Il verde dell’erba e delle piante, la fioritura delle rose e delle altre essenze, l’acqua delle grandi vasche e della peschiera sono elementi che colpiscono lo sguardo e l’immaginazione nella buona stagione. Ma d’inverno, sotto la neve, il parco della Venaria Reale assume un fascino e una suggestione ancora più speciali. 

parco Venaria
Il Parco della Venaria Reale. Foto di Dario Fusaro

Dario Fusaro, fotografo, ne ha colto lo spirito, fissando con le sue immagini alcuni momenti speciali negli angoli più suggestivi. E allora si colgono le figure pulite e attente delle “sentinelle” di bosso che fanno la guardia di fronte alla Reggia in un’ordinata formazione sul tappeto bianco di neve. E poi i bianchi filari di piante lungo i viali paralleli che percorrono tutto il parco della Venaria Reale. Dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, La Venaria è stata oggetto di un importante recupero, il più grande cantiere di restauro d’Europa, con la riapertura al pubblico nel 2007. L’intervento realizzato sui Giardini, persi dopo l’occupazione napoleonica, ha identificato i rapporti con l’architettura e il paesaggio circostante riprendendo l’impianto sei-settecentesco. 

parco Venaria
La statua di Ercole Colosso. Foto di Dario Fusaro

Il parco della Venaria Reale è composto da numerose ‘stanze’ che ne disegnano armonicamente l’immagine generale. I resti archeologici delle strutture seicentesche, la Fontana d’Ercole, il Tempio di Diana scandiscono e delimitano l’allea d’Ercole, canale d’acqua che attraversa il Parco basso e che conduce al grande bacino della Peschiera. Il Potager Royal affianca l’allea per l’estensione di 10 ettari in cui frutteti si alternano a fioriture e ortaggi. Il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone completa il giardino del Parco basso mettendo in relazione il muro e le grotte seicentesche attraverso una lettura del giardino contemporaneo.

Foto di Dario Fusaro

Nella zona alta del parco della Venaria Reale si trovano il Giardino a Fiori, il Roseto con ampi ‘’cuscini’’ di rose rifiorenti e il Gran Parterre spazio maggiormente suggestivo del giardino settecentesco che mette in relazione le importanti architetture di Filippo Juvarra quali la Galleria Grande, la Citroniera e la Scuderia. Ora tutte le specie del Parco sono accomunate dal manto bianco che le ricopre. Con la neve spariscono le suggestioni delle belle fioriture ma rimane il disegno classico e pulito dell’antico giardino con i viali alberati e la raffinata struttura dei  chioschi delle rose e i cigni, bianchissimi, che nuotano nell’ampio canale, ai limiti del parco. lavenaria.it  

Foto di Dario Fusaro 

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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