Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, in provincia di Varese è un complesso architettonico che risale all’epoca rinascimentale, è una delle più celebri dimore di delizia dell’alta Lombardia. Il primo corpo di fabbrica, che aveva funzione di casino di caccia, fu edificato prima del 1440. In questo luogo, la famiglia Mozzoni soleva ricevere ospiti dell’alta società milanese che si confrontavano nell’antica ars venatoria. In quel periodo, infatti, la Valceresio era una meta privilegiata per la caccia all’orso bruno e al cinghiale. I giardini, la cui sistemazione è rimasta invariata nella parte centrale, furono realizzati verso il 1560 da Ascanio Mozzoni, uomo di cultura che nei suoi viaggi a Firenze e a Roma fu attento a quanto si andava costruendo nelle ville medicee e pontificie e riportò anche spunti per la sistemazione a sette livelli. Il risultato è un giardino in perfetta simbiosi con la villa, impreziosito da una delle più celebri scalinate d’acqua del 500, con un ruscello centrale che scende verso i saloni della nobile residenza. Il sobrio ed elegante giardino formale, nel quale si trovano siepi di bosso, vasche, fontane e una grotta con singolari giochi d’acqua, sfuma poi in un parco romantico man mano che si sale verso il belvedere.
La villa
La facciata in bugnato è disposta su due piani, e ha un aspetto quasi austero e asimmetrico rispetto al portale d’ingresso. Le pareti, ora sbiadite, mostrano ancora tracce di un’elaborata decorazione ad affresco. La meraviglia si incontra già varcando il portale d’ingresso attraverso cui si entra nel cortile d’onore del palazzo, la cui pavimentazione è in ciottoli di porfido rosso, che lascia un lato allo sviluppo del giardino. Mentre sui due lati lunghi della villa si apre il porticato, sul terzo lato della casa sono presenti degli splendidi affreschi eseguiti in trompe-l’oeil.
Il giardino
La forma a U della villa accoglie tra le due braccia un perfetto giardino all’italiana, chiuso da un muro di pietra spugnosa: è scavato da nicchie ed è fiancheggiato da due peschiere con eleganti balaustre inserite nel Settecento. Oltre il muro, si sviluppa una collina che sale seguendo la linea prospettica di una doppia fila di cipressi e una delle più celebri scalinate d’acqua del Cinquecento. Attorno alla villa si sviluppano grandi giardini all’italiana e il parco romantico, che deve molto della sua struttura alla tradizione dell’architettura rinascimentale romana.
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