Da sempre l’acqua in Giardino è stata considerata un elemento vitale, essenziale, non solo per il fascino delle luci e delle immagini riflesse, del rilassante suono, dell’effetto di freschezza, ma anche per la vita che porta con sé, un turbinio di colori e meraviglia tra le piante acquatiche e gli animali che la popolano con tutta una biodiversità unica.
L’acqua nei Giardini, un elemento tanto antico quanto fondamentale
La presenza dell’acqua nella storia dei Giardini, è testimoniata in mille modi. Dalle raffigurazioni di Giardini egizi in cui gli aironi vengono rappresentati in mezzo a laghetti ricchi di vegetazione, passando per quelli Arabi con la bellezza ad esempio dei giochi d’acqua del Palazzo dell’Alhambra di Granada. Senza mai dimenticare, inoltre, la magnificenza dell’uso dell’acqua dei Giardini rinascimentali come ad esempio a Villa d’Este a Tivoli. Oppure quella del lago di Giverny dove Monet si ispirò alle sue ninfee, passando per i Giardini orientali e alle tantissime altre tracce nel passato affascinante dei Giardini storici ma anche in quelli moderni. Ovunque e in qualunque epoca storica, l’acqua è stata un elemento centrale dei più bei Giardini.
Un laghetto per tutti
Il passato glorioso dell’acqua non deve però essere visto né vissuto come un privilegio ad appannaggio di Giardini opulenti o proprietari facoltosi.
Anche nei nostri piccoli Giardini o addirittura nei terrazzi, l’acqua può infatti rientrare in un gioco di fascino e addirittura di utilità, attraverso l’uso dei minipond (mini laghetti) e non solo.
Mi sono imbattuto ad esempio da pochissimo, in una ristrutturazione di un piccolissimo Giardino, in cui abbiamo recuperato una bellissima vasca da bagno in metallo con i suoi piedi decorati e l’abbiamo integrata nel giardino trasformandola in un mini laghetto. Un microcosmo in divenire che porterà notevoli benefici non solo al Giardino, anche ai proprietari.

Perché inserire l’acqua sotto forma di mini laghetti in un giardino? Non favorisce le zanzare?
Queste sono le prime domande (soprattutto la seconda) che generalmente mi vengono poste quando propongo questo tipo di inserimento. La mia risposta più semplice non parte dai preamboli della bellezza dell’acqua e del suo ruolo estetico e romantico. Inizia proprio proprio puntando direttamente all’aspetto pratico: l’opportunità di avere una biotrappola nella mappa di quel gioco di ‘Risiko del Giardino’ in cui prede e predatori si vedono sfidarsi in un confronto continuo. È in quest’ambito che noi ci possiamo giocare la carta bonus nella lotta alle zanzare e alla creazione di ambienti per aumentare la biodiversità, incentivando ecosistemi che possano aumentare la presenza di predatori antagonisti e subito mi viene da pensare alla possibilità di attirare Damigelle o facilitare la riproduzione dei Sirfidi.

Minipond: facile a farsi e bello a vedersi grazie alle piante
Il minipond realizzato in differenti e svariate modalità, riciclando o acquistando piccoli e grandi contenitori, inserendo al loro interno una serie di piante acquatiche tra quelle galleggianti come l’Eichornia, la Lemna o la Azolla. Oppure fra quelle sommerse e ossigenanti come l’Elodea o le bellissime ninfee palustri come la Caltyha, i Carex, gli Equiseto etc.. Con l’introduzione di piccoli pesci diventano non solo degli angoli originali e di abbellimento unici ma diventano delle vere e proprie biotrappole per le zanzare.
I pesci che si possono usare
I pesci che una volta erano indicati per l’inserimento in mini laghetti appartenevano alla specie Gambusia affinis (piccolo pesce tropicale introdotto dal Messico negli anni venti in Sardegna per la lotta e prevenzione alla malaria), ora vietati a causa della loro prolificità che come sempre accade ha finito per invadere gli ecosistemi, oggi sono stati sostituiti da pesci del genere Medaka (o pesci del riso) meno prolifici, questa volta provenienti dall’Oriente e in particolare dal Giappone, dove sono considerati e selezionati al pari dei Carassius (pesci rossi) e delle Carpe Koi con selezioni per i loro colori o altre caratteristiche pur essendo dei pesci molto piccoli.
Oltre che ad essere ‘decorativi’ e lo metto tra le virgolette in quanto nessun essere vivente che sia (animale o vegetale dovrebbe essere considerato, visto e trattato al pari di un oggetto di decoro, i pesci svolgono il ruolo di mangiatori di larve di zanzara e a volte di zanzare stesse oltre ad altri piccoli invertebrati, rendendo il nostro minipond una trappola efficace.

Ci sono vivai specializzati che spediscono tutto l’occorrente per realizzare un minipond e per sentirsi un po’ Monet anche sul proprio terrazzo?
Occorre ricordare che la lotta alle zanzare oltre ad essere impari è poco ecologica ed efficace ed è nondimeno dispendiosa se fatta solo attraverso l’uso e abuso della chimica con i solo e soliti insetticidi. Può e dovrebbe essere portata avanti, invece, attraverso l’applicazione di svariate soluzioni soprattutto naturali che insieme e in sinergia, vanno a contenere il ‘problema’ zanzare e sto proprio pensando ai minipond o laghetti, ai pipistrelli, alle rondini, ai gechi, ai ragni, agli uccelli insettivori e anche attraverso quei sistemi di cattura attraverso l’uso di attrattivi.
Andrea Iperico
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