La cura dei propri gatti è fondamentale per una convivenza all’insegna del rispetto. I gatti infatti, sono animali indipendenti e affascinanti, ma spesso i loro proprietari adottano abitudini che, pur sembrando innocue, possono rivelarsi dannose.
Tagliare le unghie: cosa succede dopo?
Tagliare le unghie del gatto è una pratica comune, soprattutto per evitare graffi accidentali a persone o mobili. Tuttavia, dopo il taglio, il gatto potrebbe manifestare alcuni comportamenti specifici: si potrebbe dedicare con più insistenza a grattare superfici ruvide, come tappeti, mobili, divani o, nel caso migliore, il tiragraffi. Questo perchè tenterà di ripristinare la loro affilatura. È importante, nel momento in cui ci si prende cura dei propri gatti, di tagliare le unghie solo se strettamente necessario, magari perchè impossibilitati loro stessi ad accorciarle. Inoltre, è importante tagliare solo la punta dell’unghia, evitando di raggiungere la parte viva, quella leggermente rosata, che potrebbe causare dolore e sanguinamento.
Inoltre, se il gatto vive all’aperto o esce per qualche escursione, le unghie sono essenziali per la sua difesa e per arrampicarsi in caso di pericolo.

L’importanza di insegnare il ‘no’
A differenza dei cani, i gatti sono meno inclini a seguire comandi, ma è comunque possibile insegnare loro il significato del ‘no’. Questo è utile per evitare comportamenti indesiderati, come salire su tavoli, mordere durante il gioco o quant’altro. La chiave sta nella coerenza e nell’uso del tono giusto: un ‘no’ deciso, senza urla, associato magari a un piccolo rumore o gesto, aiuterà il gatto a capire cosa non deve fare. Evitare punizioni fisiche è fondamentale, perché potrebbero creare paura e compromettere il rapporto di fiducia con il proprietario.

Il campanellino al collo: un rischio più che un beneficio
Molti pensano che mettere un campanellino al collo del gatto sia utile per monitorarne i movimenti o per proteggere la fauna selvatica, ma in realtà può causare più problemi che benefici.
Il suono costante del campanellino è una fonte di stress per il gatto, che ha un udito molto sensibile. Il rumore continuo può confonderlo, disturbare il suo riposo e persino influenzare negativamente il suo comportamento. Inoltre, il collare può rappresentare il rischio di restare impigliato, specialmente per i gatti che vivono fuori o che semplicemente escono qualche ora. É sempre preferibile prendersi cura dei propri gatti, lasciandoli liberi di agire, nei limiti della sua sicurezza, senza stressarli e metterli a rischio con collari o campanellini.

Lavare il gatto: quando è veramente necessario?
Contrariamente a quanto si possa pensare, quando ci si prende cura dei propri gatti, non si dovrebbe mai pensare di lavarli. Infatti, lavare un gatto periodicamente non è solo inutile, ma può essere dannoso.
I gatti sono animali estremamente puliti e dedicano gran parte del loro tempo alla toelettatura autonoma. Il lavaggio frequente può alterare l’equilibrio della loro pelle e del loro pelo, eliminando gli oli naturali che li proteggono. L’unico caso in cui è davvero necessario lavarli è quando sono incapaci di farlo da soli, ad esempio a causa di problemi di salute, obesità o se hanno subito un contatto con sostanze nocive. In questi casi, è importante utilizzare prodotti specifici per gatti e non shampoo per umani, che possono risultare aggressivi per la loro cute e per il mantello.