A sei anni dall’ultima esposizione dedicata ai Grandi Incisori, Lorenza Salamon propone una collezione di quasi cinquanta capolavori che raccontano cinque secoli di cultura europea. In esposizione presso la sede della galleria Salamon Fine Art di Palazzo Cicogna, dal 16 novembre al 22 dicembre 2023.
In mostra moltissime le rarità. Dal Diluvio Universale (molto attuale!) di Jacopo de’ Barbari al Cavaliere, la Morte e il Diavolo di Albrecht Dürer; dal sublime Autoritratto di Rembrandt alle Vedute di Bernardo Bellotto. Un excursus che permette di leggere avvenimenti storici, episodi biblici, mitologici, filosofici, nonché i cambiamenti tecnici, che hanno segnato la storia della società moderna.
Fra le esclusività spicca la speciale Venere di Domenico Campagnola. Così come rari sono i ben cinque esemplari di diversi colori dell’Uomo seduto, frutto della fortunata collaborazione fra il Parmigianino e Antonio Fantuzzi da Trento; tutti realizzati in chiaroscuro. Un’occasione per approfondire, in catalogo, l’avvincente esigenza europea di realizzare stampe a colori. Una presenza massiccia in mostra, poi, sono le stampe degli artisti appartenenti al Grand Tour, i Tiepolo, Canaletto e Bernardo Bellotto, di quest’ultimo la rarissima scena teatrale incisa in omaggio all’arciduchessa Maria Teresa d’Austria, che nel 1741 commissiona un nuovo teatro intimo vicino al suo palazzo viennese, dove va in scena in balletto Le Turc Genereux, protagonista dell’opera bellottiana. La mostra è accompagnata da un catalogo cartaceo interamente illustrato, con ampie schede descrittive ed iconografiche.
Le stampe sono fra le opere più diffuse del mondo moderno. A partire dalla scoperta della carta e dalla sua introduzione in Occidente alla fine ‘400 e grazie all’introduzione dei metodi di produzione seriale, artisti, umanisti e scienziati hanno colto l’opportunità per esprimersi, con risultati significativi ed inequivocabili. Immagini che hanno cambiato il modo di diffondere il sapere e hanno avviato un processo culturale impensabile prima, in atto ancora oggi. Senza mai dimenticare le finalità estetiche e democratiche, avvicinando un pubblico nuovo e meno elitario. Le caratteristiche vincenti delle incisioni possono essere sintetizzate in poche e avvincenti caratteristiche: originalità, artigianalità, creatività, cultura.
Originalità
Una delle caratteristiche più sottostimate dell’arte seriale, soprattutto degli esordi, è l’originalità creativa di cui è intrisa. Inizialmente, i costi contenuti dei materiali di base e la necessità di dover convincere un pubblico ampio, ha permesso agli artisti di sganciarsi dalle committenze tipiche dei manufatti pittorici e scultorei. Infatti i materiali -costosi all’epoca- e i lunghi tempi di esecuzioni costringevano gli artisti ad asservire i voleri dei propri finanziatori. Al pari degli scrittori e dei compositori, gli incisori hanno beneficiato di un mezzo capace di moltiplicare e diffondere il proprio pensiero e operato.
Una vera e propria rivoluzione sociale che agli esordi del ‘500 ha portato alla luce personaggi illuminati. Dotati di molti talenti -intellettuale, scientifico, manuale e creativo- gli incisori hanno contribuito a un cambiamento culturale ancora in atto. L’arte grafica è inoltre stata un mezzo ideale per approfondire temi di ogni branca scientifica e umanistica, senza dimenticare la ricerca artistica. Il risultato è una vastissima presenza di opere con una ricchezza di temi che abbracciano ogni stile, linguaggio, gusto, interesse: un’offerta culturale che soddisfa ogni sensibilità, esigenza estetica e bisogno tematico.
Artigianalità
Le difficoltà creative della grafica, soprattutto prima dell’arrivo della litografia, hanno avvicinato gli artisti con indubbie qualità manuali. Le prime silografie (su legno) e bulini (su metallo) sono quindi opere frutto di spiccato talento e lungimiranza. Ancora oggi è impossibile produrre opere incisorie senza capacità manuali, fra le poche espressioni d’arte in cui sia ancora indispensabile.
Creatività
È indubbio che l’assenza di colore -limitata fino all’introduzione della litografia-, ha costretto gli incisori a sforzarsi in prestazioni alternative. Le figure di spicco dell’arte grafica antica hanno pertanto messo in campo una gamma creativa di soluzioni tecnico-artistiche, rasentando spesso il virtuosismo più estremo, per sopperire al bianco e nero tipico di questi lavori. A concorrere alla riuscita di gran parte delle opere grafiche vi è l’insostituibile impegno di impaginazione, necessario agli incisori nell’approccio con la matrice: una fase in cui tutto deve essere previsto e nulla lasciato all’improvvisazione.
Le riflessioni che anticipano l’atto più strettamente creativo sono frutto di profondi ragionamenti, un connubio che rende gli incisori diversi da gran parte degli altri artisti perché devono ancorare le loro idee alle regole della logica. Infine, non per importanza, assume molta rilevanza la scelta iconografica che spesso è arricchita di elementi intellettuali, espliciti e celati, racchiusi e rappresentati in pochi centimetri di superficie e volti a svelare articolati pensieri di natura sociale, filosofica, letteraria, religiosa, spirituale etc. Una varietà di invenzioni che da sempre eleva la stampa fra le arti maggiori. L’inaugurazione coincide con l’apertura della sei gallerie site in Palazzo Cicogna che per la terza volta danno vita alla manifestazione Gallerie a Palazzo che vede coincidere le rispettive aperture, di altrettante mostre, in contemporanea. Qui di seguito ulteriore comunicato. Un evento unico nel panorama italiano. salamonfineart.it