Hayez. L’officina del pittore romantico GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino 17 ottobre 2023 – 1° aprile 2024 a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. 

Hayez
Francesco Hayez
Il Consiglio alla Vendetta
1851
olio su tela, 237 × 178 cm
Liechtenstein, The Princely Collections, Vaduz-Vienna
© Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz-Vienna

Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra che la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), accompagnando il pubblico alla scoperta del mondo dell’artista, all’interno dell’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti.

Hayez
Francesco Hayez Accusa segreta 1847-1848
olio su tela, 153 x 120 cm
Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo

Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore.

Francesco Hayez
Ritratto di Carolina Zucchi (L’ammalata) (Carolina Zucchi a letto)
1822
olio su tavola, 60 x 49,5 cm
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Su concessione della Fondazione Torino Musei
(foto: Studio Fotografico Gonella 2009)

Aperta al pubblico dal 17 ottobre 2023 al 1° aprile 2024, l’esposizione “Hayez. L’officina del pittore romantico” è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, molti dei quali si trovavano nello studio del pittore, per quarant’anni professore di pittura all’Accademia.

Francesco Hayez
L’Angelo annunziatore (L’angelo ammonitore)
1824
olio su tavola, 59,5 x 49,5 cm
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris. Su concessione della Fondazione Torino Musei (foto: Studio Fotografico Gonella 2012)

Oltre alle opere inedite o poco viste, si potranno ammirare in mostra alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna.

Hayez
Francesco Hayez
Un leone e una tigre entro una gabbia con il ritratto del pittore
1831
olio su tavola, 43 x 51 cm Milano, Museo Poldi Pezzoli

Attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità.

Francesco Hayez
Studio per “La Maddalena penitente”
1833 ca.
matita e biacca su carta, 210 x 165 mm
Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Gabinetto dei disegni e delle stampe, Ca’ Rezzonico

Una speciale sezione focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, che il pittore aveva programmato come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare. La mostra rievoca l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo.

Francesco Hayez La Meditazione 1851
olio su tela, 92,3 x 71,5 cm
Verona, Musei Civici, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
Artwork Location: Galleria Civica D’Arte Moderna E Contemporanea Di Palazzo Forti (Art Gallery), Verona, Italy
Permission for usage must be provided in writing from Scala.

Pittore civile”, interprete dei destini della nazione italiana, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica, è stato anche tra i più grandi ritrattisti di tutti i tempi, che ha saputo interpretare con la sua produzione lo spirito della propria epoca.

Hayez
Francesco Hayez Atleta trionfante 1813
olio su tela, 225 x 152 cm
Roma, Accademia Nazionale di San Luca

Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, nella sua lunga vita è stato protagonista di cambiamenti epocali, testimoniando il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo. Celebrato da Giuseppe Mazzini come vate della nazione, ha condiviso con Manzoni e Verdi gli stessi ideali stringendo con loro un rapporto unico, di amicizia e di intesa culturale. L’Italia risorgimentale si è riconosciuta nel suo linguaggio, che ancora oggi riesce a comunicare sentimenti e valori universali, anche attraverso una dimensione civile che attualizza la storia.

Francesco Hayez Tamar di Giuda 1847
olio su tela, 112 x 84,5 cm Varese, Musei Civici

La novità di questa mostra sta nel mettere in rapporto per la prima volta i dipinti e i disegni, che ci consentono di ricostruire e di comprendere il suo procedimento creativo, introducendoci nel suo atelier.

Hayez
Francesco Hayez
Ritratto della contessina Antonietta Negroni Prati Morosini bambina
1858
olio su tela, 132 x 107 cm Milano, Galleria d’Arte Moderna

Nell’opera di Hayez, che si considerava l’ultimo rappresentante della grande tradizione della pittura veneta e che si era formato sullo studio di Tiziano e dei pittori veneziani del Quattro e del Cinquecento, il disegno può sembrare a una prima analisi secondario rispetto al colore.

Francesco Hayez Imelda de’ Lambertazzi 1853
olio su tela, 122 x 126 cm
Collezione privata, courtesy Enrico Gallerie d’Arte

I suoi contemporanei rimanevano colpiti dal suo particolare modo di procedere basato sull’estro del momento, con continui ripensamenti, anche e soprattutto in corso d’opera, che in molti casi sono riconoscibili persino ad occhio nudo. L’eccellenza e la singolarità di questa tecnica costituiscono il fascino e la forza di una pittura ammirata sia dal pubblico che dalla critica.

Francesco Hayez
La Maddalena penitente
1833
olio su tavola, 118 x 149 cm Milano, Galleria d’Arte Moderna

Ma di Hayez si conoscono anche centinaia di disegni – la maggior parte dei quali conservati all’Accademia di Belle Arti di Brera – il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, quasi fossero appunti visivi da impiegare poi nella creazione delle composizioni, e solo in rarissime occasioni riportati dettagliatamente nelle grandi dimensioni per la successiva traduzione su tela.

Hayez
Giuseppe Molteni
Ritratto di Massimo d’Azeglio (Ritratto d’uomo)
1835
olio su tela, 50,5 x 43,5 cm
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris. Su concessione della Fondazione Torino Musei (foto: Paolo Robino 2017)

Oltre agli “schizzi, pensieri fermati rapidamente, studi” sopra citati, che costituiscono un’eccezionale testimonianza del metodo di lavoro del pittore, l’artista ha lasciato una raffinatissima produzione di d’après: disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri – verosimilmente destinati in dono ai collezionisti più affezionati – e che hanno costituito un formidabile strumento di diffusione delle sue invenzioni.

Pelagio Palagi
Madonna Annunciata (Vergine annunziata)
1826 ca.
olio su tavola, 58,7 x 49 cm
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris. Su concessione della Fondazione Torino Musei (foto: Paolo Robino 2019)

“Francesco Hayez, nato a Venezia nel 1791 e testimone da bambino della caduta dell’antica Repubblica, ha trascorso quasi tutta la vita e ha raggiunto il suo successo a Milano, dove è scomparso nel 1882, carico di anni e di gloria come un novello Tiziano, il pittore cui amava paragonarsi.

Nella sua lunghissima vita, quasi un secolo, è stato dunque protagonista di cambiamenti epocali, testimoniando il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, di cui è stato uno dei creatori, alle nuove istanze realistiche affermatesi dopo l’Unità d’Italia. Non solo per la sua arte, ma anche per le idee politiche è da considerarsi, insieme a Manzoni e Verdi, tra i Padri della Patria.

Hayez

Fondamentale è stata la sua formazione a Roma con Canova, che lo ha sostenuto con la convinzione che diventasse l’artista capace di riportare la pittura italiana alla sua grandezza perduta, così come lui aveva fatto in scultura. Questo merito gli è stato riconosciuto dai suoi maggiori sostenitori, come Stendhal che lo considerò ‘il maggiore pittore vivente’ e Mazzini che lo consacrò come l’interprete delle aspirazioni nazionali.

La sua è stata una vita eccezionale sia dal punto di vista personale, essendosi riscattato dalle umilissime origini e dall’abbandono da parte della sua famiglia, sia sul versante di una strepitosa carriera che lo ha visto dialogare con i grandi artisti del suo tempo, cultori, letterati e musicisti.

I suoi moltissimi amori e un grande slancio vitale sono documentati dalla sua pittura che ha espresso una serie di valori universali, celebrando la bellezza femminile e la forza dell’amore, come nella serie dedicata a Giulietta e Romeo” – commenta il curatore Fernando Mazzocca. La mostra è accompagnata dal catalogo “Hayez. L’officina del pittore romantico” edito da 24 ORE Cultura, disponibile presso il bookshop della mostra, nelle librerie e online. gamtorino.it