TESTO DI DELFINA MALATESTA / FOTO DI GIORGIO BARONI
Una splendida vista su firenze, interni classici ma piacevolmente contemporanei. Mario Luca Giusti nella villa di famiglia dove pratica ricerca estetica e creatività
Creativo ed eclettico, Mario Luca Giusti ha sempre vissuto in un ambiente ricco di stimoli. Ricerca estetica e armonia hanno unito idealmente il suo amore per il classico alla spinta verso tutto ciò che è nuovo.
La sua casa e le creazioni della sua azienda (che produce originali oggetti per la casa, pratici ed eleganti, dall’aspetto e dalle forme classiche ma rivisitate in materiali contemporanei come il cristallo sintetico e la melamina), si somigliano. Lo stile dei suoi prodotti, come lui stesso lo ha definito, è tra il fusion e il pop. Come la sua casa, Villa Fasola. Un bel palazzo classico, con un giardino da cui si gode una vista meravigliosa su Firenze, e un interno a sorpresa, dove accanto ad arredi sobri ed eleganti ci sono esplosioni di colore che per molti aspetti riflettono il carattere brillante ed estroso del padrone di casa.
Villa Fasola (in origine si chiamava Villa Sopra L’Erta per poi cambiare nome quando a metà 800 fu acquistata da Carlo Fasola, bisnonno da parte di madre di Mario Luca Giusti), si erge sulle colline fiorentine. Le stanze abitate da Giusti occupano il piano terreno, dove ai primi del 900 un pittore affrescò il salone con figure di putti circondati da ghirlande di alloro. A fianco di questo salone vi è una piccola stanza chiamata “Salottino dipinto”, le cui pareti sono interamente affrescate con tendaggi, colonne e balaustre di marmo tra i quali si intravedono paesaggi ed edifici di pura fantasia. Nella camera di Mario Luca, sui cassettoni che ornano il soffitto sono dipinti cibi e frutti diversi tra loro e questo lascia supporre che nell’800 quella stanza fosse adibita al pranzo. Gli stipiti di tutte le porte sono di bellissima pietra serena e alcuni sono dipinti come finto marmo di Carmignano, decorazione molto in uso nell’800. Sulla tavola, in sala da pranzo, una bella rassegna dei suoi oggetti in cristallo sintetico che hanno conquistato molti estimatori, come Steven Spielberg, Farzan Ozpetek, i principi Alberto II e Charlene di Monaco, Carla Fracci, Valentino e Giancarlo Giammetti, Roberto e Eva Cavalli, la famiglia Missoni, Matteo e Agnese Renzi, Asia Argento, Elena Sofia Ricci. Davanti alla villa, sul lato che guarda la città vi è un giardino pensile chiuso da un muro sul quale poggiano due statue in terracotta e dove si trova un enorme, magnifico pino marittimo di oltre 100 anni. Qui Mario Luca ama ricevere amici e ospiti, ben felici di ammirare la meraviglia che si apre davanti ai loro occhi.
le nuove candele Elefante nelle versioni piccola
e media.
le bottiglie
in acrilico della collezione
Bona, fanno parte della
collezione Mario Luca Giusti
e sono state disegnatE
da Fabrizio Monaci.
In una piccola stanza chiamata “Salottino dipinto”, le pareti sono interamente affrescate con tendaggi, colonne e balaustre di marmo tra i quali si intravedono paesaggi, edifici di pura fantasia e creature mitologiche. In un angolo,
una scimmietta seduta
su un gradino con in mano
un bicchiere di vino rosso.
Nella foto qui a destra,
sul tavolino, la scultura in bronzo opera di Raffaello Salimbeni. A destra una
camera per gli ospiti.
In una piccola stanza chiamata “Salottino dipinto”, le pareti sono interamente affrescate con tendaggi, colonne e balaustre di marmo tra i quali si intravedono paesaggi, edifici di pura fantasia e creature mitologiche. In un angolo,
una scimmietta seduta
su un gradino con in mano
un bicchiere di vino rosso.
Nella foto qui a destra,
sul tavolino, la scultura in bronzo opera di Raffaello Salimbeni. A destra una
camera per gli ospiti.
In una piccola stanza chiamata “Salottino dipinto”, le pareti sono interamente affrescate con tendaggi, colonne e balaustre di marmo tra i quali si intravedono paesaggi, edifici di pura fantasia e creature mitologiche. In un angolo,
una scimmietta seduta
su un gradino con in mano
un bicchiere di vino rosso.
Nella foto qui a destra,
sul tavolino, la scultura in bronzo opera di Raffaello Salimbeni. A destra una
camera per gli ospiti.
In una piccola stanza chiamata “Salottino dipinto”, le pareti sono interamente affrescate con tendaggi, colonne e balaustre di marmo tra i quali si intravedono paesaggi, edifici di pura fantasia e creature mitologiche. In un angolo,
una scimmietta seduta
su un gradino con in mano
un bicchiere di vino rosso.
Nella foto qui a destra,
sul tavolino, la scultura in bronzo opera di Raffaello Salimbeni. A destra una
camera per gli ospiti.
La bandiera americana è di Jasper Johns
La bandiera americana è di Jasper Johns
La bandiera americana è di Jasper Johns
Le sedie nella sala da pranzo sono di Mies van der Rohe.Sulla parete ci sono branidella poesia ”I Limoni” di Eugenio Montale e alcuneopere d’arte contemporanea. I quadri appesi alla pareteaccanto alla libreria sono stati collezionati nel tempo da Mario Luca Giusti.
Le sedie nella sala da pranzo sono di Mies van der Rohe.Sulla parete ci sono branidella poesia ”I Limoni” di Eugenio Montale e alcuneopere d’arte contemporanea. I quadri appesi alla pareteaccanto alla libreria sono stati collezionati nel tempo da Mario Luca Giusti.
Le sedie nella sala da pranzo sono di Mies van der Rohe.Sulla parete ci sono branidella poesia ”I Limoni” di Eugenio Montale e alcuneopere d’arte contemporanea. I quadri appesi alla pareteaccanto alla libreria sono stati collezionati nel tempo da Mario Luca Giusti.
Figure di putti circondati da ghirlande di alloro nel salone col soffitto a cassettoni