Guarino Guarini è stato un architetto italiano, matematico, teologo e sacerdote dell’ordine dei teatini. I suoi disegni e libri di architettura lo hanno reso una fonte importante per i successivi architetti barocchi in Italia settentrionale ma anche in Europa centrale.
L’influenza romana
L’architetto-prete Guarino Guarini, chiamato anche Camillo Guarini, è nato il 17 gennaio 1624 a Modena ed è morto a Milano il 6 marzo 1683. Si trasferì a Roma per il noviziato nel 1639 dove rimase fino al 1647. In quel periodo erano molto attivi molti artisti importanti come Pietro da Cortona, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. Quest’ultimo ha sicuramente influenzato moltissimo il giovane.
I viaggi per l’Europa
Fu ordinato sacerdote nel 1648 e più tardi viaggiò molto. Visitò ed insegnò in grandi città come la natale Modena, Messina e Parigi e infine nel 1666 andò a Torino, dove rimase per la maggior parte del resto della sua vita.
Probabilmente è a Messina che Guarino Guarini mostra per la prima volta le sue doti di architetto completando la Chiesa della Santissima Annunziata proprio accanto al Collegio dei Teatini e la Chiesa di San Filippo Neri. Entrambe queste opere sono crollate in seguito al terremoto del 1908.
In Francia, invece, sicuramente ha avuto modo di conoscere e studiare l’architettura gotica ma anche approcciare la geometria proiettiva del matematico francese Girard Desargues.
Probabilmente visitò anche la Spagna e Lisbona in cui progetto la chiesa Santa Maria della Divina Provvidenza distrutta da un terremoto del 1755.
L’architetto Guarino Guarini a Torino
A Torino è al servizio dei duchi di Savoia e progetta almeno sei chiese e cappelle, cinque palazzi e una porta della città. Pubblica sei libri, due di architettura e quattro di matematica e astronomia.
Chiesa di San Lorenzo
Gli furono affidati i lavori di rinnovamento della chiesa di San Lorenzo (1668-1687). L’architetto Guarino Guarini trasformò in pianta centrale ottagonale l’originaria pianta a croce latina. Era possibile poi accedere ad un presbiterio ellittico posto di traverso collegato al coro con numerose decorazioni in marmo e oro. La cupola è sostenuta da otto costole che formano un reticolo simile a quello che si trova nelle moschee e nelle chiese romaniche in Spagna. L’altare maggiore, separato dalla navata centrale da un arco riceve luce naturale da una cupola nascosta.
Cappella della Sacra Sindone
Il prete–architetto Guarino Guarini assunse la gestione dell’edificio incompiuto che si trovava poco distante dalla chiesa di San Lorenzo di cui stava curando la costruzione.
Inizialmente rinforzò le pareti e decorò le lesene con simboli ed immagini della vita di Gesù. Ma è della cupola che Guarini rivoluzionò completamente il progetto iniziale cercando di alleggerirla e darle slancio. Nel progetto originale era prevista una cupola semisferica sostenuta da piedritti mentre l’architetto modenese progettò dei grandi archi portanti che sovrastavano dei frontoni ornamentali e delle volute a conchiglie. All’interno degli archi che ridistribuivano il peso sono presenti tre lunette e tre pennacchi in cui mise delle grandi finestre circolari. Nel livello successivo è presente un camminamento e sei finestroni ad arco e altrettante nicchie. La cupola è completata da sei livelli che vanno a diventare sempre più piccoli con l’altezza composti da sei archi in pianta esagonale. In cima una latenza con base di stella a dodici punti finestrata.
Anche se il suo design e il simbolismo erano chiaramente cristiani, i dettagli strutturali di Santa Sindone riecheggiano aspetti delle moschee moresche spagnole e delle cattedrali gotiche francesi di cui ammirò particolarmente l’architettura.
Palazzo Carignano a Torino
Il Palazzo Carignano a Torino (1679) è il capolavoro di Guarini nella progettazione di un palazzo. La costruzione fu voluta dal principe Emanuele Filiberto ed incaricò l’architetto Guarino Guarini di progettare una residenza adeguata alla casata Savoia. Guarini progettò la struttura a forma quadrata, con una facciata est rettilinea e contenuta e una facciata ellittica a ovest, una magnifica scala doppia curva ed una sorprendente doppia cupola nel salone principale. Poi aggiunse anche un piazzale antistante al centro del palazzo. Merita di essere acclamato forse come il più bel palazzo urbano della seconda metà del XVII° secolo in Italia.
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