Odilon Redon, uno degli artisti più affascinanti del Simbolismo francese, è conosciuto per la sua capacità di esplorare il mondo dei sogni, delle visioni e dell’inconscio attraverso un linguaggio simbolico ricco di emozioni e significati. Un’opera che incarna perfettamente il suo stile unico è Il Carro di Apollo, un dipinto che fonde mitologia, simbolismo e una straordinaria interpretazione personale della divinità.

L’interpretazione di Redon

All’inizio del Novecento, con una nuova visione artistica, Redon abbandonò la sua precedente tecnica del noir per esplorare i poteri del colore. Da quel momento, i suoi dipinti si concentrarono su soggetti mai trattati prima, tra cui composizioni di fiori fantastici e il Carro di Apollo. La luce, che in passato aveva rappresentato una sorta di minaccia, divenne un elemento che emanava calore ed era diventato simbolo di trasformazione e rinascita. Questo cambiamento segnò una fase di grande rinnovamento, in cui Redon si confrontò con la luce come una forza misteriosa che non spaventava più ma, anzi, affascinava.

Ne Il Carro di Apollo, Odilon Redon si distacca dalla rappresentazione classica della mitologia, infondendo nella scena una dimensione più interiore, misteriosa e psicologica. Il carro stesso appare come un’entità eterea, quasi irreale, trascendendo le convenzioni artistiche del tempo. Redon non si limita a una mera rappresentazione visiva della mitologia, ma crea dunque una riflessione sulla luce, sul trascendente e sul ruolo divino nel mondo naturale.

Il dipinto si presenta con toni scuri e velati, dove la luce di Apollo emerge in modo quasi fantastico e simbolico. Apollo, dunque, non è più soltanto il dio del sole, ma diventa una manifestazione dell’energia universale, una luce che penetra nell’oscurità, simbolo di conoscenza e illuminazione. In questa visione, il carro non è solo un mezzo di trasporto, ma una forza cosmica che trascende il tempo e lo spazio, portando con sé la rivelazione.

‘A Edgar Poe’ (L’occhio, come uno strano pallone, si dirige verso l’infinito), 1882 [Los Angeles County Museum of Art, Public domain, Wikimedia Commons]

La mitologia di Apollo

Apollo è una delle divinità più rilevanti della mitologia greca, noto per essere il dio del sole, della musica, della poesia, della profezia e della medicina. La sua iconografia lo ritrae spesso come una figura giovanile e luminosa che guida il carro del sole nel cielo, attraversando l’orizzonte e portando la luce al mondo. Il Carro di Apollo, simbolo del movimento cosmico, è un’iconografia potente che rappresenta il ciclo della vita, la continua rinascita e il legame tra il divino e l’umano.

Il mito di Apollo, che Redon iniziò a esplorare nei suoi taccuini a partire dal 1908, divenne un tema ricorrente nella sua produzione artistica fino al 1912-13. Tra il 1910 e il 1911, il pittore creò una grande versione del Carro di Apollo, destinata alla biblioteca di un’antica abbazia a Fontfroide, restaurata dal collezionista Gustave Fayet. In quest’opera, Apollo è affiancato da un altro cocchiere dalle ali di farfalla, forse l’Aurora, con fiori fantastici che si trovano nella parte inferiore della composizione. Redon, ispirato anche dal disegno di Michelangelo che ritrae la caduta di Fetonte, trasforma il movimento dei cavalli da una discesa verticale a una corsa ascensionale, conferendo un senso di slancio e potenza al carro divino che si proietta verso il cielo.

Il mito di Apollo, per Redon, non rappresenta solo il trionfo del giorno sulla notte e del bene sul male, ma anche una metafora della vittoria dello spirito creativo sulla materialità, il potere dell’arte di trascendere la realtà e dare senso al caos.

Simbolismo e visione interiore

Il simbolismo di Redon si manifesta in ogni dettaglio dell’opera. La resa di Apollo e del carro non segue la concretezza della realtà, ma si sviluppa su un piano onirico e simbolico, dove l’artista gioca con il contrasto tra luce e ombra, realtà e immaginazione. La sua tavolozza, dominata da colori pastello e toni delicati, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa e misteriosa, come se il carro di Apollo si trovasse tra il mondo dei vivi e quello degli dei.

Redon, che con il suo approccio simbolista, esplorava spesso le emozioni, i sogni e le paure dell’essere umano, in quest’opera non fa eccezione. Il carro che guida Apollo può essere visto come una metafora del percorso dell’anima, la ricerca della luce e della verità in un mondo che spesso appare oscuro e incomprensibile.

L’originalità di Redon risiedeva nella sua capacità di attingere a tre fonti principali per la sua arte: la tradizione, la realtà e la sua invenzione personale. Proprio partendo da queste fonti, creò opere che combinano il passato con il presente, rinnovando incessantemente il linguaggio artistico in risposta ai cambiamenti della vita e della società.

Odilon Redon tra simbolismo e realtà

Il Carro di Apollo di Odilon Redon è un esempio perfetto della sua abilità di coniugare il mito con il simbolismo e la psicologia. Quest’opera non è, quindi, una semplice rappresentazione del dio del sole, ma un viaggio interiore, una riflessione sul divino e sull’umano. La forza espressiva del dipinto risiede nella sua capacità di suscitare emozioni e di aprire nuovi orizzonti nella comprensione dell’arte come strumento di esplorazione dell’inconscio e del trascendente. Redon, con la sua Arte, riesce a trasmettere una visione che è tanto affascinante quanto enigmatica, invitando l’osservatore a immergersi nel mistero della luce e dell’oscurità, tipico della sua arte simbolista.

 

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