La recente donazione di tre acquerelli di Ileana Ruggeri al Comune di Venezia per le collezioni di Ca’ Pesaro è occasione per una piccola ma preziosa rassegna della produzione recente dell’artista, articolata in due sale al primo piano del Museo, dall’11 febbraio al 10 aprile.
Il focus, oltre che sulle opere donate da Ileana Ruggeri al Comune di Venezia per le collezioni di Ca’ Pesaro, è incentrato su un’esposizione omaggio di opere rappresentative del lavoro dell’artista veneziana, che svolge da tempo una ricerca pittorica ai confini dell’astrazione sui riflessi di luce di Venezia e dell’acqua della sua laguna. Le atmosfere dei riflessi della laguna e le infinite sfumature del colore che caratterizzano la qualità artistica di Ruggeri emergono attraverso una raffinata selezione di opere su carta, dove si esprime lo sguardo interiore, poetico e onirico, dell’artista.
“Non appare fuori luogo l’inserzione del lavoro di Ruggeri, con una progetto quasi site specific, alla fine del percorso della collezione permanente di Ca’ Pesaro; anzi, l’ampia selezione di acquerelli e alcuni significativi lavori pittorici realizzati dall’artista sembrano quasi chiudere il cerchio che si apre all’inizio del percorso espositivo con le sale dedicate alla grande stagione capesarina. Le opere di Ruggeri permettono di suggerire chiudere un cerchio e allo stesso tempo di aprire nuove suggestioni sulla materia, inafferrabile, della laguna veneziana e sulla complessa rappresentazione della città più cangiante della modernità”, anticipa Elisabetta Barisoni, curatrice della mostra e Responsabile di Cà Pesaro .
Il cerchio che si chiude è quello con gli infiniti riferimenti cromatici e poetici alla grande stagione della pittura capesarina e alle visioni dei riverberi di Moggioli, Semeghini, Valeri, Rossi, solo per dire di alcuni. Le atmosfere dei riflessi della laguna e le infinite sfumature del colore hanno una lunga storia di ricerca che attraversa le avanguardie di inizio ‘900 e caratterizzano la qualità artistica di Ruggeri, che ne diventa moderna interprete. Sono visioni che emergono non solo nei paesaggi e nelle acque descritte con blu e verdi sapientemente dosati, ma anche nei bagliori del rosso, dell’arancio, del grigio che squarciano il cielo vibratile della laguna veneziana.
Nelle pitture ad olio emergono riverberi dell’architettura veneziana, edifici che paiono quasi emergere dalle atmosfere magiche della città o che in esse sembrano sprofondare, in un continuo gioco tra memoria e presente, tra dato reale e percorso visivo della mente. La capacità costruttiva e architettonica delle suggestioni di Ruggeri si esprime compitamente nella costruzione a dittici e trittici e nella vibrante descrizione dei paesaggi cittadini, come il mercato di Rialto e San Giorgio, o della vasta laguna delle Barene, cara alla tradizione del ‘900 veneziano.
La mostra, nata dalla volontà di presentare al pubblico una nuova donazione, diventa quindi occasione per offrire un rinnovato e appassionato sguardo su Venezia, quasi un’ode d’amore alla poesia della natura e dell’architettura della città.
“L’attività di mecenatismo e di incremento delle collezioni del Comune di Venezia per la Galleria Internazionale d’Arte Moderna attraverso lasciti e donazioni ha contribuito, negli anni, ad un continuo arricchimento delle raccolte e alla creazione di nuclei coerenti nel Museo”, sottolinea la Presidente di Fondazione Muve Mariacristina Gribaudi. Che aggiunge: “il focus dedicato a Ileana Ruggeri prende avvio dalle opere donate dall’artista, mantovana di origine ma veneziana per formazione e carriera. Sono esposti i delicati acquerelli recentemente entrati nelle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna insieme ad un olio già pervenuto per le raccolte di Palazzo Fortuny, a comporre una mostra omaggio alla sua produzione più recente”.