelli, Alice Corteggiani, Marco di Gasbarro, Andrea Salvi, Federico Scalas, Giuseppe Silvi, Davide Tedesco, Leonardo Zaccone.
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