Giovanni Antonio Amadeo è stato uno scultore e architetto italiano del Rinascimento toscano in Lombardia, allievo di Guiniforte Solari.

La formazione

Giovanni Antonio Amadeo è nato a Pavia durante il 1447 ed è morto a Milano il 28 agosto 1522. A seguito della morte del padre all’età di quattro anni la sua famiglia si trasferì a Milano nel quartiere di Santa Eufemia. Nel 1460 divenne apprendista scultore e disegnatore nello studio della famiglia Solari. Dal 1463 al 1464 si fa notare nel cantiere dell’ospedale maggiore Ca’ Granda di Milano, realizzato dalla maestria di Guiniforte Solari su progetto del Filarete.

Ca’ Granda dei Milanesi, Milano – ©Jacqueline Poggi (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Viaggio per l’Italia

Probabilmente Giovanni Antonio Amadeo ha seguito Filarete nel viaggio studio in Toscana e Marche. Durante il viaggio visitò Urbino di Federico da Montefeltro e il Palazzo Ducale opera di Luciano Laurana. Successivamente ammirò le bellezze di Firenze frequentando anche le botteghe di Luca della Robbia e Benozzo Gozzoli. Durante il viaggio di ritorno poté ammirare la facciata dell’Oratorio di San Bernardino a Perugia da cui prese spunto per alcune opere successive come l’Arca de San Lanfranco.

Le prime opere

Le sue prime opere accertate sono al servizio degli Sforza presso la Certosa di Pavia. Qui ha lavorato sui cornicioni in terracotta ai lati del loggiato del chiostro grande, il piccolo lavabo nel chiostro piccolo, il timpano e l’Annunciazione. Ha firmato il portale che collega il piccolo chiostro con il transetto sud della Certosa, l’opera raffigura la Vergine col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Certosini.

Nel 1466 è magistro del portale del palazzo Vimercati in via dei Filodrammatici a Milano. Qui rivela ancora il suo stile giovanile con i suoi bassorilievi nel porticato, raffiguranti le effigi della duchessa Francesco Force, di Giulio Cesare e di Alessandro Magno.

Bassorilievi

Negli anni seguenti continuò con le decorazioni in terracotta con putti e stucchi policromi. Sempre a Pavia lavorò nella chiesa di Santa Maria del Carmine e nel monastero di San Lanfranco. All’interno della chiesa della Certosa di Pavia scolpì una chiave di volta con il busto di Santa Caterina.

Sono suoi i putti nelle insegne degli Sforza che ornano la base marmorea della monumentale Fontana Trivulzio, poi prelevata dal castello di Vigevano nel 1499 per ordine del Maresciallo francese Jacques de Trivulce e collocato nel giardino della sua residenza a Roveredo in Valle Mesolcina.

Nel 1468 nella cappella Portinari della chiesa di Sant’Eustorgio a Milano, scolpisce lesene con figure a rilievo. A lui è attribuito anche il bassorilievo della Vergine con tre angeli conservato a Firenze nella sagrestia dell’Arciconfraternita della Misericordia del 1470.

Madonna col bambino e angeli, 1465-1470, museo dell’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze – ©Sailko (via wikimedia commons CC BY 3.0)

Gli ultimi progetti

Una volta tornato a Pavia, alla morte di Guiniforte Solari nel 1481, divenne capo architetto della certosa di Pavia e fu incaricato dal duca Galeazzo Maria Sforza di rifare la facciata.

Collabora con lo scultore Giovanni Antonio Piatti che interverrà in alcune delle sue opere di questo periodo. Giovanni Antonio Amadeo realizzerà per il lato destro della facciata la metà dei bassorilievi presenti tra il 1473 e il 1476.

Collaborazione con Bramante

Nel 1486 ha collaborato con il Bramante alla facciata della chiesa di Santa Maria presso San Satiro a Milano. Di questa verrà realizzato solo lo zoccolo che è stato successivamente smontato nel XIX secolo.

Il cardinale Ascanio Sforza gli commissiono anche il Duomo di Pavia. Giovanni Antonio Amadeo divenne così direttore dei lavori collaborando ancora con Donato Bramante che ebbe però un ruolo minore.

Duomo di Milano

Nel 1490 ricevette l’incarico per il Duomo di Milano. Riunisce gli architetti della Certosa e del Duomo di Pavia e di Milano per il progetto di una cupola gotica che suscita critiche e opposizioni. Iniziò i lavori e nel 1497, secondo il progetto, realizzò la base ottagonale. La sua solidità è stata messa in discussione da Cristoforo Solari e Andrea Fusina, i direttori che hanno interrotto i lavori nel 1503.

Dopo questo fallimento lasciò Milano per Venezia, dove realizzò la cappella di San Giorgio per la Chiesa della Carità e una statua di Eva.

Dove ammirare le sue opere

Molte delle sue opere sono conservate a Pavia presso il museo della scultura del Castello visconteo come per esempio decorazioni in terracotta, medaglioni, ghirlande, formali, stemmi e un serie di undici bassorilievi con Storie della Genesi e del Nuovo Testamento.

Il bassorilievo Madonna col Bambino e un santo certosino si trova nel Museo del Castello Sforzesco qui si trovava anche il bassorilievo Madonna col Bambino che adesso è conservato al Victoria and Albert Museum. Nella sagrestia della chiesa pavesane Santa Maria del Carmine si trova l’Incoronazione della Vergine e una delicata scultura sul lavabo.

Fuga in Egitto (1475-1500) nella certosa di Parma – ©Sailko (via wikimedia commons CC BY 3.0)

Maria Giulia Parrinelli

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