Comincia giovedì 27 giugno un progetto innovativo che vede come palcoscenico il Giardino di Villa La Rotonda, a Vicenza. La villa copiata in tutto il mondo, già patrimonio Unesco dal 1994, è icona indiscussa del fenomeno delle ville venete palladiane. Da oggi si apre alle idee per una progettualità condivisa con un occhio di riguardo alle comunità delle persone più fragili. Lo scopo: rendere il giardino della villa un luogo a disposizione di tutte e tutti, senza ostacoli per nessuno. Il giardino della villa diventa così location ideale per ospitare cinque cene, organizzate per cinque giovedì di fila (dal 27 giugno al 25 luglio) dove, grazie al metodo “snowball” si confronteranno tra loro alcune tra le realtà più le attive del territorio in ambito sociale, culturale e artistico.

Parliamo di quelle cooperative sociali che lavorano in carcere o si occupano di disabilità, integrazione, immigrazione ma anche di prevenzione e sostegno verso forme di fragilità derivanti da disagio o dipendenze. Ma faranno parte del processo creativo anche realtà che operano significativamente negli ambiti della  produzione e valorizzazione dei prodotti del territorio. Un confronto allargato rivolto quindi anche alle associazioni culturali, gallerie d’arte, compagnie teatrali, orchestre e gruppi musicali.

Ogni cena (saranno serviti rigorosamente prodotti del territorio), ovviamente allestita in giardino, vede la presenza di una quindicina di persone coinvolte nel celebre metodo “palla di neve”: ogni partecipante ha la possibilità di dire quello che pensa su un particolare argomento. Questo processo permette una riflessione complessa ed eterogenea che punta a una visione olistica. Lo scopo delle cene è allora quello di far sedere una pluralità di voci attorno ad un tavolo, in un contesto molto informale e conviviale, affinché dal dialogo e dal confronto nascano idee, collaborazioni, proposte e progetti che possano essere condivisi con la proprietà (Valmarana) con la quale affinare l’organizzazione finale di eventi da ospitare nel Giardino de La Rotonda nel 2025.

 

Spiega Nicolò Valmarana, proprietario di Villa Almerico Capra detta La Rotonda: “Il piano nazionale di ripresa e resilienza, nel suo programma per valorizzare l’identità dei parchi e dei giardini storici, permette al giardino della Rotonda come villa di riappropriarsi del suo lato più romantico. L’investimento contribuisce a migliorare la qualità della vita, promuovendo, in particolare, un’ampia azione di rigenerazione dei parchi e giardini storici come poli di “bellezza pubblica” e luoghi identitari per le comunità urbane e come fattori chiave nei processi di rigenerazione urbana. Sono felice di poter coinvolgere la cittadinanza locale in questo progetto. A partire da chi opera attivamente per la cultura e la resilienza delle persone, perché luogo e persona sono strettamente legati in un processo di riscrittura ambientale che guardi seriamente alle generazioni future. Modalità culturali come inclusione o proattività connettono l’uomo all’ambiente per traghettarli in un processo di cambiamento sociale che non può più essere disatteso. I cinque giovedì che abbiamo organizzato ospiteranno una pluralità di voci”. villalarotonda.it

Potrebbe interessare anche: