Giorgio de Chirico: 1924
L’8 novembre 2024, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita del surrealismo, appunto nel 1924, a Torino si apre un’importantissima mostra al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, curata da Victoria Noel-Johnson
Durata della mostra: 8 novembre 20242 marzo 2025

L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922 - Olio su tela, 77x99 cm - Farsettiarte, Prato - © Giorgio de Chirico by SIAE 2024
Giorgio de Chirico, L’aragosta (Natura morta con aragosta e calco), 1922 – Olio su tela, 77×99 cm – Farsettiarte, Prato – © Giorgio de Chirico by SIAE 2024

Dopo la mostra PARIGI ERA VIVA. DE CHIRICO, SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS (1928-1933), Giorgio de Chirico torna nuovamente a essere protagonista di un’esposizione presso il Museo Accorsi-Ometto di Torino. L’occasione nasce dal centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell’ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton.

Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928, la mostra, curata da Victoria Noel-Johnson, è la prima a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese, del quale il pittore italiano è considerato, dallo stesso Breton, il precursore. L’esposizione intende, quindi, evidenziare l’importanza del ruolo del pittore italiano nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo. Nonché analizzare il suo complicato rapporto con André Breton, il fondatore del movimento, con il poeta francese Paul Éluard e sua moglie Gala (che poi sposò Salvador Dalì).

Giorgio de Chirico, Autoritratto, 1925 - Olio su tela, 62 x 46 cmGNAM - Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, inv. 2680 © Giorgio de Chirico by SIAE 2024
Giorgio de Chirico, Autoritratto, 1925 – Olio su tela, 62 x 46 cm GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, inv. 2680 © Giorgio de Chirico by SIAE 2024

Oltre 70 opere di Giorgio de Chirico

Sono oltre 70 le opere esposte tra cui una cinquantina di dipinti e disegni su carta di de Chirico. Saranno affiancate a una ventina di ritratti degli artisti, poeti e scrittori surrealisti, fotografati da Man Ray e Lee Miller. Sono tutte opere provenienti da collezioni private o da importanti musei ed istituzioni. Come la GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna) di Roma, il MART (Museo d’Arte Moderna di Rovereto e Trento) di Trento, l’Unicredit Art Collection di Milano, la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano. Oltre alla Casa Museo Rodolfo Siviero di Firenze, il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di Roma, l’Istituto Matteucci di Viareggio, la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck di Roma, il Musée d’art et d’histoire Paul Éluard (Saint-Denis) e il Lee Miller Archives dell’East Sussex, UK.

G. de Chirico, Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 Olio su tela, 90x70 cm Collezione privata © Giorgio de Chirico by SIAE 2024
G, de Chirico, Combattimento di gladiatori (Fin de combat), 1927 Olio su tela, 90×70 cm – Collezione privata © Giorgio de Chirico by SIAE 2024

Il carteggio Giorgio De Chirico – Breton esposto per la prima volta

Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi, verrà inoltre esposto per la prima volta il carteggio de Chirico – Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.

Facitori di Trofei, 1925-1928 circa Olio su tela, 90x71 cm Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano © Giorgio de Chirico by SIAE 2024
G. de Chirico, Facitori di Trofei, 1925-1928 circa, Olio su tela, 90×71 cm
Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano
© Giorgio de Chirico by SIAE 2024

 

 

 

 

 

 

Potrebbero interessare anche: