Hydrangea quercifolia quando fiorisce – tra fine maggio/prima metà di giugno e, in base alla varietà o la cultivar, anche a luglio e agosto – regala sempre un certo stupore a chi se la trova davanti per la prima volta, perché offre uno spettacolo inusitato. Infatti, non si è soliti trovarsi dinnanzi ai suoi straordinari grandi panicoli di fiori sterili bianchi o crema che sovrastano numerosi fiori fertili piccoli e compatti. È, fra tutte le specie del genere Hydrangea, di sicuro quella che più colpisce per forma dei fiori, portamento dell’arbusto e dimensioni, perché completamente diversi da quello che si è soliti definire ortensie.
Origine e nomenclatura
Hydrangea quercifolia nasce spontanea nella parte sud-orientale dell’America del Nord. È stata scoperta nella metà del 1700 e portata in Europa a inizio 800. L’epiteto generico Hydrangea deriva dal greco hydōr (acqua) e angos (vaso) e si riferiscono ai piccoli semi contenuti in un involucro che ricorda i vasi utilizzati anticamente per il trasporto dell’acqua. L’epiteto specifico, invece, fa riferimento dalla forma delle foglie di questa specie che ricordano quelle delle querce americane.
Il nome volgare ortensia – quello più utilizzato quando si parla di queste piante – pare (il pare è dovuto) sia stata una dedica dello scopritore di questo genere di piante, Philibert Commerson, alla sua amante, Hortense Barré.
Hydrangea quercifolia, conoscerla meglio
La sua famiglia è quella delle Hydrangeaceae ed appartiene al gruppo delle arbustive. Non richiede cure particolari. Infatti, a differenza di H. macrophylla e altre specie, non soffre il sole, non teme il freddo e non ha problemi di clorosi perché non è sensibile alle variazioni di pH del suolo. Cresce fino al metro e mezzo, talvolta fino a due metri, ha portamento eretto e poco espanso. Per le sue dimensioni non è molto adatta al vaso a meno di avere abbondante spazio in balcone o possedere un bel terrazzo. Per la forma dei suoi fiori, per le colorazioni che assumono le foglie in autunno e per la particolarità dei suoi rami che man mano maturano, si sfogliano mettendo in evidenza la corteccia color arancio e ne fanno un valore aggiunto in inverno, è una pianta davvero decorativa ovunque la si collochi.
Foglie di Hydrangea quercifolia
Le foglie sono abbastanza grandi, lobate, con la lamina superiore piuttosto grinzosa e rugosa, di color verde medio, mentre quella inferiore appena spuntata è argentea e a maturità è di color verde più chiaro/argento. Il fogliame di questa ortensia è uno dei suoi punti forti. Non solo la forma così inusuale ma soprattutto le colorazioni che in autunno assumono una gamma di variazioni cromatiche da lasciare senza parole. Dal porpora, al rosso rubino, al vinaccia, al bordeaux scuro, con qualche tocco di giallo: un tripudio di colori.
Fiori
Hydrangea quercifolia è davvero spettacolare in fioritura che è comunque più tardiva di molte altre specie di Hydrangea. Le sue infiorescenze sono panicoli di color bianco-crema che in alcune varietà possono assumere una lieve colorazione rosata e sono costituiti da fiori fertili e sterili. Sbocciano partendo dalla base dell’infiorescenza andando verso l’apice e possono essere alti fino a 30-35 centimetri. Il periodo di fioritura va da metà/fine maggio ad agosto, in base a varietà, cultivar, esposizione e a seconda della zona climatica dove sono collocate.
Varietà e cultivar più note
Oltre all’esemplare di specie, appunto Hydrangea quercifolia che è spontanea, ci sono interessanti varietà e cultivar. Nel prossimo paragrafo le più note e maggiormente utilizzate.
