Ci stiamo avvicinando sempre di più al Natale e alle sue tradizioni, come l’immancabile Albero di Natale. Di conseguenza anche alle polemiche che si rincorrono dalla comparsa dei primi abeti nelle piazze italiane. Per quanto riguarda il discorso degli Abeti di Natale occorre fare alcune importanti puntualizzazioni e chiarimenti. Soprattutto riguardo l’etica e alla sostenibilità di questa scelta, siano essi veri o di plastica.
Gli Abeti veri
Per quanto concerne gli Abeti veri non si può non riconoscere quel fascino di avere una pianta vera con i suoi profumi di bosco e resina (con altrettanti contro), al pari di avere in casa un mazzo di fiori recisi. In più viviamo quell’idea che ci ha tramandato anche il grande schermo, di quella tradizione molto nordica e americana del condividere con la famiglia il momento della scelta dell’albero anche se non è proprio nelle nostre abitudini.
Non tutti gli Abeti veri sono uguali. Esistono tre tipologie di Abete per l’uso natalizio: l’Abete zollato (quindi con il suo pane di terra in vaso), l’Abete giovane tagliato (senza radici) e gli apici tagliati di Abeti destinati alla produzione di legname.
Fatto salvo la terza che viene riutilizzato un prodotto che sarebbe scartato nella filiera del legname, per le prime due tipologie stiamo parlando di una produzione prettamente vivaistica, non si pensi per tanto che vengano rasi al suolo dei boschi “naturali” per questo scopo, per lo meno in Italia. Esistono poi gli Abeti finti o di plastica, di tutte le forme, colori, tipologie.
Ma è meglio l’albero vero o quello finto?
Dipende da che punto si analizza il problema.
Dal punto di vista di una famiglia, l’albero di Natale di plastica, se riutilizzato per molti anni può sicuramente sembrare un risparmio se messo a confronto con un Abete vero che, nel caso non riuscisse a sopravvivere quello in vaso fino al Natale successivo, deve essere ricomprato tutti gli anni.
Se lo guardiamo invece dal punto di vista della sostenibilità è dimostrato da diversi studi che a livello di emissioni di CO2 un albero finto è in deficit sia per quanto riguarda la sua produzione sia soprattutto al momento del suo smaltimento.
Perché ricordiamo che non tutte le plastiche rientrano in una filiera virtuosa di riciclaggio e che comunque anche questa richiede energia per essere messa in atto. Mentre un Abete vero ha un impatto minore in quanto durante la sua produzione ha un impatto in positivo. Occorre poi valutare però anche qui il momento dello smaltimento, dove può rientrare nella filiera della produzione energetica o in quella del cippato. Per la destinazione alla fine delle feste degli Abeti in vaso, a meno che non ci si trovi in zone di montagna dove potrebbero essere utilizzati per la riforestazione, sarebbe un errore piantarli in areali non consoni alle sue esigenze. Fatto salvo che non si trovi uno spazio idoneo nel proprio giardino tenendo ben presente le possibili ripercussioni future nel caso in cui il vostro Abete si salvi dal periodo trascorso in casa in un ambiente fortemente sfavorevole alla sua sopravvivenza anche se in vaso. Gli Abeti sono alberi di montagna e non di città.
Rimane la valutazione dal punto di vista etico
Tema delicato in quanto entrano in campo molte implicazioni di carattere personale, educativo, spirituale, di come approcciamo al significato della vita e molto altro.
Senza voler contestare quelle che sono le tradizioni, che siano o meno di carattere religioso, culturale e sociale, a me personalmente, non convince. Sto lottando per cambiare il modo di vedere il Giardino non come un oggetto ma come un essere vivente e riconoscergli la sua dignità. Perciò, banalizzare un Abete riducendolo a un mero oggetto di decoro usa e getta a scopo di lucro, mi lascia sempre perplesso. Questo vale anche per le tristissime Sansevieria cilindrica immerse in colori effetto velluto a somigliare a tanti pastelli colorati o alle Echeveria spruzzate con la neve spray. Per cui preferisco addobbare un ramo secco di Betulla piuttosto di limitarmi al semplice utilizzo delle sole lucine di Natale.
Per cui quale soluzione scegliere?
Non esiste la risposta giusta. Sicuramente fare la scelta meno impattante per l’ambiente è la soluzione migliore. Di certo non lo è la plastica di cui ormai il mondo è strapieno. Non solo. Forse anche addobbare di lucine un qualsiasi albero del nostro giardino potrebbe non essere necessariamente una rinuncia alla bellezza del vero messaggio che porta con sé il Natale.
Andrea Iperico
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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