Il miagolio dolce, lo sguardo penetrante, l’agilità felina: sono questi i segnali con cui i gatti hanno affascinato l’uomo per millenni, intrecciando con lui un rapporto complesso e spesso contraddittorio, lontano dall’immagine di semplice animale domestico. Contrariamente ai cani, la relazione uomo-gatto non si basa su una dipendenza così esplicita.
I primi approcci con l’uomo
I gatti hanno mantenuto una certa indipendenza, una caratteristica che contribuisce al loro fascino, ma anche a malintesi sulla natura del loro legame con gli esseri umani.
A differenza del cane, addomesticato per scopi specifici come la caccia o la guardia, la domesticazione del gatto è avvenuta in maniera più graduale e meno diretta e non è mai stato un processo che ha trasformato realmente il gatto in un vero animale domestico. Non si tratta di un addomesticamento completo, come dimostrerebbe la capacità dei gatti di sopravvivere e prosperare anche in ambienti selvatici. È interessante notare, infatti, che il patrimonio genetico del gatto non si è modificato. A supporto di questa affermazione, c’è la dimostrazione che sono ben minime le differenze del gatto domestico di oggi, con il gatto selvatico. Tutto questo spiega la loro natura indipendente e, a volte, persino sfuggente.
Si ritiene che la convivenza sia iniziata in Oriente circa 10.000 anni fa, attratti probabilmente dall’abbondanza di roditori nei granai. La vicinanza prolungata all’uomo, ha portato allo sviluppo di una relazione simbiotica. Gli uomini fornivano cibo e riparo, mentre i gatti controllavano le popolazioni di roditori, offrendo un servizio essenziale per la conservazione delle scorte alimentari. Questa interdipendenza, seppur meno evidente di quella uomo-cane, hacomunque formato un legame profondo e duraturo.
Il gatto, una parte della famiglia
Oggi, la relazione uomo-gatto è molto più complessa. I gatti sono diventati veri e propri membri delle famiglie, oggetto di amore, cure e attenzioni. La loro capacità di esprimere affetto, seppur in modo diverso dal cane e spesso in modo discreto, è ampiamente riconosciuta. Il suono rilassante delle loro fusa, le delicate strofinate contro le gambe, la loro presenza silenziosa ma rassicurante sul divano o sul letto, sono alcuni dei segnali di un legame basato sulla fiducia reciproca. Tuttavia, spesso questo legame non viene compreso, poiché non si riesce a leggere il loro linguaggio, tendendo a metterlo in relazione con quello del cane.
I gatti cercano l’attenzione dell’uomo in modi diversi, non sempre come si vorrebbe o come si pensa sia giusto. Una zampata per giocare è il loro modo di chiedere compagnia, mentre un miagolio fine è il tentativo di attirare l’attenzione che desiderano. La maggior parte del tempo la passano dormendo, ma anche il luogo che scelgono per farlo non è mai casuale: possono scegliere una poltrona, un tappeto di un divano o di un letto, proprio dove la persona cui sono più legati è seduta solidamente, o un indumento che veste.
Un altro modo in cui il gatto esprime fiducia è quando mostra la pancia, poiché in quella posizione avrebbe poche possibilità di difendersi, rendendo la pancia la parte più vulnerabile. I gatti inoltre leccano come segno di affetto, cercano la compagnia delle persone e a volte gli basta semplicemente condividere lo stesso ambiente, senza bisogno di stare vicini, per stare bene.
Un legame importante anche per la salute
La ricerca scientifica si sta sempre più concentrando sul rapporto uomo-gatto, di cui si sa molto poco. Si sta studiando la comunicazione felina, difficile da decifrare, la loro capacità cognitiva e il loro impatto sul benessere umano. Sono emerse evidenze che suggeriscono come la presenza di un gatto possa ridurre lo stress, abbassare la pressione sanguigna e persino migliorare la salute cardiovascolare. Se si pensa che, non più solo i cani ma anche i gatti ormai, sono coinvolti nella la pet therapy in ospedali o centri specializzati, si ha l’idea di quanto importanti e fondamentali siano per il benessere dell’uomo.
Il rapporto uomo-gatto è un esempio affascinante di coesistenza tra due specie diverse, un’unione basata su una sottile simbiosi, una complicità silenziosa e un’affettuosa indipendenza. È una relazione che continua a evolvere, arricchendosi di nuove scoperte scientifiche e alimentata dall’irresistibile fascino di questi misteriosi e indipendenti felini.
©Villegiardini. Riproduzione riservata