Al bando la monotonia a Villa Schifanoia!
Chi l’ha visitato lo sa: il territorio di Fiesole è un incanto, e ancora più affascinante è Villa Schifanoia, situata in località San Domenico.
Sul limitare del confine con il comune di Firenze svetta questa villa che racconta le sue origini già dal nome: Schifanoia letteralmente vuol dire, infatti, allontanare la noia. È un luogo pensato per lo svago che sorge sui resti di un antico casale di Villa Palmieri.
Ospiti illustri e libri che hanno fatto la storia della letteratura
Tra gli ospiti famosi di questa tenuta va ricordato, sopra tutti, lo scrittore Alexandre Dumas padre, che infatti vi dedicò anche un libro. In quanto a precedenti illustri, però, va assolutamente citato lui: Giovanni Boccaccio.
Leggenda vuole, infatti, che proprio questa sia la celebre villa nella quale, durante la pestilenza del 1348, si sarebbe rifugiata la compagnia che diede vita al Decameron .
Storia e organizzazione della villa
Il nucleo originario della villa quattrocentesca appartenne alla famiglia Cresci e, dopo svariati passaggi di proprietà, finì nel 1927 nelle mani dell’americano Myron Taylor, l’ambasciatore statunitense presso la Santa Sede durante il pontificato di Pio XII.
Fu lui a sugellare l’attuale aspetto della villa, non solo deputandola a luogo di conservazione della sua collezione d’arte, ma anche creando nell’ampio terreno a sud il bel giardino all’italiana.
Organizzato su tre terrazzamenti, il giardino ospita graziose scalinate di pietra bordate di bosso. Attorno si sviluppa un’importante serie di piccole fontane e vasche. A racchiudere il giardino sono le quinte di cipressi, maestose e poetiche. Impossibile resistere al loro fascino!