Da oltre cinquant’anni sono il simbolo di Kartell, uno dei pezzi maggiormente riconoscibili dell’azienda che è ha fatto della plastica il suo regno nel mondo del design. E, nell’ambito del costante percorso di ricerca e innovazione, oggi i celebri componibili diventano bio – full sustainable.
Come nascono i componibili bio di Kartell
Una novità nata dalla collaborazione con Bio-on, società quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nella innovazione in materia di bioplastica di alta qualità, che ha portato alla nascita di un rivoluzionario materiale rispettoso dell’ambiente. Del resto, a chiederlo è sempre più il mercato e i consumatori.
Kartell, da sempre attenta ai processi di eco sostenibilità, prosegue così il suo percorso di ricerca nel mondo bio presentando per la prima volta un prodotto, i componibili, in questo materiale, ready to buy. La ricerca, avviata da alcuni anni, consente di avere un materiale che risponde alle caratteristiche di sostenibilità derivato da scarti della produzione agricola che non entrano in competizione con il cibo per uomini e animali.
Con un processo biologico i materiali di scarto una volta “aggrediti” da microrganismi danno origine a una biomassa che è simile alla plastica. Dopo una serie di processi per affinarne la composizione, questa biomassa diventa un materiale di primissima qualità, che Kartell per primo, nell’arredo, ha sperimentato nell’iniezione e nello stampaggio come le altre materie plastiche.
Verde, rosa, tortora o giallo?
Il mobile contenitore componibile, disegnato nel 1967 da Anna Castelli Ferrieri in arrivo negli store Kartell, nell’edizione totalmente eco sostenibile è disponibile in quattro colori verde, rosa, tortora e giallo nella versione a tre moduli.