La Reggia di Monza: i giardini che non immaginavi
Proprio fuori dalla città c’è il paradiso che non ti aspetti: i Giardini della Reggia di Monza sono infatti una fusione meravigliosa di paesaggio, storia, monumenti e architettura.
Posti in un’area fortemente urbanizzata, i Giardini sono il vero polmone del monzese, oltre che un’oasi di rifugio per le varie specie animali e vegetali.
Furono realizzati alla fine del Settecento e inaugurarono la stagione dei giardini all’inglese nel Nord Italia. I giardini si estendono per oltre quaranta ettari intorno alla Villa Reale: sono composti di un giardino geometrico dedicato al roseto, costruito su differenti sezioni tematiche con varietà di rose disposte lungo la cancellata e il pergolato, e un’area sistemata appunto all’inglese ideata dall’architetto Giuseppe Piermarini con più di 15.000 specie diverse, tra cui anche piante esotiche e rare.
Tra le piante si segnalano due grandi querce secolari, uno splendido esemplare di ginkgo, una sequoia americana dal tronco rosso e un meraviglioso cedro del Libano con ben quattro tronchi che si innalzano verso il cielo. E ancora: faggi, platani, ippocastani, liriodendri, farnie, sofore.
C’è poi un delizioso laghetto circondato da rose e da un tempietto classico risalente al Settecento di forma circolare e con pronao rettangolare, un giardino roccioso e una cascata d’acqua. Tra le meraviglie ci sono anche le mura neogotiche, una torretta e il cosiddetto Antro di Polifemo, una cavità realizzata artificialmente tra le rocce e la vegetazione arbustiva: ripropone un antro ispirato al luogo etneo in cui si addormentò il gigante ingannato da Ulisse.
Alla Reggia di Monza non manca proprio nulla: storia, natura e mitologia.