Soprattutto per il giardino:
- Hydrangea quercifolia ‘Snowflake’: è un arbusto molto grande, da adulta può crescere fino a tre-quattro metri. Le foglie assumono intense colorazioni autunnali e i panicoli portano fiori doppi che appena aperti hanno il centro del fiore di color verde acido e che schiarisce mentre matura;
- Hydrangea quercifolia ‘Snow Queen’: anche questo è un arbusto molto grande e dal portamento davvero eretto. Lo stesso dicasi per i panicoli che produce, grandi ma anch’essi eretti il cui colore vira facilmente al rosa. A differenza di altre quercifolia, sopporta anche l’ombra;
- Hydrangea quercifolia ‘Tennessee Clone’: è un arbusto molto fiorifero, di grandi dimensioni che produce panicoli di color crema-verde acido. Fiorisce dall’estate all’autunno, periodo in cui i colori dei fiori virano verso il rosa.
Le più adatte al vaso:
- Hydrangea quercifolia ‘Harmony’: di dimensioni molto più contenute (circa 150-180 centimetri a maturità), tanto da essere coltivabile in vaso con qualche accorgimento sulla potatura, ha un’infiorescenza molto particolare, densa di fiori che ne fa un panicolo compatto. Sono così pieni di fiori, i suoi panicoli, da far curvare i rami sotto il loro peso;
- Hydrangea quercifolia ‘Pee Wee’: è la più piccola di tutta la specie, tanto che la sua crescita a maturità non va oltre i 100-120 centimetri, cosa che la rende adatta al vaso con certezza di ampio successo. I panicoli hanno forma piramidale e dal bianco-crema si tingono di rosa man mano che l’infiorescenza matura.
Tecniche colturali
Hydrangea quercifolia non richiede terreni acidi, però non disdegna che il substrato sia abbastanza soffice e arricchito di terriccio di foglie. Non teme il freddo e ben si adatta a esposizioni soleggiate o in mezz’ombra, anche se va detto che in genere ha più bisogno di di sole che di ombra, nelle regioni più a nord, mentre al sud è preferibile esporla in posizioni dove il sole arriva filtrato. Non ha necessità di concimazione nel corso della stagione, fatto salvo quella che in genere si effettua agli inizi della primavera. Si riproduce per talea erbacea in estate. Ha un bisogno idrico inferiore rispetto a tutte le altre ortensie. Non soffre di particolari avversità mentre è sulle potature che richiede maggiore attenzione.
Come e quando potare Hydrangea quercifolia
Non ha bisogno di vere e proprie potature. Si può intervenire giusto solo per eliminare i rami danneggiati o per rimettere in forma l’arbusto. Ad ogni buon conto, va considerato che fiorisce sui rami dell’anno precedente, perciò, se proprio si vuole intervenire per contenere lo sviluppo della pianta, bisogna potare a fine fioritura. Quello che invece è consigliato è di potare riducendo l’altezza dei rami di metà per stimolare la pianta a emettere rami nuovi, così che non si svuoti alla base come invece spesso accade.
Caratteristiche di Hydrangea quercifolia
- Tipo di pianta: arbusto, caducifolia
- Famiglia: Hydrangeaceae
- Origine: America del nord, fascia sud-orientale
- Dimensioni: altezza circa 2-3 metri; larghezza da 1 metro e 50 a 2 metri o più
- Colore dei fiori: bianco-crema che virano al rosa
- Foglie: profondamente lobate, di color verde medio, la forma ricorda le foglie delle querce americane, con la lamina foliare rugosa
- Periodo di fioritura: dalla seconda metà di maggio fino ai primi di luglio; alcune cultivar fioriscono in tarda estate fino all’autunno
- Utilizzo: come esemplare o in gruppi da tre
- Esposizione: sole; mezz’ombra
- Resistenza al freddo: buona
- Tossicità per animali e bambini: lieve; le foglie di qualunque Hydrangea se ingerite possono causare lievi disturbi gastrici
- Interessante per api, impollinatori, farfalle: sì; i fiori sono molto visitati dagli insetti, api in particolare
Ivana Fabris
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